Originariamente Scritto da
AbeteBianco
Faccio una libera traduzione dello studio citato prima: (
ShieldSquare Captcha)
<<In questo studio, studiamo la probabilità che l'estate del 1540 sia stata più calda dell'estate estrema 2003 e delle estati medie degli ultimi 5 decenni. A tale scopo, utilizziamo un approccio che riguarda il NDD primavera-estate riportato alle temperature estive (TJJA) e temperature estreme (TXx) utilizzando simulazioni del modello climatico.Sulla base di queste analisi, possiamo affermare che i nostri risultati confermano che la grande siccità riportata nel 1540 implicava anche temperature estive superiori alla media nell'Europa centrale quell'estate, come suggerito da W14. Questo risultato è rilevante per la comunità dendrocronologica, dal momento che la maggior parte dei record sugli anelli degli alberi non mostrano caratteristiche eccezionali in quell'anno (B'ntgen et al 2015, Pfister et al 2015). È più difficile valutare se l'estate del 1540 sia stata più calda che nel 2003, che è stata l'estate dell'Europa centrale più calda del record di osservazione (Schàr et al 2004, Lutcher et al 2016). I risultati del modello suggeriscono una probabilità piuttosto elevata che questo fosse il caso di TXx (40%–70%), ma una probabilità inferiore (5%-10%) per TJJA. Tuttavia questa ipotesi non può essere esclusa.Abbiamo convalidato con successo il nostro approccio nella misura possibile confrontando le relazioni NDD-temperatura tra osservazioni e simulazioni di modelli climatici e applicando la metodologia per stimare le temperature attuali, ma rimangono alcune incertezze sottostanti nella derivazione delle distribuzioni di temperatura 1540. Questi includono (1) l'affidabilità dei record storici (NDD) e la loro bassa copertura geografica, (2) la dipendenza dei risultati dalle simulazioni con un unico modello climatico (3) il fatto che i 1540 numeri di NDD segnalati storica superano di gran lunga il massimo NDD simulato nel modello per il periodo storico rilevante (come nel caso di altri modelli climatici, W14). Date queste incertezze, valutiamo che i risultati quantitativi del nostro studio debbano essere considerati con media fiducia coerentemente con il linguaggio di incertezza dell'IPCC (ad esempio Mastrandrea et al 2010, Seneviratne et al 2012).Queste incertezze, e le incertezze altrettanto grandi in altre ricostruzioni delle temperature 1540 (W13, Pfister et al 2015),evidenziano quindi la necessità di analisi più dettagliate delle condizioni esatte che prevalevano nel 1540. Questa analisi interdisciplinare è un passo in questa direzione. Oltre alle attuali 1540 stime della temperatura estiva riassunte sopra, presentiamo un approccio indipendente per ottenere questi risultati combinando ricostruzioni paleoclimatologiche con simulazioni ESM per valutare le condizioni climatiche passate. Insieme alle stime precedenti e ad ulteriori analisi future, ciò contribuisce a ridurre l'incertezza generale nella descrizione di un evento estremo eventualmente di riferimento. La caratterizzazione di tale estate, e delle funzioni complessive del sistema climatico in queste condizioni estreme è particolarmente importante nel contesto del riscaldamento globale in base al quale il riscaldamento accelerato delle temperature calde sulla terra (Seneviratne et al 2016) potrebbe portare a una regolare ricorrenza di tali eventi estremi.>>
Poi c'è anche questo studio del 2005 che fa una ricostruzione del clima della zona alpina, che assieme all'EU centrale dovrebbe essere il target principale delle anomalie del 1540: (
Temperature and precipitation variability in the European Alps since 1500 | Semantic Scholar)
Precipitazioni: Spicca la fortissima siccità del 1540.
Lo studio dice che probabilmente 1540, 1921 e 2003 siano le annate più siccitose dell'ultimo mezzo millennio.
Allegato 527237
Temperature: A livello termico l'anno risulta molto caldo, in questa ricostruzione si è dovuto attendere fin quasi i giorni nostri per vederne di più caldi.
L'estate tuttavia non spicca per nulla e viene superata persino dalla 1807. Notare il divario fortissimo presente con il 2003.
Anche altri periodi citati come l'estate 1556 non risultano grandissima cosa a livello termico anche se forse quel periodo del XVI secolo ha visto estati più calde di quelle del XX secolo o parte di esso, però con quelle odierne siamo ancora sopra.
Allegato 527238
Non abbiamo la certezza, ma a quanto pare quindi non si è trattata di un'anomalia solo estiva, e contrariamente al riporto sui giornali del "1540 più caldo del 2003" l'anomalia sembra toccare principalmente le precipitazioni più delle temperature.
E ovviamente se la siccità è estrema automaticamente c'è un influsso sulle temperature. A livello di picchi singoli giornalieri non sappiamo nulla, ma in queste condizioni non possiamo di certo escludere analogie con l'estate 2003, considerando la bassa probabilità che sia superata sulla media trimestrale, ma la probabilità media su singoli picchi.
Segnalibri