Le nebbie persistenti però se da un lato tengono le massime molto basse, dall'altro limitano l'irraggiamento notturno, non per niente in Veneto le località con media minima di gennaio più alta dopo il litorale (quindi tra -0.2° e 0.2° circa) sono a sud della linea Padova-Verona ed hanno anche la media massima più bassa (sotto i 6.5°) della regione nelle medie moderne (1994-19); man mano che si procede verso nord, eccetto in prossimità di sbocchi vallivi, diminuiscono le medie minime (fino a -1.5°/-1.7° nel trevigiano) ed aumentano le medie massime (fino a 8° sempre nel trevigiano), senza però mitigazioni apprezzabli delle integrali, poiché su di essa le nottate influiscono molto di più delle giornate.
Oltretutto ci sono delle discrepanze anche facendo finta che quei dati siano realistici (quantomeno al di fuori dei '40), in quanto Asti ha colli di oltre 400 metri tutt'intorno ed ha persino una stazione arpa in leggero pendio (loc. Viatosto) che batte Alessandria Lobbi quasi ogni giorno di ogni stagione nelle temperature minime, mentre le massime sono solo leggermente più alte in inverno; Alessandria (sempre arpa) a sua volta è abbastanza più fredda di quasi ogni stazione del piacentino, in quanto collocata in zona ancora estremamente favorevole alle inversioni (Monferrato a ovest e nord, pianura che sale di colpo verso sud e verso est-sudest); Piacenza come posizione rispetto a queste due non è né carne né pesce, perché appena finisce il rischio di brezza notturna di scambio dalle valli del Trebbia o del Nure c'è subito l'umidità del Po, dp alti e le relative conseguenze.
In un clima inerziale come quello Padano, in cui la media termica a 850hpa è circa la stessa per tutti, il gioco è fatto dai fattori del suolo: rilievi, brezze, inversioni. Tutto in una omogeneità climatica di fondo, racchiusa tra Alpi e Appennini/Adriatico, che non ha niente a che vedere con l'Europa continentale (centro-orientale), le cui medie in quota parlano no chiaro, chiarissimo, lampante.
Riguardo a Belgrado, la media che c'è su wikipedia è ''sbagliata'', nel senso che sarà urbana, quell'1.4° è frutto dei suoi estremi medi -1.1°/4.6° (minime altissime, da media pianura veneta), come per le medie di Budapest su wikipedia (-1.6°/2.9° con integrale 0.4° a gennaio).
Mosca VVC invece ok, Parigi bisognerebbe capire se fosse urbana o extra.
Ultima modifica di DuffMc92; 23/04/2020 alle 16:05
Altro appunto: a me era sempre stato sottolineato come le medie 61-90 e 51-80 fossero freddine in inverno. Questa idea mi si rafforzò dopo essere venuto a conoscenza, tramite uno studioso del clima di Venezia del XX secolo, di quanti inverni anonimi e miti (relativamente) avessero interessato il nord Italia nel periodo 1880-1910. Le reanalisi saranno reanalisi ma un'idea la danno, e analizzandole si notano abbastanza più occasioni di gelo degli ultimi anni (ci vuole poco) ma molte di quelle finivano in Spagna o passava tutto oltralpe, cosicché non mancavano ampi spazi di zonalità, anche blanda e paludosa alla gennaio 2018. Per quanto ne so, il grosso cominciò nella seconda metà degli anni '20, proseguì nei '30 ed ebbe il clou in alcune annate della 2^ guerra mondiale.
Pertanto le 51-80 e 61-90 al massimo possono sembrarmi in perfetta linea col secolo scorso, non mitigate.
Non mi risulta, i dati sono presi dalle singole stazioni, così c'è scritto sulla pagina di arpa, nella sezione richiesta dati per esempio per Sarmato esiste anche la possibilità di avere i dati giornalieri anche per il periodo 61-90.
Utilizzando invece le analisi con i dati interpolati sono disponibili le medie per Comune (che a differenza di quelle per stazione non dispongono dei valori record e del numeri di dati per ogni singolo periodo), ad esempio questo per il comune di Piacenza riepiloghi decadali-mensili-annuali> e che comunque prima di cestinare direttamente visto il lavoro che c'è dietro da parte di arpae ci andrei cauto.
