Ed in effetti ha parecchio senso.
Soprattutto se consideriamo l'accoppiata minimo solare - QBO + (notoriamente non proprio ideale) unitamente alla Nina moderata, mi viene da pensare che il 2010/2011 possa essere la stagione con più analogie a quella attuale (Ottobre gli assomiglia parecchio per come sta andando peraltro), quindi con un fine Novembre/ tutto Dicembre decisamente freddo e poi seconda metà dell'inverno decisamente più scialba (in tutta franchezza oggi un 2010-11 lo firmerei al volo io ecco).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Visti i tempi, il 2010/11 sarebbe proprio un ottimo tappabuchi, trattandosi di un inverno quasi discreto dotato del trittico di caratteristiche ''base'' di cui dopo anni sento l'esigenza:
1) resilienza sufficiente; tutto il trimestre non fu privo di sciroccate e colpi bassi, praticamente sempre recuperati, a produrre un inverno appena sottomedia 1994-19 qui al NE, zona più esposta ai macelli della dinamicità che sbaglia gol;
2) collegata a sopra, la maggior frequenza di ondate di freddo da nordest di tipo medio, in stile anni 2000, che hanno contribuito al recupero di ogni stecca, talvolta con interessi (e il mese fatto peggio è sopramedia in modo imparagonabile rispetto agli ultimi, spacciati sin da inizio disavventura);
3) una nevicatina da sufficienza piena ben assestata, in modo da dire ''sa ancora fare gli eventi'', anche qui in stile 2000.
Basta, sarebbe un sacchettino di oro che, se vengono tempi migliori, segna una transizione; se non vengono, lo si porta a casa comunque come inverno completo, un trimestre invernale al posto dei soliti bimestri.
beh, è stato l'ultimo però, da lì qualcosa è cambiato, mi sembra piuttosto difficile negarlo. la costanza con la quale, negli anni, il VPS si approfondisca sempre di più in fase di maturazione è piuttosto disarmante.
probabilmente si è raggiunto il punto di non ritorno, proprio attorno a quegli anni che, guarda caso, sono stati un disastro dal punto di vista dei ghiacci artici.
io la vedrei esattamente all'opposto.
occhio che l'ammanco di ghiacci porta ad una anomalia termica al suolo, laddove il ghiaccio non c'è, DISARMANTE. impossibile che non influisca, o meglio, per me è almeno altamente improbabile.
poi in climatologia una linearità perfetta non esiste, eccezioni e derive in un verso e nell'altro ci sono e ci saranno sempre.
Si vis pacem, para bellum.
appunto ,
esatto
" in climatologia una linearità perfetta non esiste, eccezioni e derive in un verso e nell'altro ci sono e ci saranno sempre "
esempio la forte fusione dei ghiacciai Artici durante oltre un ventennio tra il 1930 e 1952 durante il quale ci sono stati anche alcuni mesi invernali freddi e nevosi
come nel 1942 , 1945 , 1947
i quali sono preceduti da inverni in prevalenza miti in particolare negli anni '30
forse volevi far intendere che il " disarmante " ritiro dei ghiacciai propende maggiormente per un inverno molto caldo '20/2021
anche piu caldo del 2007 ( si risparmia con le bollette di riscaldamento )
e va be' ( secondo i punti di vista ) chi la vuole cotta e chi cruda
aggiornamento " proiezioni " che hanno adesso il 5% di attendibilita' cioe bassa
modelli " ballerini "
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