Originariamente Scritto da
AbeteBianco
È almeno da marzo che sto monitorando la situazione pluviometrica. Quanto dico si basa sulle mie osservazioni.
Qua al sud delle Alpi in Ticino sono stati dapprima estremamente secchi sia gennaio (-90% dalla norma) che febbraio (-85%) dopo una conclusione di 2019 molto umida.
Poi anche marzo (-40%) ed aprile (-60%) sono stati molto secchi.
Sicuramente da segnalare la quasi totale assenza di perturbazioni organizzate dal 2 marzo al 28 aprile (quasi due mesi), in questo periodo si stava chiaramente delineando a livello statistico una situazione molto particolare degna delle annate più famose, il primo quadrimestre del 2020 nella mia serie più che quindicennale che parte nel 2003 era più secco persino di quell'annata!
Anche le stazioni climatologiche hanno segnalato questa situazione con pochi precedenti su scala quasi secolare.
Poi la pluviometria è un parametro molto campanilistico, possono esserci differenze nel giro di poco spazio (sia temporale che geografico), io ero pure tra i più penalizzati a livello insubrico fino in aprile perché le perturbazioni non riuscivano ad arrivare così a nord. Come giustamente notava @
Cesare1952, da certi la situazione non è nemmeno delle peggiori.
Poi però in seconda decade di maggio una settimana di correnti da sud ha recuperato parte del deficit, ma al momento non basta nemmeno a far chiudere in norma il mese dato che il deficit mensile è ancora del -35%.
Problemi legati alla siccità non ne ho notati particolarmente, direi per queste motivazioni:
- la siccità più forte ha colpito intanto l'inverno che già di suo qua è la stagione più secca dell'anno e molto spesso registra mesi con pochi mm
- c'era comunque il surplus pluviometrico di fine 2019 da smaltire, anche se su scala quinquennale (dal 2015) siamo in un trend di annate piuttosto secche
- il mese più piovoso dell'anno che è maggio ha comunque portato quantitativi discreti anche se non abbondanti
- quindi ha piovuto "al momento" giusto per minimizzare gli effetti negativi sulla vegetazione
Poi al di là delle statistiche dipende anche il caso, certe situazioni siccitose nascono anche nel giro di poco dopo un periodo di vacche grasse.
Si pensi ad esempio all'estate 2015 o 2018 dove la vegetazione ha subito una pressione consistente nonostante l'anno fosse partito piovoso.
Il peggio sarebbe stato se la fase perennemente secca che abbiamo avuto lo scorso mese si fosse presentata tra maggio e giugno in una situazione più calda e con una vegetazione più attiva, perché allora lì c'erano tutti i requisiti per scomodare il 2003 (il 2003 ha visto una fase di scarse precipitazioni molto acuta tra metà maggio e inizio luglio che penso come conseguenza abbia portato effetti devastanti a livello termico, in scala ridottissima lo si era notato in questo aprile).
Comunque nemmeno questo maggio sta mostrando grandi cose dal lato pluviometrico, ha piovuto solo una settimana, ma il resto è tutto tipico 2020.
Riassumendo, allo stato attuale il 2020 è comunque uno degli anni partiti più secchi nella mia serie dietro solo 2003 e 2011, ai livelli di 2005, 2006 e 2007, con
un cumulo di 242 mm a fronte di una norma progressiva di circa 450 mm, quindi un deficit annuale di circa -50%.
Di per sé può anche significare poco questo dato che è soggetto a fluttuazioni giornaliere, però certamente la situazione non è da sottovalutare. Sicuramente nel decennio corrente ci siamo trovati poche volte in una situazione così, mentre verso metà anni' 00 sembrava ricorrente (fu una fase di anni molto secchi).
Allegato 528894
Vedo che le temperature massime in assenza di scaldate veramente consistenti ora tendono ad essere mediamente elevate, notato sia in aprile che ora in maggio, questo per me si può collegare alla situazione pluviometrica irregolare e siccitosa, quindi qualcosa c'è sotto. Da noi l'estate è una stagione piovosa che campa anche di temporali, però non posso trarre ora delle indicazioni sugli effetti che possono avere le precipitazioni, dovremo vedere sul momento.
Chiudo dicendo che non metterei in contrapposizione le precipitazioni con le temperature, perché sono parametri dal comportamento diverso e il filotto in cui qua siamo dentro di tipo 23 mesi su 24 con anomalia positiva dalla 81/10 ha già assunto proporzioni inedite, ribadito qui su scala più vasta: 12 mesi consecutivi caldi, una sequenza inedita - MeteoSvizzera
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