degli ultimi mesi, anche se l'impatto sulla stagione estiva sarebbe comunque marginale.
A partire dall'inverno la discesa della
QBO si è quasi arrestata appena prima della quota di 30 hPa, che è passata lievemente in negativo per poi iniziare a risalire nelle ultime settimane, mentre la fase negativa è proseguita alle quote più basse
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Sebbene non sia estremo come l'episodio del 2015-2016 la dinamica è simile, quindi può essere utile rivisitare quell'episodio.
In quell'anno ci fu un l'inserimento di una fascia di correnti orientali attorno ai 40 hPa prima che la fase negativa arrivasse a quella quota, come descritto anche in
questo articolo.
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Questo disturbo dal basso manda fuori fase le onde che producono la
QBO e quindi fa venire meno la regolarità del ciclo. Sopra il disturbo orientale innescato dal basso i venti zonali tendono a tornare positivi come se la fase negativa fosse già passata. Nel 2016 questo ha prodotto il prolungamento della fase positiva senza mai passare da una fase negativa, quest'anno la discesa della fase negativa era più avanzata e quindi non ha impedito che tutta la colonna passasse in negativo, anche se di poco.
Come possibili cause di questo disturbo viene proposta la combinazione della stagionalità e del super niño di quell'anno.
L'inverno boreale è la stagione in cui è più facile per delle Rossby extratropicali influenzare la
QBO, visto che i venti tendono ad essere mediamente più occidentali. Questo generalmente non avviene ma non è escluso da alcun principio fisico.
Il niño e il forte
VP di quell'anno, uniti ad una
QBO che stava iniziando la transizione da ovest ad est in un periodo dell'anno inusuale (solitamente è più frequente in primavera-estate) avrebbero reso vulnerabile la bassa stratosfera all'influsso delle rossby extratropicali.
Si è trattato di una tempistica particolarmente favorevole a favorire il salto del ciclo in quanto le intensissime correnti esterliess in quota indotte dai moti convettivi legati alla transizione delle kelvin si sono sovrapposte alla maggior fase di rinforzo del
vp verificatasi nel corso di novembre-dicembre con valori
ao e ancor più
nao particolarmente eclatanti proprio in coincidenza del massimo rinforzo dell'ONI, il quale ha toccato il massimo di +2.6 proprio su NDJ
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In questo caso dobbiamo trovare una diversa causa per questa anomalia visto che questo inverno è stato caratterizzato da una fase
ENSO neutra e la
QBO negativa era già bene avviata dalla scorsa estate.
Seguendo lo stesso ragionamento un effetto simile al niño può essere stato prodotto dal super
VP che ha portato ad una forte zonalità in tutto l'emisfero, mentre le fasi eccezionali della
MJO in fase 4-5 (a novembre e soprattutto gennaio) potrebbero aver prodotto un disturbo termico apportando calore in bassa strato (cosa che potrebbe spiegare il fatto che questo effetto è molto più pronunciato a Singapore rispetto alla media globale). Quindi il disturbo sarebbe avvenuto nello stesso periodo dell'anno ma con un impatto diverso a causa del maggior avanzamento del ciclo, che ha impedito il totale salto del ciclo negativo in media strato come avvenuto nel 2016.
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Queste però sono supposizioni nostre che dovranno essere approfondite da seri studi scientifici per essere confermate o smentite, in generale la dinamica è chiara, le cause profonde non ancora (e il
GW potrebbe avere dato un contributo importante).
Complessivamente questa anomalia non dovrebbe portare grandi ripercussioni sull'estate rispetto al quadro atteso, tranne forse favorire una maggiore tenuta di
AO e
NAO, che tendono ad essere negativi con
QBO-
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