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  1. #151
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Curioso, c'è una differenza abissale da qui, pensa che Marzo 2005 fu un grado più freddo.

    Che medie hai avuto questo mese?
    12,3°C di media mensile, come il marzo 2009. Quest'anno 11,65°C...ma il marzo 2006 (12,2°C), 2010 (11,8°C), 2011 (11,9°C) e 2015 (11,7°C, il secondo più freddo) son stati superiori al marzo 2005 che a confronto sembra modesto qui.

  2. #152
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Esaminiamo il mese di Marzo 2020 in tutte le principali stazioni meteorologiche della Puglia centro-meridionale (rispetto alla 71/00):


    SANTA MARIA DI LEUCA
    media min: 9,1° (+0,3°)
    media min: 15,1° (+1,3°)
    media tot: 12,1° (+0,8°)

    LECCE GALATINA
    media min: 5,8° (+0,2°)
    media max: 17,3° (+1,6°)
    media tot: 11,6° (+0,9°)

    BRINDISI
    media min: 7,7° (-0,1°)
    media max: 15,5° (+0,5°)
    media tot: 11,6° (+0,2°)

    BARI PALESE
    media min: 5,5° (-0,8°)
    media max: 15,6° (+0,6°)
    media tot: 10,5° (-0,2°)

    GIOIA DEL COLLE
    media max: 4,2° (+0,6°)
    media min: 14,4° (+1,3°)
    media tot: 9,3° (+0,8°)


    Emerge dunque un quadro chiaro: le anomalie nelle aree interne sono state positive senza ombra di dubbio, mentre il dato delle coste adriatiche con i relativi entroterra mostra un clima attorno alle medie storiche.
    Si evidenzia anche un'anomalia progressivamente crescente procedendo da nord verso sud, tanto che anche sulle coste il barese ha avuto un'anomalia negativa che invece nè Brindisi nè Leuca mostrano, con quest'ultima che ha un'anomalia paragonabile a quella di Lecce, con cui spesso va a braccetto.

    Credo che il tutto sia legato alla brezza di mare: sono stati diversi, nelle prime due decadi, i giorni in cui si toccavano punte ben oltre i 20° nelle aree interne pugliesi e salentine, e il tutto ha influenzato pesantemente le loro medie max.
    Le coste invece sono state graziate dal forte effetto raffreddante dei venti settentrionali, il cui effetto era sensibile nei primi 5 km dal mare.
    Il secondo fattore è stata l'irruzione gelida di fine mese. Con venti da ovest la costa è stata un tutt'uno con le pianure interne, condividendone il clima in toto. In questo modo hanno avuto anomalie negative maggiori, perchè ovviamente l'aria fredda di solito, in Adriatico, ha i suoi effetti "minori" proprio sulle coste per effetto del "malefico", cioè del vento dai quadranti settentrionali che provenendo dal mare determina temperature alte nonostante il freddo.
    Questa volta invece l'effetto non c'è stato.

    Resta storica la notte del 25 Marzo, con effetti ancora una volta più netti soprattutto sul lato adriatico.
    Gelate ovunque in regione, fin sul Salento meridionale. Unica eccezione le coste dal brindisino a Taranto, e un quadro tanto più eccezionale quanto sottolineato dal fatto che le temperature erano più basse che nell'estremo nord dell'Artico Norvegese e russo.


    Sul lato pluviometrico, è intanto da segnalare la storica nevicata a Mola di Bari, di cui tante testimonianze ci sono nel thread sull'ondata fredda della terza decade di Marzo.
    Le piogge sono state in media nel barese, mentre in Salento il deficit idrico si fa consistente, specialmente verso la punta meridionale: Brindisi 30 mm (-52%); Bari Palese 42 mm (in media); Lecce Galatina 35 mm (-44%); Leuca 16 mm (-68%); Gioia del Colle (in media).

  3. #153
    Vento forte
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Riassunto di marzo 2020

    A livello svizzero si è trattato di un nuovo mese più caldo della norma 1981/2010 con una deviazione di circa +0.8°C, ma essendo di entità moderata si trova circa come 35esimo più mite dal 1864, fu più caldo nel 2015 e nel 2019 ad esempio.

    Nota di rilievo invece sul semestre invernale ottobre 2019 – marzo 2020 che con una deviazione nazionale di +2.0°C ha chiuso come secondo più caldo dal 1864 (localmente pure da record) dietro al 2006/07 (+2.3°C), e pensare che fino al 1989 non esisteva nessun semestre con un’anomalia superiore a +0.7°C!

    Tornando a marzo, tutto il territorio ha visto anomalie comprese tra +0.5°C/+1.0°C, molto localmente +1.0°C/+2.0°C nelle Alpi, mentre al sud delle Alpi si è tenuto generalmente attorno +0.5°C o anche meno, ma in ogni caso non è stato freddo da nessuno.

    Il soleggiamento è stato proporzionale alla latitudine, molto presente a confine con la Germania, addirittura lievemente sottomedia verso il Ticino.

    A livello pluviometrico è stato piuttosto secco ovunque con singoli surplus sparsi.

    Nella prima parte del mese il tempo è stato variabile con aria marittima, con un po’di neve a medie quote al nord delle Alpi e fino in pianura in Ticino.

