Originariamente Scritto da
burian br
Curioso fenomeno cui ho assistito all'alba.
Ero sulla litoranea nord di Brindisi, sul lato a est dell'aeroporto. Improvvisamente, mentre la percorrevo con l'auto, il vetro si è appannato rapidamente ed intensamente. Ho dovuto attivare i tergicristalli e per di più diverse volte, visto che non esitava a svanire!
Giunto a destinazione (Punta Penne), a 10 metri dalla battigia, un intenso vento da NW soffiava sul mio volto.
Ragionandoci su, credo di aver capito cosa sia successo.
A Punta Penne soffiava la brezza di mare, e questo spiega perchè fosse tesa. Direzione NW, risultante vettoriale del gioco tra mare e terra per il dominio di quel lembo di costa.
Nel resto della litoranea a sud di Punta Penne invece spirava la brezza di terra.
Ora: in effetti, il termo auto segnava presso Punta Penne ben 22°! E anche a pelle la sensazione era che la temperatura fosse più mite, al netto del moderato vento che tendeva a rinfrescare.
Poco dopo, tornando verso Brindisi, e percorrendo la litoranea al contrario, il termo auto è sceso a 19°.
E' probabile, dunque, che la rapidità con cui il vetro si è appannato sia stata conseguenza del passaggio repentino sul fronte della brezza di mare. L'aria di quella zona, infatti, per via della brezza di mare, aveva una temperatura più alta e al tempo stesso un dew point più alto (20°).
Provenendo da una zona dove la temperatura era 19°, è probabile che il vetro avesse assunto la temperatura dell'aria se non di meno. A contatto improvviso con aria con punto di rugiada di 20°, il vapore acqueo ha raggiunto rapidamente a contatto con il vetro (a T inferiore al dp) il punto di condensazione, divenendo liquido e appannando il vetro.
Insomma, questo fenomeno sarebbe la lampante dimostrazione del punto di passaggio tra area sotto brezza di mare, e area sotto brezza di terra!
Nell'immagine, in blu la spiaggia del granchio rosso dove mi sono fermato e ho sentito la brezza su di me, e in rosso il fronte ipotetico dove la brezza da terra diveniva di mare.
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