Alcuni scatti di un mio amico che - essendo il gestore del rifugio - ieri ha avuto il permesso di salire in cima a Bolognola sui Sibillini (quota oltre 1200-1300mt) ..
La settimana scorsa c'era 1mt, accumuli eolici anche superiori, questa era la situazione ieri, ovviamente parecchia ne ha sciolta, d'altronde siamo pur sempre ad Aprile
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Come Garg potrà confermarti, S.Giovanni è sostanzialmente su un altipiano con alle spalle monte Calvo che supera di poco i 1000 metri(1050) in pratica sottovento alle correnti da nord e nordest. S. Marco invece a soli 5/6km è in una valle piuttosto stretta, i due paesi sono separati da un valico a 700m
Buona pasqua a te e famiglia Simo89 e scusa se rispondo solo adesso, si, diciamo che il tuo ragionamento può essere abbastanza logico per il fatto che un aria più rarefatta aumenta la radiazione solare incidente al suolo durante il giorno, difatti il calore del sole è più forte in giornate limpide rispetto a giornate con foschia densa o afa e di conseguenza i suoli si riscaldano anche di più, portando durante il giorno ad escursioni più ampie. Di notte invece la secchezza dell'aria porta ad un rapido irraggiamento e quindi il divario termico creando a sua volta divario pressorio si attiva la brezza di monte, che come la brezza di mare o di terra è proporzionale alla differenza termica. Infatti facendo l'esempio anche del mare, in giornate nuvolose il divario si fa più scarso e le brezze si indeboliscono, cosi come anche se si attivano venti sinottici contrari alla normale brezza, quest ultimo viene stroncata o ritardata. Hai anche citato il caso di un irruzione da est, è ovvio che in quel caso la temperatura cala per forza a patto però che non ci sia vento di notte, altrimenti le minime rimarrebbero comunque alte, diminuendo in modo rapido in un secondo tempo quando dopo l'irruzione l'aria fredda si sedimenta nei bassi strati dovuta alla calma di vento e alla serenità del cielo e alla bassa umidità. Tornando al caso classico di una giornata normale anticiclonica senza intererenze sinottiche, la bassa umidità favorendo ampie escursioni termiche potrebbero rafforzare anche le brezze, anche se nella meteo si sa, ci sono innumerevoli variabili da tenere in considerazione come ad esempio: altezza delle montagne, relativa pendenza, nuvolosità, umidità, tipi di suoli (foreste, laghi, pianure, rocce nude senza vegetazione, ecc.)
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