    Poi in seconda decade si è presentata una situazione anticiclonica e molto mite, ma siamo talmente abituati che non è più nemmeno una notizia, anzi certi anni a marzo ha pure fatto di peggio.

    Infine in terza decade è affluita aria fredda dai quadranti orientali portando soprattutto in quota un raffreddamento più marcato di quanto visto durante tutto lo scorso inverno (ovvero i picchi stagionali!). Relativizziamo il tutto dicendo che seppur non frequente non si è trattato di un episodio particolarmente eclatante, anzi, faceva troppo caldo prima.

    Valutazione locale

    Dalle mie misure nel Ticino Centrale risulta per questo marzo 2020 una deviazione di +0.4°C dalla norma 1981/2010.

    Essendo (per poco) nel range del mezzo grado lo posso definire in norma (anche se con futuri ricalcoli mi riservo eventuali lievi modifiche). Non accadeva addirittura da novembre 2017 (!) di registrare un mese in linea con la norma di riferimento (invece un qualche sottomedia c’è stato, tra cui proprio a marzo 2018 con -1.4°C).

    Decadi a +0.0°C / +2.4°C / -0.9°C

    Anche qua però è bene sottolineare che marzo è uno di quei mesi particolari che si è scaldato molto tra la norma 1961/1990 e la 1981/2010, guarda caso soprattutto al sud delle Alpi, sulla prima norma infatti sarebbe un mese decisamente sopramedia (ca.+1.6°C).

    La media minime è stata piuttosto elevata. Il picco minimo di -1.5°C del 26/03 (oltretutto penalizzato dalla nuvolosità) non sarà il più scarso della serie (la mia che parte dal 2003), ma solo i marzo veramente caldi hanno fatto di peggio (2012, 2014, 2017, ecc.).
    Tuttavia un -1.5°C in terza decade di marzo è tra i valori più bassi della serie, ma non inusuale. È mancato freddo nella prima parte del mese sicuramente. Totale di 4 gelate.

    Invece la media massime non è stata estrema, il picco di +21.4°C del 19/03 è contenuto così come altri.

    Di solito marzo è un mese favonico, ma stavolta non mi sembra sia stato tale, la raffica di 41 km/h è pure contenuta.

    A livello pluviometrico si conta un totale di 47 mm a fronte di una norma sugli 80 mm, quindi un deficit del -40% analogamente già al 2019.

    Di questi, 36 mm sono stati misurati il 02/03 quando dopo una partenza in pioggia, la perturbazione è girata in neve portando un cumulo di 9 cm.
    Nevicate in marzo non sono rare, ma quest’anno l’episodio più rilevante l’ho registrato fuori dal trimestre invernale (come nel 2015/16 quando invece furono clamorosi 30 cm il 05/03).

    Successivamente i quantitativi sono stati irrilevanti, non comuni sono però state due previsioni di possibile nevischio al piano a fine mese concluse però con un nulla di fatto.

    Altre segnalazioni:

    Il primo trimestre del 2020 ha registrato un totale di 61 mm rispetto una norma sui 196 mm (deficit -70%).

    Per trovare una partenza più secca nella mia serie bisogna addirittura risalire al 2005 (55 mm) e siamo sui livelli del 2003 (66 mm), qualsiasi altra annata non regge il confronto, siamo dunque in una situazione molto particolare anche sotto quell’aspetto.

    Sarà anche stato un mese in norma termica (per poco…), ma il segno positivo non lo toglie nessuno, da aprile 2018 siamo ad una serie di 23 mesi su 24 con segno + (percentuale di riuscita del 96%).


    Consueti grafici: Climatologie mensuelle en mars 2020 a Preonzo | climatologie depuis 1900 - Infoclimat

    graphique_infoclimat.fr.pnggraphique_infoclimat.fr (1).pnggraphique_infoclimat.fr (2).pngMarzo 2020.jpg
    Ultima modifica di AbeteBianco; 02/04/2020 alle 20:12
    Stazione Davis Vantage Pro 2

  4. #154
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Vediamo l’ultima decade di marzo nella stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 3.5°C, -1.1°C dalla media 1991/2019, estremi -2.8°C/7.8°C, nono posto su 30 tra le più fredde insieme al 2018, tre valori negativi e quattro sopra i cinque gradi.
    • Media medie 8.9°C, -1°C dalla media, estremi 5°C/13.3°C, nono posto tra le più fredde, un valore sotto i cinque gradi e quattro sopra i dieci.
    • Media massime 14.2°C, -1°C dalla media, estremi 9.5°C/20.7°C, 14° posto tra le più fredde insieme al 1998, un valore sotto i dieci gradi e quattro sopra i quindici (di cui uno oltre i venti).
    • Escursione termica giornaliera media 10.7°C, +0.1°C dalla media, estremi 6.9°C/16.4°C, undicesimo posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 14535 KJ\mq, +1832 dalla media, estremi 6133/20600 KJ\mq, ottavo posto tra le più soleggiate.
    • Caduti 0.2 mm.
    • Pressione media 1006.3 hPa, +2.9 hPa dalla media 1993/2019, estremi 999.1/1014.7 hPa, decimo posto su 29 tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa -1.2°C, -2.9°C dalla media 1991/2019, estremi -7.1°C/5.4°C, terzo posto su 40 tra le più fredde, dodici valori negativi (di cui sette sotto i -5°C) ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1417 metri, -431 dalla media, estremi 671/2291 metri, sesto posto tra le più basse, undici valori sotto i 1500 metri (di cui otto sotto i mille) e cinque sopra i duemila.


