dai, alla fine hanno le idee chiare
Si vis pacem, para bellum.
eh sì, lo dice anche lo Spread (non quello dei BTP però eh)
la zona chiave a sto giro è casa @Fenrir
Si vis pacem, para bellum.
Che due palle!!
Allora negli ultimi 6 mesi da settembre ad pggi, almeno e dico almeno 20 volte è andata che reading ha intrapreso una strada fin da subito senza abbandonarla a dispetto di gfs che continuava imperterrito con la sua visione salvo poi accodarsi a reading a 72- 96 ore.
Per una e dico una volta che vi è un pò più di incertezza da parte di tutti, mi state fracassando i maroni.
Capisco che stare a casa è noioso, ma il tutto ha un limite!
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Servono commenti?
ECMOPME00_144_2.png
Auspichiamo che possa coinvolgere l'intero Nord Italia, anche il NW. Nella porta della bora ottime isoterme, la traiettoria del gelo è ancora poco chiara e spero non venga confermata la deriva greca di GFS, altrimenti peggiorerà giorno per giorno la media al NE. Se ECMWF12 si accoda al run GFS 06z, anche se è improbabile, è game over per l'Italia.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Andasse anche alla GFS 06, dove il freddo viene semplicemente spalmato lungo un periodo più lungo, si tratterebbe di un'ondata di freddo tosto. E a me personalmente va benissimo, sia perchè in periodi di GW dove ci lamentiamo che fa millemila mesi di fila sopra media se un mese riesce a chiudermi in media (questo ce la può fare visto che finora è stato mite ma non eccessivamente), io non piango di certo, sia perchè un bel periodo freddo e magari anche perturbato aiuta la gente a stare a casa.
Se devo essere sincero quasi quasi preferisco la soluzione fredda ma "spalmata" con meno picchi ma più continuità alla GFS 06/GEM 00 a quella di Reading.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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