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Io invece me la lego al dito, perché i dati esclusivamente arpa presenti così com'erano rasentavano la perfezione, dando un panorama agro- e microclimatico che difficilmente si evince dai dati storici, specie se sono pochissime le stazioni con serie storica.
Mi aspettavo al più di trovare la 1991-2015 aggiornata al posto della 91-05, e invece si è passati direttamente alla ''fase 2'' (la fusione mele/pere già avvenuta).
Noto solo ora che Sarmato ha una serie storica termometrica dal 1943 e Poggio Rusco dal 1960, ma per il resto non cambia, la maggior parte delle stazioni (rurali) arpa emr ha le osservazioni che partono generalmente dal periodo 1986-94 e qualcuna anche dopo il 2000
https://www.arpae.it/cms3/documenti/...arte_prima.pdf
Confesso che non mi oriento più nella nuova mappa arpa emr, ci sono località che non avevo mai visto e ne sono sparite altre di cui ricordo bene la presenza nel periodo 1991-05.
Ultima modifica di DuffMc92; 23/04/2020 alle 16:31
Ci saranno anche stati inverni (relativamente) miti, ma ci sono robe in mezzo tipo
Gennaio 1880 che ha le seguenti medie
Piacenza -6.3°C
Reggio Emilia -4.7°C
Pesaro -0.2°C
Gennaio 1891
Piacenza -4.1°C
Reggio Emilia -2.1°C
Pesaro -0.6°C
Gennaio 1893
Piacenza -6.2°C
Parma -4.2°C
Reggio Emilia -2.8°C
Pesaro -0.2°C
Inverno 1894-95 accumuli nevosi
Piacenza 215cm
Parma 194cm
Bologna 200cm
Cesena 217cm
Pesaro 119cm
E questi sono alcuni di tanti altri mesi estremamente freddi e nevosi in quel periodo sul nord Italia (fonte dati: I grandi inverni dal 1880 in Romagna e province di Bologna e Ferrara di Pierluigi Randi e Roberto Ghiselli)
Ad esempio per Rimini il Febbraio 1895 terminato a -7.0°C sulla 61-90, contro i -7.3°C del febbraio 1956
La seconda decade di gennaio 1888 ebbe medie fin sotto -6°C in Pianura Padana
Insomma anche andando sui singoli eventi ci sono cose veramente eccezionali in quel trentennio, poi esistono ricostruzioni come quella del CNR che appunto mostrano il riscaldamento avvenuto al trentennio 61-90.
Ma anche dalle ricostruzioni su più ampia scala è evidente che il trentennio 61-90 sia già 0.5/1.0°C più caldo che il 1880-1910
amaps (40).png
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Gli accumuli nevosi in Emilia Romagna sono stati quasi sempre invidiabili, altro che Lombardia
Nell'Ottocento al Nord-est durante le peggiori irruzioni tardive, a Bologna e nelle città emiliane la neve cadeva copiosamente come se fosse pioggia. Andando ancora più indietro la neve scendeva persino in grandi quantità anche a maggio nel XVIII secolo, come nel 1740 dove nevicò abbondantemente a Bologna a maggio e perfino nello stesso mese una fioccata senza accumulo a Catanzaro. Le medie nivometriche son peggiorate dopo gli anni '80 al nord Italia, sulla falsariga del GW annunciato dal 1988.
Un accenno della mia città che è davvero rilevante (del tutto storico)
L'accumulo totale a Catania dell'inverno 1894-1895 fu superiore a 10 cm proprio grazie all'evento del 17-18 Febbraio. In un solo giorno (17 Febbraio 1895) si registrò un accumulo maggiore rispetto alle nevicate del Novecento sommate assieme. Nel Febbraio 1956 1 cm di neve al porto. Essendo una città prettamente marittima dell'estremo sud e sottovento quando giungono le irruzioni da N, la media nivometrica è davvero misera, inferiore ad un cm per decennio, le nevicate senza accumulo di per sé rare, quindi è quasi nulla, quando fiocca sono 0,2 mm di precipitazione se va tutto bene.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
anche cambiando le stazioni , sono sempre rilevamenti dati della citta' , condizionate dal calore delle zone urbane ,
ma soprattutto dal cambiamento delle SST Oceaniche che sono piu calde rispetto al decennio anni '70 , in particolare
il Mediterraneo che si e' riscaldato di circa + 2 C.
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