    Dopo la seconda decade decisamente tiepida e pienamente primaverile, è tornato l’inverno con un finale mensile piuttosto freddo (ma secco) sia al suolo che in quota.
    In pianura non abbiamo registrato valori eclatanti; cmq è notevole il ritorno delle brinate e soprattutto l’aver registrato temperature massime poco sopra i dieci gradi nonostante che il soleggiamento di fine marzo sia ben più forte di quello invernale.
    In quota abbiamo fatto meglio di tutto lo scorso inverno, sia come picco (-7.1°C contro -5.1°C raggiunti in gennaio) e sia come media decadale (-1.2°C contro i -0.2°C della parte centrale di gennaio); stesso discorso per la media decadale dello ZT (compresa quella di inizio mese), in tutto lo scorso inverno non avevamo fatto meglio di 1807 metri a fine dicembre.
    Il picco minimo ad 850 hPa è stato inferiore solo ai valori registrati a cavallo del 23-24 marzo 1998 (-8.1°C, -8.7°C e -7.7°C), in quell’occasione passò una goccia fredda che portò neve in pianura e che fu piuttosto abbondante nelle Prealpi Venete ([NEVE] La nevicata tardiva del 23 marzo 1998).


    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 3.7°C, +0.3°C dalla media 1991/2019, estremi -2.8°C/9°C, undicesimo posto tra i più caldi insieme al 1999, quattro valori negativi e dieci sopra i cinque gradi.
    • Media medie 9.1°C, +0.3°C dalla media, estremi 5°C/13.8°C, tredicesimo posto tra i più caldi, nove valori sopra i dieci gradi.
    • Media massime 14.2°C, perfettamente in media, estremi 9°C/21.5°C, tredicesimo posto tra i più caldi insieme al 2011, tre valori sotto i dieci gradi e dodici sopra i quindici (di cui tre sopra i venti).
    • Escursione termica giornaliera media 10.5°C, -0.3°C dalla media, estremi 3°C/16.9°C, quindicesimo posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 12376 KJ\mq, +631 dalla media, estremi 596/20600 KJ\mq, tredicesimo posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 151.4 mm, +58.2 (+62.4%) dalla media, quinto posto tra i più piovosi; sette giorni piovosi, in linea con la media, dodicesimo posto tra i valori più alti insieme a 1995 e 2011.
    • Pressione media 1004.2 hPa, -0.3 hPa dalla media 1993/2019, estremi 986.8/1017.4 hPa, tredicesimo posto tra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 0.8°C, -0.3°C dalla media 1991/2019, estremi -7.1°C/11.8°C, 18° posto su 40 tra i più caldi insieme al 2009 e 2015, 27 valori negativi (di cui sette sotto i -5°C) ed otto sopra i cinque gradi (di cui uno sopra i dieci).
    • Quota media ZT 1780 metri, +25 dalla media, estremi 671/3545 metri, 16° posto tra le più alte, 25 valori sotto i 1500 metri (di cui nove sotto i mille) e tredici sopra i 2500 (di cui quattro oltre i tremila ed uno sopra i 3500).


    Nel complesso marzo è stato molto vicino alle medie di riferimento, sia al suolo che in quota.
    È stato vario: la prima parte è stata vicina alle medie, la seconda decisamente tiepida (ha portato i primi venti gradi dell’anno in pianura) e la terza piuttosto fredda come spiegato sopra.
    Marzo ha riportato piogge consistenti dopo due mesi molto secchi, anche se le precipitazioni si sono concentrate nella prima parte del mese; l’ultima decade è stata secca, il giorno trenta è passato un fronte debole che ha fatto ben poco.
    In quota marzo è stato più freddo ed ha avuto lo ZT più basso dei tre mesi invernali precedenti; infatti dicembre ha segnato 2.1°C/2001 metri, gennaio 1.7°C/2216 metri (record mensile) e febbraio 1.6°C/2106 metri.
    Anche come picco minimo di temperatura ha fatto meglio del trimestre precedente: -7.1°C (a cui vanno aggiunti un -6.9°C, due -6.1°C ed un -5.7°C) contro i -3.3°C di dicembre, i -5.1°C di gennaio e i -2.5°C di febbraio.
    Lo zero termico è sceso fino a 671 metri, vicino al picco minimo di dicembre (546) e ben meglio di quelli raggiunti in gennaio (952) e febbraio (1113); questo la dice lunga su quanto abbia fatto pietà lo scorso inverno, in fin dei conti i tre mesi invernali si sono fatti battere da un marzo in media (!!!) e non da uno molto freddo.


