Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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Le carte veramente toste sono dopo le 168/192h in ogni caso. Sopratutto parlo di ECMWF che stamattina è severo per alcune zone, li si andrebbe in scioltezza a +35 gradi in P.P. in alcune aree.
Prima, però, e intendo fra le 96 e le 144-168h circa, a 31/33 gradi in alcune zone del Centro-Nord si arriva con facilità lo stesso, parliamo di nulla di che sempre per fine Giugno ma insomma, è caldo.
No, Marco
Per due semplici motivi:
1) non è una 15/16, ma una 16/18 con punte di 19 a fine run, basta vedere il dettalio di reading
2) Hp a nord delle Alpi, quindi borino nei bassi strati e riscaldamento più marcato.
Ripeto 32/34 facili al NE con quelle carte, specialmente FVG e Veneto
C'è una bella differenza Prima di tutto +31/+32°C sono picchi che a fine giugno poteva fare "normalmente" anche in anni "non sospetti". Secondo, se mi fa una giornata a +18/+32°C o invece una giornata a +22/+35°C, lo sai bene che la differenza la senti anche a pelle e non solo come statistica soprattutto nelle pianure del Nord
Ma dove la vedi questa gran caduta del getto?
Il getto è già basso ora in Atlantico, c'è un invorticamento di 24 ore che solleva un'onda calda verso il nord Europa, ma se non strappa una goccia fredda come in ECMWF (isolatissimo sia tra i GM sia rispetto alle sue ENS) non riesce ad affondare più di tanto.
Questo è l'apice delle anomalie in gpt, che in questo run vengono riassorbite rapidamente.
Le onde calde in estate sono inevitabili, tanto più in un contesto da GW, ma al momento non c'è nessuna dinamica bloccata nei GM. Per noi anzi più quell'onda calda si isola a nord e meglio è, resterebbe più vulnerabile il fianco occidentale come avviene in parte già in questo run.
VIsto che stiamo facendo analisi dei modelli due cose dobbiamo guardare di questa dinamica: se avviene o meno lo strappo della goccia a 120-144h e quanto riesce a salire l'anticiclone verso la Scandinavia, se vanno male questi due aspetti potrebbe crearsi un contesto più bloccato e caldo.
Fattori locali, come ad esempio la secchezza del suolo (che per adesso non dovrebbe essere un problema, viste le ultime settimane molto piovose), e non-locali come il forte irraggiamento diurno, possono amplificare il riscaldamento dei bassi strati facendo saltare il limite fisico del gradiente adiabatico secco. Non sono rari i casi in cui tra suolo e superficie degli 850hPa ci siano 17-18 gradi di differenza.
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