Da "buon" siciliano, non mangio una granita dal 1° settembre 2018 (ricordo persino la data). L'anno scorso non l'ho gustata, probabilmente ho dimenticato di comprarla e l'ho sostituita col gelato .. Ricordo persino il giorno! Quando invece a Catania soffia il libeccio e i termometri schizzano a +41°C, in quel caso mi rinchiudo in casa, logorandomi il cervello dalla rabbia. Maledico quelle giornate di afa incredibile. Poi la sera se cambia a brezza inizio a spalancare le finestre per eliminare il calore in casa, perché da me non si usano i condizionatori
Immagina l'anno scorso fra giugno e settembre oppure nell'agosto 2017, a fine mese, tanto si era scaldata la casa che eravamo tramortiti.
CHIUDO OT ESTIVO
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Contrasti termici da pazzi oramai confermati: si va al forno - seppur per pochi giorni per fortuna - perché un ondata di freddo fuori stagione aggancia una depressione in uscita. É un chiaro prefrontale, bisogna vedere la magnitudo se verrà confermata perché dipende dal tipo di oscillazione che quella LP formerà.
Stasera é poi evidente il successivo possibile travaso di aria fredda a seguito della parentesi d'aria calda, praticamente il freddo Artico tornerebbe a riagganciare verso sud in un secondo tentativo, ovviamente meno marcato del primo a livello termico.
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La +28 a due passi dalla Sicilia
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Non mi piace mai postare mappe con le temperature puntuali di un gm vista l'approssimazione.
Fatto sta che stamani gfs non propone niente di tragico (anzi quasi normale) per larga parte del centro e nord.
Al sud si vedono invece punte da ondata di calore, ma forse tutto più veloce a traslare.
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Con le carte odierne al Nord Italia si rischia di chiudere la 2° decade sotto media termica (oltre che molto sopra la media pluviometrica), altroché caldo
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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