    Ora metto il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_medie.png Decenni_medie.png

    Marzo si è scaldato di 1.1°C nel corso dei decenni, passando da 8.3°C a 8.7°C ed ora è a 9.4°C; le giornate con media inferiore a cinque gradi sono rimaste sempre poche (tre, quattro e due), quelle con media sopra i dieci sono passate da dieci ad undici ed ora sono a tredici.
    Le temperature minime sono passate da 2.9°C a 3.6°C ed ora sono a 3.8°C (+0.9°C complessivi); abbiamo perso cinque giornate con minima negativa (passate da otto a sei ed ora sono solo tre) mentre i valori compresi fra zero e cinque gradi sono passati da 15 a 13 ed ora sono 18.
    Non abbiamo avuto valori negativi solo nel 1994 (0.0°C) e 2014 (1.5°C); siamo scesi sotto i -5°C nel 1993 (-5.5°C), 1996 (-6.8°C), 1998 (-5.2°C) e soprattutto nel 2005 (-5.2°C il giorno sette, -6.1°C il giorno due, -7.2°C il giorno tre ed addirittura -10.4°C il giorno uno!!!).
    Abbiamo avuto almeno una minima pari o sopra i dieci gradi nel 1991, 1993, 1994, 2001, 2004, 2005, 2006, 2010, 2011, 2015, 2016 (record di 11.7°C) e 2018.
    Le temperature massime sono aumentate in maniera notevole: sono passate da 13.6°C a 13.9°C ed ora sono a 15°C (+1.4°C complessivi).
    Le giornate con valori sotto i dieci gradi sono state sempre poche (quattro, quattro ed ora sono tre); abbiamo guadagnato sette giornate con massime sopra i quindici gradi (passate da nove a tredici ed ora sono sedici).
    Abbiamo avuto massime pari o sotto i cinque gradi nel 1996 (3°C), 2005 (2.5°C con il cielo sereno!), 2010 (5°C), 2011 (4.1°C), 2013 (4.7°C) e 2018 (0.4°C, neve debole in mattinata e record negativo mensile).
    Abbiamo frequentemente superato i venti gradi almeno una volta, questo fatto non è accaduto nel 1992, 1995, 1996, 2000, 2001, 2006, 2007, 2008, 2013, 2015, 2016 e 2018; nel 2017 siamo saliti addirittura a 25.2°C (record mensile) e li abbiamo sfiorati nel 2012 (24.5°C).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T.jpg Decenni_T.png

    L’andamento della temperatura in quota è un po' diverso da quella media al suolo, anche ignorando gli anni ’80: l’incremento complessivo è di 1.2°C, ma concentrato quasi esclusivamente in questo decennio.
    Abbiamo perso tre giornate con temperatura negativa (passate da 13 ad undici ed ora sono dieci), compensate in gran parte dalle giornate con valori compresi fra zero e cinque gradi.
    Vediamo che marzo può benissimo avere medie mensili da mese invernale vero e proprio (attorno allo zero o sotto): esempi sono il 1982, 1984, 1985, 1986, il freddissimo 1987 (che è a livello dei migliori dicembri e gennai, a parte il 1985), 1993, 1995, 1996, 1998, 2004, 2006, 2010, 2013 e 2018.
    Le irruzioni fredde in genere portano valori di qualche grado sotto lo zero, ma in alcuni casi hanno fatto segnare valori veramente molto bassi e degni di un’irruzione fredda invernale vera e propria: in alcuni casi siamo perfino scesi sotto i -10°C, come nel 1987, 2005, 2010 e 2018.
    Nel caso del 2005 e del 2018 l’irruzione (molto forte, con picco sui -14°C) era iniziata a fine febbraio mentre per gli altri due casi è cominciata durante i primi giorni di marzo; il valore del 2010 rappresenta la -10°C più tardiva dagli anni ’80 ad oggi, è stata registrata il giorno nove (la più precoce è stata registrata il 21 novembre 1998).
    In questo decennio abbiamo avuto un paio di mesi con media invernale (2013 e 2018) ma anche dei mesi caldissimi come il 2012 (record), il 2014 (quarto) e 2017 (terzo); i mesi molto caldi o cmq non freddi (tipo il 2019) non sono stati controbilanciati e da ciò deriva il vistoso aumento di questa media decennale.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    In questo caso l’aumento delle medie decennali si è verificato in tutti i decenni, i due incrementi più importanti si sono verificati passando dagli anni ’80 agli anni ’90 (+68 metri) e nel passaggio dal decennio scorso a questo (+94 metri); l’aumento complessivo è di 162 metri.
    Abbiamo perso tre giornate con ZT invernale (inferiore a 1500 metri), sono passate da tredici ad undici ed ora sono dieci; in particolare, sono diminuite quelle con ZT sotto i mille metri, passate da 5-6 a solamente due.
    Notiamo che anche in questo caso marzo ha avuto medie mensili invernali (1500 metri o inferiori): sono gli stessi mesi che ho elencato per la temperatura, da notare che il 1987 è a livello del miglior dicembre (2001)!
    Anche in questo decennio abbiamo avuto un paio di marzi invernali, ma da soli non possono controbilanciare mesi con medie molto alte come il 2012, 2014, 2017 e 2019.
    Notiamo che occasionalmente abbiamo avuto lo ZT al suolo (94 metri), fatto che capita poche volte anche in pieno inverno; i valori molto bassi (sotto i 500 metri) si sono verificati generalmente entro la prima metà mensile, con la sola eccezione del 2013 (giorno 27); i picchi massimi non hanno mai avvicinato i quattromila metri, valore sfiorato un paio di volte a febbraio (2016 e 2020).
    In genere i quattromila metri vengono raggiunti in maggio e non è sempre accaduto in questo mese; aprile, analogamente a marzo, non è mai riuscito a superare quella soglia.

