quella del 2017 è una situazione molto anomala
come ben evidente l'azzorriano è al suo posto (non è che se non hai spalla alta in oceano allora non c'è azzorriano)
non c'è alcun ondulazione significativa delle correnti oceaniche tale da giustificare isoterme di quella consistenza sul continente
come riportavo in un altro post la ragione è da ricercarsi specificatamente qui
Schermata 2020-05-04 alle 11.52.30.png
Ricordo questa testuale mappa del 2017, ove mostra appunto il limite dell'ITCZ molto a nord in Africa occidentale. L'attività tropicale del Golfo di Guinea fu intensificata grazie al WAM+ e dalle ssta molto alte rispetto alla media, eppure i venti a 30hPA, nella stratosfera equatoriale durante Agosto 2017 erano di componente orientale (easterlines), quindi non fu la forzante occidentale a causare questo. La QBO fu infatti negativa.
E l'ITCZ non fu sbilanciato solamente nella sua parte occidentale, ma anche la zona dell'Africa nord-orientale vide una risalita verso nord della fascia monsonica.
Eppure nell'Estate 2017 lo IOD fu neutro- debolmente positivo
Allegato 527475
Quindi per trovare risposta a questo tipo di circolazione vanno ricercati altri fattori che abbiano influenzato in modo più diretto le temperature oceaniche delle ssta dell'Africa tropicale.
Probabilmente una stagione primaverile in precedenza calda come nel maggio 2003, è stata in grado di condizionare l'equilibrio termico delle zone tropicali nell'estate del 2017, con un aumento incontrastato delle temperature in Guinea, che successivamente avrebbero concesso con l'accumulo di calore di supportare un'intera stagione estiva piovosa e umida nel Sahel, come in realtà è avvenuto. Poi a seguito delle anomale ssta+ africane da maggio in poi (Maggio 2017 il 2° più caldo dalle misurazioni, bollente in Africa nord-occidentale e caldo in Africa atlantica) l'ITCZ ha cominciato a guadagnare pista e crescere sempre più salendo progressivamente di latitudine, infatti i primi segnali della sua anomala espansione si notavano già a fine maggio/primi giugno.
Motivo per cui vi fu uno slittamento della cella di Hadley fra luglio e agosto, infatti molto spesso gli alisei soffiavano, seppur debolmente fin sull'Africa mediterranea, ovviamente con le rimonte dell'hp i venti ruotavano da NE a SW e le temperature subivano repentini aumenti, ma questo proprio quando l'ITCZ saliva spropositato verso nord, non era solo l'Atlantico a creare problemi del tipo affondi in oceano, falle iberiche, perché il getto era teso, ma la cella anticiclonica in sè.
Infatti il 1° Agosto anche in Medio Oriente, si intravede la +16 somala, la +34 quasi in Turchia!!
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Un piccolo parallelismo: il monsone indiano in quella stagione fu piuttosto intenso in concomitanza allo sviluppo progressivo del Monsone Africano, complice la forte evaporazione oceanica e la convezione forte, malgrado sia stata una stagione non molto turbolenta parlando di tempeste tropicali (solo 10 vaste depressioni in tutto il 2017 nell'Oceano Indiano).
Ultima modifica di damiano23; 07/05/2020 alle 13:37
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
a ribadire la natura del tutto particolare dell'evoluzione polare accennata in avvio
si nota il massimo rinforzo in febbraio su tutta la colonna
dopo di che upper warming che di fatto ha esaurito l'attività del vps in alta strato e le sue epv
mentre rimane molto forte dalla media strato
in questi giorni sosituzione con alta polare anche alle quote di riferimento di 10hpa
in progressione a 30
con epv che si erano già esaurite da un pezzo
ne consegue una dinamica a singhiozzo e decisamente non omogenea rispetto a un fw più classico
L’East Atlantic index: come il clima del Mediterraneo è cambiato
Articolo tratto dal CEM (Centro Meteo Italiano) del Giugno 2012
Tra gli indici teleconnettivi più importanti l’East Atlantic index (EA) è certamente quello che mostra in maniera più diretta quali sono state le modifiche circolatorie che hanno interessato il Mediterraneo e l’Europa meridionale nell’ultimo trentennio.
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Questa mappa la cui fonte è fornita dal NOAA (base trentennale) raffigura le anomalie pressorie che si sono registrate mediamente nell'Emisfero nord in un trentennio durante 4 mesi dell'anno che rappresentano le rispettive stagioni.
Questa è un classico esempio di emisferica con EA positiva, non a caso si palesano delle isolate anomalie negative pressorie nell'area del North Atlantic, bilancio con segno - al largo delle Isole Britanniche, mentre salta ad occhio la "wave", il braccio di anomalie positive che comprendono il Mediterraneo, l'Europa meridionale e l'Atlantico centrale a causa della predominanza della fascia tropicale.
Nella mappa è notevole lo scarto pressorio in Atlantico centrale per via della notevole predominanza dell'hp delle Azzorre e la bassa pressione in Europa nord-occidentale, il cui gap pressorio risulta comunque positivo a causa della potente ed estate anomalia positiva in Atlantico meridionale.
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Nella serie storica si nota che dal 1976 in poi le EA negative sono state scalzate da valori nettamente positivi. Il numero di valori positivi è spiccatamente aumentato dopo l'evento strong di El Nino 1997-1998 con riduzione lungo l'arco temporale di mesi con indice negativo.
Scendendo ancora più nei dettagli dopo il 2012 i valori sono stati quasi costantemente su +1/+2 registrando isolati e deboli valori con segno -
Con un'EA positiva si verifica solitamente un rafforzamento dell'Anticiclone delle Azzorre che, ritirandosi nella sua sede in Atlantico centrale, permette di lasciare spazio all'hp africano di risalire verso N e nel Mediterraneo, esso ormai è divenuto sempre più invasivo negli ultimi decenni, rappresentando così una figura barica di rilievo.
Proprio anche per questo alcuni disegni atmosferici sono andati a scomparire e divenuti rari, come le perturbazioni di estrazione fredda che dall'Atlantico provocavano in inverno nevicate per addolcimento al nord, oggi a causa della costanza anche in inverno di sinottiche anticicloniche.
Essendo una teleconnessione atlantica, la EA può essere strettamente legata alla variazione dell'ITCZ in Africa nord-occidentale, poiché l'East Atlantic regola la variazione di latitudine della fascia tropicale in corrispondenza del settore occidentale europeo.
Nell'Estate del 2017, oltre ad avere un monsone di Guinea esageratamente sbilanciato verso nord e una forte convezione tropicale, la EA era in forte rialzo, motivo per cui l'anticiclone africano aveva, per un doppio motivo, la possibilità di salire di molti paralleli verso l'Europa.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
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