Non intendevo dire che esiste uno schema fisso
Una netta prevalenza della notevole ampiezza delle onde di rossby ( meridianizzazione ) è legata ai flussi di calore maggiori in quanto anomalie positive del campo di massa alle basse latitudini e un aumento dei gpt in sede equatoriale e anomalie negative del campo di massa alle alte latitudini e una diminuzione dei gpt in sede polare causa un aumento del gradiente tra equatore e poli e per i motivi precedentemente espressi porta aria subtropicale alle alte e dentro al circolo polare artico e conseguentemente aria artica a sud alle basse.
Al contrario la diminuzione dell'ampiezza delle onde di rossby ( zonalità ) è legata alla diminuzione dei flussi di calore e il fronte polare scende latitudinalmente
Io sta cos... ho cercato di capire se fosse vera, ma, perlomeno nella sua fase evolutiva autunnale, non ho trovato nulla nei dati di differente tra, ad esempio, gli anni 60 e il 2000. Ovvero l'evoluzione latitudine in autunno è sostanzialmente sempre la stessa. Non emergono evidenti differenze. I dati che ho utilizzato sono quelli dell'archivio ECMWF (matrice 2.5x2.5). E il set di anni va dal 1950 al 2018.
Ho considerato vari set di anni. Ma quelli con le anomali praticamente speculari tra loro sono gli anni 6o e gli anni dal 2010 al 2017 (per fare le anomalie non ho usato anche il 2018 perché le feci prima che fosse rilasciata la reanalusi). Se riesco te le posto.... Ci provo...
Comunque... Niente. L'evoluzione in latitudine del fronte polare e l'evoluzione in latitudine del core del vp differiscono di un qualcosa che rasenta il nulla...
Comunque non trovo i plot con le anomalie che avevo fatto per il semestre freddo di quegli anni.
Domani cerco meglio e se le trovo te le posto.
Il periodo di riferimento l'avevo calcolato su tutto l'intervallo temporale, poiché volevo confrontarli sulla base di un piano dati che comprendesse tutti i casi.
Ma guarda... Speculari!
Da quel plot si intuisce quanto sia chiave L'onda 2.
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