    Ora la pioggia:

    Pioggia.jpg

    Le medie decennali sono 66.9, 102.8 e 115.7 mm; i giorni piovosi sono cinque, otto e sette.
    I mm per giorno di pioggia sono 13.4, 12.9 e 16.5; a differenza di molti altri mesi, si nota un vistoso aumento della piovosità (+72.9% rispetto agli anni ’90), dei giorni piovosi ed anche della pioggia caduta durante uno di essi.

    Infine il riassunto dei primi tre mesi:

    • Media minime 1.6°C, +0.6°C dalla media 1992/2019, settimo posto su 29 tra i più caldi insieme al 1997 e 2015.
    • Media medie 6.9°C, +1.1°C dalla media, quinto posto tra i più caldi.
    • Media massime 12.5°C, +1.8°C dalla media, terzo posto tra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera media 10.9°C, +1.2°C dalla media, sesto posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 8825 KJ\mq, +745 dalla media, ottavo posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 190.7 mm, -76.2 mm (-28.6 %) dalla media, tredicesimo posto tra i più secchi; 15 giorni piovosi, -4 dalla media, dodicesimo valore più basso.
    • Pressione media 1008.5 hPa, +3.1 hPa dalla media 1994/2019, sesto posto tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 1.4°C, +1.5°C dalla media 1991/2019, settimo posto su 39 tra i più caldi.
    • Quota media ZT 2033 metri, +464 dalla media, terzo posto tra le più alte.


    L’anno 2020 è iniziato piuttosto caldo sia al suolo che in quota; d’altro canto nel primo bimestre il vero inverno non si è proprio fatto vedere e marzo è stato circa in media.
    Di conseguenza sono alte anche l’escursione termica, la radiazione solare e la pressione atmosferica; da notare che l’80% della pioggia totale del trimestre è caduta in marzo (peraltro quasi tutto nella prima decade).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  5. #155
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Marzo terminato a +0.6°C sulla 81-10 (e anche +0.6°C 61-90).

    Mese nel complesso nulla di eccezionale, ma in realtà composto da due decadi piuttosto calde e una veramente fredda per questi tempi (terza decade -2.0°C sulla 81-10!!)


    Precipitazioni solo 35mm, che sommate ai due mesi precedenti fanno 46mm ovvero il primo trimestre dell'anno più secco dal 1958.
    marzo 1958-2020.PNG
    gen mar.PNG


    Notevole la neve, 2cm a Rimini mare il 25 marzo, che rappresentano il secondo accumulo di almeno 1cm più tardivo dopo il 7 aprile 2003 (il più tardivo in assoluto con 0.5cm è del 19 aprile 2017).
    Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
    Minima: -8,3°C 21/12/2009
    Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013​=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
    http://climarimini.altervista.org/index.html

  6. #156
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Vediamo l’ultima decade di marzo nella stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 3.5°C, -1.1°C dalla media 1991/2019, estremi -2.8°C/7.8°C, nono posto su 30 tra le più fredde insieme al 2018, tre valori negativi e quattro sopra i cinque gradi.
    • Media medie 8.9°C, -1°C dalla media, estremi 5°C/13.3°C, nono posto tra le più fredde, un valore sotto i cinque gradi e quattro sopra i dieci.
    • Media massime 14.2°C, -1°C dalla media, estremi 9.5°C/20.7°C, 14° posto tra le più fredde insieme al 1998, un valore sotto i dieci gradi e quattro sopra i quindici (di cui uno oltre i venti).
    • Escursione termica giornaliera media 10.7°C, +0.1°C dalla media, estremi 6.9°C/16.4°C, undicesimo posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 14535 KJ\mq, +1832 dalla media, estremi 6133/20600 KJ\mq, ottavo posto tra le più soleggiate.
    • Caduti 0.2 mm.
    • Pressione media 1006.3 hPa, +2.9 hPa dalla media 1993/2019, estremi 999.1/1014.7 hPa, decimo posto su 29 tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa -1.2°C, -2.9°C dalla media 1991/2019, estremi -7.1°C/5.4°C, terzo posto su 40 tra le più fredde, dodici valori negativi (di cui sette sotto i -5°C) ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1417 metri, -431 dalla media, estremi 671/2291 metri, sesto posto tra le più basse, undici valori sotto i 1500 metri (di cui otto sotto i mille) e cinque sopra i duemila.


