Che in terza decade si possa sperimentare la prima ondata di caldo "seria" al Nord la vedo oramai molto probabile.
Dobbiamo ancora attendere per capirne intensità e (soprattutto) durata
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In realtà mi pare di vedere dalle reanalisi o anche dalle stesse emissioni modellistiche su meteologix che durante il giorno viene guadagnato qualche grado in quota (soprattutto alle 18 UTC).
Poi chiaro che se il passo temporale è grosso di 12 h non ci si fa molto caso alla cosa.
Dai che tolgo il piumone...
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
A me sembra ci sia tanta confusione sul significato di libera atmosfera. Credete veramente che la temperatura in libera atmosfera sia uguale di giorno e di notte? Non ha alcun senso.
Ah oltretutto dire "è cosi, basta vedere i radiosondaggi, non significa nulla".
1) I radiosondaggi sono basati su orario UTC, 12 per quelli giornalieri, 00 per quelli notturni. L'UTC d'estate è 2 ore indietro, parliamo quindi di radiosondaggi alle 10 effettive e alle 22 effettive. La temperatura è simile, specialmente lontani dal terreno
2) I modelli evidenziano bene questo comportamento. È normale, dal punto di vista fisico, che si scaldi anche l'aria nella cosiddetta libera atmosfera. Sarebbe strano il contrario. O credete che per libera atmosfera si intenda un sistema perfettamente isolato dagli agenti esterni?
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tutte ricostruzioni che lasciano il tempo che trovano. in libera atmosfera esiste una sola cosa precisa, l'RS:
Atmospheric Soundings
qui c'è tutto lo storico che preferisci. se prendi un periodo stabile (quindi senza ingressi freddi e/o secchi) in quota, guardi lo 00z e il 12z, non vedi alcuna differenza.
è una prova empirica di ciò che dice la fisica. in libera atmosfera il sole influisce molto poco, se così non fosse bolliremmo tutti, letteralmente, vivi
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Giusto per puntualizzare: le 00Z sono le nostre 2:00 ora legale, le 12Z sono le 14:00. Non le 10 e le 22.
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Grazie della puntualizzazione
tra l'altro, se si scalda a 1500m lo fa per rimescolamenti verticali, che è vero che sono una risultante del riscaldamento del suolo da parte del sole, ma non c'entra con quanto stiamo discutendo.
in estate, soprattutto, se c'è instabilità i mori verticali caldi possono arrivare violentemente a 1000/1500m senza cambiare di molto le loro caratteristiche fisiche (T e UR), aumentando localmente la temperatura fino a quelle quote.
insomma, le medio-alte quote in libera atmosfera risentono molto poco del riscaldamento del sole (molto dipende dalla quantità di vapore acqueo presente nella massa d'aria, in sostanza l'UR) ma di più da quello indiretto del suolo. in estate può succedere più spesso (fermo restando che comunque gli strati che ne risentono di più sono fino a i 5-700m circa, normalmente) grazie alla spiccata instabilità dovuta appunto al riscaldamento del suolo.
nella norma lo scostamento giorno/notte non è così marcato come spesso i modelli fanno vedere.
Si vis pacem, para bellum.
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