    Dopo la seconda decade decisamente tiepida e pienamente primaverile, è tornato l’inverno con un finale mensile piuttosto freddo (ma secco) sia al suolo che in quota.
    In pianura non abbiamo registrato valori eclatanti; cmq è notevole il ritorno delle brinate e soprattutto l’aver registrato temperature massime poco sopra i dieci gradi nonostante che il soleggiamento di fine marzo sia ben più forte di quello invernale.
    In quota abbiamo fatto meglio di tutto lo scorso inverno, sia come picco (-7.1°C contro -5.1°C raggiunti in gennaio) e sia come media decadale (-1.2°C contro i -0.2°C della parte centrale di gennaio); stesso discorso per la media decadale dello ZT (compresa quella di inizio mese), in tutto lo scorso inverno non avevamo fatto meglio di 1807 metri a fine dicembre.
    Il picco minimo ad 850 hPa è stato inferiore solo ai valori registrati a cavallo del 23-24 marzo 1998 (-8.1°C, -8.7°C e -7.7°C), in quell’occasione passò una goccia fredda che portò neve in pianura e che fu piuttosto abbondante nelle Prealpi Venete ([NEVE] La nevicata tardiva del 23 marzo 1998).


    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 3.7°C, +0.3°C dalla media 1991/2019, estremi -2.8°C/9°C, undicesimo posto tra i più caldi insieme al 1999, quattro valori negativi e dieci sopra i cinque gradi.
    • Media medie 9.1°C, +0.3°C dalla media, estremi 5°C/13.8°C, tredicesimo posto tra i più caldi, nove valori sopra i dieci gradi.
    • Media massime 14.2°C, perfettamente in media, estremi 9°C/21.5°C, tredicesimo posto tra i più caldi insieme al 2011, tre valori sotto i dieci gradi e dodici sopra i quindici (di cui tre sopra i venti).
    • Escursione termica giornaliera media 10.5°C, -0.3°C dalla media, estremi 3°C/16.9°C, quindicesimo posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 12376 KJ\mq, +631 dalla media, estremi 596/20600 KJ\mq, tredicesimo posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 151.4 mm, +58.2 (+62.4%) dalla media, quinto posto tra i più piovosi; sette giorni piovosi, in linea con la media, dodicesimo posto tra i valori più alti insieme a 1995 e 2011.
    • Pressione media 1004.2 hPa, -0.3 hPa dalla media 1993/2019, estremi 986.8/1017.4 hPa, tredicesimo posto tra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 0.8°C, -0.3°C dalla media 1991/2019, estremi -7.1°C/11.8°C, 18° posto su 40 tra i più caldi insieme al 2009 e 2015, 27 valori negativi (di cui sette sotto i -5°C) ed otto sopra i cinque gradi (di cui uno sopra i dieci).
    • Quota media ZT 1780 metri, +25 dalla media, estremi 671/3545 metri, 16° posto tra le più alte, 25 valori sotto i 1500 metri (di cui nove sotto i mille) e tredici sopra i 2500 (di cui quattro oltre i tremila ed uno sopra i 3500).


    Nel complesso marzo è stato molto vicino alle medie di riferimento, sia al suolo che in quota.
    È stato vario: la prima parte è stata vicina alle medie, la seconda decisamente tiepida (ha portato i primi venti gradi dell’anno in pianura) e la terza piuttosto fredda come spiegato sopra.
    Marzo ha riportato piogge consistenti dopo due mesi molto secchi, anche se le precipitazioni si sono concentrate nella prima parte del mese; l’ultima decade è stata secca, il giorno trenta è passato un fronte debole che ha fatto ben poco.
    In quota marzo è stato più freddo ed ha avuto lo ZT più basso dei tre mesi invernali precedenti; infatti dicembre ha segnato 2.1°C/2001 metri, gennaio 1.7°C/2216 metri (record mensile) e febbraio 1.6°C/2106 metri.
    Anche come picco minimo di temperatura ha fatto meglio del trimestre precedente: -7.1°C (a cui vanno aggiunti un -6.9°C, due -6.1°C ed un -5.7°C) contro i -3.3°C di dicembre, i -5.1°C di gennaio e i -2.5°C di febbraio.
    Lo zero termico è sceso fino a 671 metri, vicino al picco minimo di dicembre (546) e ben meglio di quelli raggiunti in gennaio (952) e febbraio (1113); questo la dice lunga su quanto abbia fatto pietà lo scorso inverno, in fin dei conti i tre mesi invernali si sono fatti battere da un marzo in media (!!!) e non da uno molto freddo.


    Ora metto il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_medie.png Decenni_medie.png

    Marzo si è scaldato di 1.1°C nel corso dei decenni, passando da 8.3°C a 8.7°C ed ora è a 9.4°C; le giornate con media inferiore a cinque gradi sono rimaste sempre poche (tre, quattro e due), quelle con media sopra i dieci sono passate da dieci ad undici ed ora sono a tredici.
    Le temperature minime sono passate da 2.9°C a 3.6°C ed ora sono a 3.8°C (+0.9°C complessivi); abbiamo perso cinque giornate con minima negativa (passate da otto a sei ed ora sono solo tre) mentre i valori compresi fra zero e cinque gradi sono passati da 15 a 13 ed ora sono 18.
    Non abbiamo avuto valori negativi solo nel 1994 (0.0°C) e 2014 (1.5°C); siamo scesi sotto i -5°C nel 1993 (-5.5°C), 1996 (-6.8°C), 1998 (-5.2°C) e soprattutto nel 2005 (-5.2°C il giorno sette, -6.1°C il giorno due, -7.2°C il giorno tre ed addirittura -10.4°C il giorno uno!!!).
    Abbiamo avuto almeno una minima pari o sopra i dieci gradi nel 1991, 1993, 1994, 2001, 2004, 2005, 2006, 2010, 2011, 2015, 2016 (record di 11.7°C) e 2018.
    Le temperature massime sono aumentate in maniera notevole: sono passate da 13.6°C a 13.9°C ed ora sono a 15°C (+1.4°C complessivi).
    Le giornate con valori sotto i dieci gradi sono state sempre poche (quattro, quattro ed ora sono tre); abbiamo guadagnato sette giornate con massime sopra i quindici gradi (passate da nove a tredici ed ora sono sedici).
    Abbiamo avuto massime pari o sotto i cinque gradi nel 1996 (3°C), 2005 (2.5°C con il cielo sereno!), 2010 (5°C), 2011 (4.1°C), 2013 (4.7°C) e 2018 (0.4°C, neve debole in mattinata e record negativo mensile).
    Abbiamo frequentemente superato i venti gradi almeno una volta, questo fatto non è accaduto nel 1992, 1995, 1996, 2000, 2001, 2006, 2007, 2008, 2013, 2015, 2016 e 2018; nel 2017 siamo saliti addirittura a 25.2°C (record mensile) e li abbiamo sfiorati nel 2012 (24.5°C).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T.jpg Decenni_T.png

    L’andamento della temperatura in quota è un po' diverso da quella media al suolo, anche ignorando gli anni ’80: l’incremento complessivo è di 1.2°C, ma concentrato quasi esclusivamente in questo decennio.
    Abbiamo perso tre giornate con temperatura negativa (passate da 13 ad undici ed ora sono dieci), compensate in gran parte dalle giornate con valori compresi fra zero e cinque gradi.
    Vediamo che marzo può benissimo avere medie mensili da mese invernale vero e proprio (attorno allo zero o sotto): esempi sono il 1982, 1984, 1985, 1986, il freddissimo 1987 (che è a livello dei migliori dicembri e gennai, a parte il 1985), 1993, 1995, 1996, 1998, 2004, 2006, 2010, 2013 e 2018.
    Le irruzioni fredde in genere portano valori di qualche grado sotto lo zero, ma in alcuni casi hanno fatto segnare valori veramente molto bassi e degni di un’irruzione fredda invernale vera e propria: in alcuni casi siamo perfino scesi sotto i -10°C, come nel 1987, 2005, 2010 e 2018.
    Nel caso del 2005 e del 2018 l’irruzione (molto forte, con picco sui -14°C) era iniziata a fine febbraio mentre per gli altri due casi è cominciata durante i primi giorni di marzo; il valore del 2010 rappresenta la -10°C più tardiva dagli anni ’80 ad oggi, è stata registrata il giorno nove (la più precoce è stata registrata il 21 novembre 1998).
    In questo decennio abbiamo avuto un paio di mesi con media invernale (2013 e 2018) ma anche dei mesi caldissimi come il 2012 (record), il 2014 (quarto) e 2017 (terzo); i mesi molto caldi o cmq non freddi (tipo il 2019) non sono stati controbilanciati e da ciò deriva il vistoso aumento di questa media decennale.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    In questo caso l’aumento delle medie decennali si è verificato in tutti i decenni, i due incrementi più importanti si sono verificati passando dagli anni ’80 agli anni ’90 (+68 metri) e nel passaggio dal decennio scorso a questo (+94 metri); l’aumento complessivo è di 162 metri.
    Abbiamo perso tre giornate con ZT invernale (inferiore a 1500 metri), sono passate da tredici ad undici ed ora sono dieci; in particolare, sono diminuite quelle con ZT sotto i mille metri, passate da 5-6 a solamente due.
    Notiamo che anche in questo caso marzo ha avuto medie mensili invernali (1500 metri o inferiori): sono gli stessi mesi che ho elencato per la temperatura, da notare che il 1987 è a livello del miglior dicembre (2001)!
    Anche in questo decennio abbiamo avuto un paio di marzi invernali, ma da soli non possono controbilanciare mesi con medie molto alte come il 2012, 2014, 2017 e 2019.
    Notiamo che occasionalmente abbiamo avuto lo ZT al suolo (94 metri), fatto che capita poche volte anche in pieno inverno; i valori molto bassi (sotto i 500 metri) si sono verificati generalmente entro la prima metà mensile, con la sola eccezione del 2013 (giorno 27); i picchi massimi non hanno mai avvicinato i quattromila metri, valore sfiorato un paio di volte a febbraio (2016 e 2020).
    In genere i quattromila metri vengono raggiunti in maggio e non è sempre accaduto in questo mese; aprile, analogamente a marzo, non è mai riuscito a superare quella soglia.

    Ora la pioggia:

    Pioggia.jpg

    Le medie decennali sono 66.9, 102.8 e 115.7 mm; i giorni piovosi sono cinque, otto e sette.
    I mm per giorno di pioggia sono 13.4, 12.9 e 16.5; a differenza di molti altri mesi, si nota un vistoso aumento della piovosità (+72.9% rispetto agli anni ’90), dei giorni piovosi ed anche della pioggia caduta durante uno di essi.

    Infine il riassunto dei primi tre mesi:

    • Media minime 1.6°C, +0.6°C dalla media 1992/2019, settimo posto su 29 tra i più caldi insieme al 1997 e 2015.
    • Media medie 6.9°C, +1.1°C dalla media, quinto posto tra i più caldi.
    • Media massime 12.5°C, +1.8°C dalla media, terzo posto tra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera media 10.9°C, +1.2°C dalla media, sesto posto tra le più alte.
    • Radiazione solare media 8825 KJ\mq, +745 dalla media, ottavo posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 190.7 mm, -76.2 mm (-28.6 %) dalla media, tredicesimo posto tra i più secchi; 15 giorni piovosi, -4 dalla media, dodicesimo valore più basso.
    • Pressione media 1008.5 hPa, +3.1 hPa dalla media 1994/2019, sesto posto tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 1.4°C, +1.5°C dalla media 1991/2019, settimo posto su 39 tra i più caldi.
    • Quota media ZT 2033 metri, +464 dalla media, terzo posto tra le più alte.


    L’anno 2020 è iniziato piuttosto caldo sia al suolo che in quota; d’altro canto nel primo bimestre il vero inverno non si è proprio fatto vedere e marzo è stato circa in media.
    Di conseguenza sono alte anche l’escursione termica, la radiazione solare e la pressione atmosferica; da notare che l’80% della pioggia totale del trimestre è caduta in marzo (peraltro quasi tutto nella prima decade).
    Bellissimo post!

    Notavo che l'irruzione del 24 Marzo è stata democratica nonostante la differenza latitudinale tra Friuli e Puglia: qui il picco minimo rilevato ai radiosondaggi è stato -6,7° (secondo valore più basso dopo il 1998 per la terza decade di Marzo dal 1974) che è secondo solo ai -6,9° di fine Dicembre.
    Anche qui lo zero termico è sceso fino a 692 m, e la cosa non era mai successa in terza decade.

  7. #157
    Vento forte
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Citazione Originariamente Scritto da baccaromichele Visualizza Messaggio
    Marzo terminato a +0.6°C sulla 81-10 (e anche +0.6°C 61-90).

    Mese nel complesso nulla di eccezionale, ma in realtà composto da due decadi piuttosto calde e una veramente fredda per questi tempi (terza decade -2.0°C sulla 81-10!!)


    Precipitazioni solo 35mm, che sommate ai due mesi precedenti fanno 46mm ovvero il primo trimestre dell'anno più secco dal 1958.
    marzo 1958-2020.PNG
    gen mar.PNG


    Notevole la neve, 2cm a Rimini mare il 25 marzo, che rappresentano il secondo accumulo di almeno 1cm più tardivo dopo il 7 aprile 2003 (il più tardivo in assoluto con 0.5cm è del 19 aprile 2017).
    Molto interessante. Anche il punto della pluviometria.

    Da me si tratta di gran lunga del primo trimestre dell'anno più secco dal 2005 (che notoriamente è un'annata molto ostica sulle precipitazioni), non sono quindi l'unico.
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  8. #158
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Molto interessante. Anche il punto della pluviometria.

    Da me si tratta di gran lunga del primo trimestre dell'anno più secco dal 2005 (che notoriamente è un'annata molto ostica sulle precipitazioni), non sono quindi l'unico.
    Qui è precipitata nemmeno la metà della pioggia che avrebbe dovuto.

    Dalla fine dell'estate (quando inizia la "stagione delle piogge" qui al Meridione) non sono caduti 238 mm, su un totale annuale che è di 600 mm. In questa prima parte annuale sono precipitati 60 mm...questa sarebbe -2 mm dalla media del solo Marzo...
    Ultima modifica di burian br; 03/04/2020 alle 18:14

  9. #159
    Vento teso L'avatar di damiano23
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    UAH_LT_1979_thru_March_2020_v6-550x317.jpg

    Riporto i dati del NOAA

    Anomalia globale MARZO 2020, +0,48 °C, la febbre del pianeta è calata di appena -0,28 °C rispetto a Febbraio 2020.

    Gennaio: anomalia globale positiva +0,57 °C

    Febbraio: anomalia globale positiva +0,76 °C

    Con marzo la media grezza dell'anomalia media globale è +0,61 °C.
    Ultima modifica di damiano23; 03/04/2020 alle 20:08
    Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.

  10. #160
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    Predefinito Re: Marzo 2020: anomalie termiche e pluviometriche.

    Citazione Originariamente Scritto da damiano23 Visualizza Messaggio
    UAH_LT_1979_thru_March_2020_v6-550x317.jpg

    Riporto i dati del NOAA

    Anomalia globale MARZO 2020, +0,48 °C, la febbre del pianeta è calata di appena -0,28 °C rispetto a Febbraio 2020.

    Gennaio: anomalia globale positiva +0,57 °C

    Febbraio: anomalia globale positiva +0,76 °C

    Con marzo la media grezza dell'anomalia media globale è +0,61 °C.
    è l'UAH, non il NOAA; inoltre sono dati della bassa troposfera, bisogna vedere se anche al suolo c'è stato un tale decremento dell'anomalia tra febbraio e marzo.
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

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