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  1. #501
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Ma ci sono precedenti di culumate del genere luno la fascia interna del Golfo tra Taranto e Policoro? Sono quantitò da autorigenerante molto cattivo o da stau forsennata e devono trovare un supporto nella geografia di quelle zone, fatico a capire come rilievi le cui vette maggiori superano i 500 a fatica, come quelle della Murgia tarantina, possano esercitare un così forte effetto barriera... qua ci sono montagne che sfiorano i 1300 m di altezza a 5-6 Km dal mare e che digradano nella Pianura padana senza che si frapponga niente, lì una serie di altopiano di altezza contenuta...
    Bastano montagne di 800 m a generare grandi stau( vedasi colli euganei il 13 dicembre 2001...o i monti berici)

  2. #502
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da alexsax93 Visualizza Messaggio
    Bastano montagne di 800 m a generare grandi stau( vedasi colli euganei il 13 dicembre 2001...o i monti berici)
    Sì, ma tieni conto che parliamo di colline alte 350-400 m con un paio di rilievi che superano i 500 m, nel caso degli Euganei e dei Berici c'è un contesto geografico abbastanza diverso, tra l'altro l'esempio che fai riguarda una massa d'aria con ben altre caratteristiche rispetto a quella che investirebbe quelle zone, che invece deve sollevarsi e raffreddarsi massivamente per dare precipitazioni da condensazione, senza considerare che il 13 dicembre 2001 ai piedi degli Euganei o dei Berici ci fu una marcata accentuazione delle precipitazioni nevose ma non precipitazioni da record in senso assoluto. Per una stau massiva come quella che ha investito le vallate tra Imperia, Cuneo e Nizza nei giorni scorsi ci deve essere veramente una barriera e lì ci sono montagne fino a 3300 m a 30/40 Km dal mare...

  3. #503
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Non fare polemiche evitabili mai eh?
    E lasciamo stare il covid che l'avere la falla iberica sarebbe chiaramente una tua personalissima preferenza al di fuori di quello. Nessuno ti impedisce di volerlo ma non vedo il motivo di questi toni provocatori.
    Premesso che i gusti sono gusti ma il covid c'entra eccome altrimenti mai mi augurerei una ottobrata, spero tu riesca a fare le stesse considerazioni quando il bersaglio sono io.
    E non sono provocatorio, constato i fatti.

    La dinamica è chiara da giorni: saccatura e grosso cutoff in mediterraneo.
    Quando andava in Spagna era un pianto, andava in Grecia un pianto.
    Ti arriva sulla testa e diventa pericoloso? Cosa si vuole esattamente?
    Una tranquilla dinamica autunnale come questa? Che è passata completamente inosservata?
    prec.JPG
    Mappa stazioni meteo - MeteoNetwork
    Almeno uno capisce...
    Ultima modifica di TreborSnow; 07/10/2020 alle 22:31

  4. #504
    Vento moderato L'avatar di Giuseppe 93
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Ma ci sono precedenti di cumulate del genere lungo la fascia costiera interna del Golfo tra Taranto e Policoro? Sono quantità da autorigenerante molto cattivo o da stau forsennata e devono trovare un supporto nella geografia di quelle zone, fatico a capire come rilievi le cui vette maggiori superano i 500 m a fatica, come quelle della Murgia tarantina, possano esercitare un così forte effetto barriera... qua ci sono montagne che sfiorano i 1300 m di altezza a 5-6 Km dal mare e che digradano nella Pianura padana senza che si frapponga niente, lì una serie di altopiani di altezza contenuta, vicini ma nemmeno troppo al mare... per cui qua, come ad esempio nell'Aspromonte, nelle Serre calabresi o nelle Apuane hai sollevamento, scontro di masse d'aria, divergenze dei venti al suolo lungo i solchi vallivi. Invece la geografia della Puglia centro-meridionale è sì mossa, ma non vede niente di paragonabile...
    Ciao, l'8 settembre 2003 il tarantino occidentale fu colpito da un evento alluvionale che causò 2 vittime e una ventina di feriti. Purtroppo, che io sappia, gli unici dati ufficiali che abbiamo sono relativi a stazioni meteo lontane dalla zona più colpita (Mottola-Castellaneta-Palagiano-Palagianello-Massafra), e sono quelli registrati a Taranto (115 mm) e Gioia del Colle (109 mm). Dati non ufficiali forniti da privati della zona più colpita, se ricordo bene, oscillavano tra i 200 e i 300mm. La conformazione del territorio e l'assenza di idonei sistemi di regimazione delle acque hanno fatto sì che l'abitato di Palagiano, in pianura e con colline alle spalle, ricevesse anche l'acqua "ruscellata" dalle colline vicine. Se ricordo bene il tutto si concluse in mezza giornata.

  5. #505
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Ma ci sono precedenti di cumulate del genere lungo la fascia costiera interna del Golfo tra Taranto e Policoro? Sono quantità da autorigenerante molto cattivo o da stau forsennata e devono trovare un supporto nella geografia di quelle zone, fatico a capire come rilievi le cui vette maggiori superano i 500 m a fatica, come quelle della Murgia tarantina, possano esercitare un così forte effetto barriera... qua ci sono montagne che sfiorano i 1300 m di altezza a 5-6 Km dal mare e che digradano nella Pianura padana senza che si frapponga niente, lì una serie di altopiani di altezza contenuta, vicini ma nemmeno troppo al mare... per cui qua, come ad esempio nell'Aspromonte, nelle Serre calabresi o nelle Apuane hai sollevamento, scontro di masse d'aria, divergenze dei venti al suolo lungo i solchi vallivi. Invece la geografia della Puglia centro-meridionale è sì mossa, ma non vede niente di paragonabile...
    Le mappe delle cumulate di ukmo non sono mai state particolarmente efficaci. Non mi fido di ecmwf, figurarsi di ukmo.
    Parere personale, finchè non si entra nel range previsionale dei lam lasciano il tempo che trovano.
    Soprattutto se ancora non sono neanche ben allineati tutti i GM

  6. #506
    Burrasca L'avatar di morriz
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Certo che ci sono precedenti alluvioni nel Tarantino Alluvione a Taranto: analisi di un evento storico, la più grave, tra 200-300mm in 12 ore , anche la terra di Bari è sempre stata storicamente un' area ad alto rischio per le alluvioni , fino al 1930 il famoso torrente Picone esondava ed allagava periodicamente la città di Bari causando morte e distruzione http://www.geologipuglia.it/doc/down...territorio.pdf

  7. #507
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Io continuo a sperare in segni di ottobrata, ma niente di niente anche nel fantagfs a 3000 ore.
    Trovi pure la superfalla iberica ma toh, goccetta fresca ancora sull'Italia.

    Ke kiulo, sottomedia infinito e tempo perturbato senza soluzione di continuità.
    ​Col covid che galoppa...

    Almeno quelli che si lamentavano saranno contenti.
    Ah no, qualcuno sparisce qualcun altro ci ammonisce con le carte pericolose per il sud...
    Come si continua a fare polemica gratuita, sembra quasi che sia uno sfizio personale da togliersi per sentirsi bene, scherzando su cose serissime come il forte sotto media pluviometrico di queste aree.
    Lasciando da parte certe bassezze speriamo che il peggioramento arrivi per davvero perché qui vi è davvero assoluta necessità; speriamo che non vi siano manco situazioni di rischio, al momento per le zone ioniche non è previsto nulla di allarmante pure se vi potranno essere precipitazioni intense.

  8. #508
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    La peggior carta degli accumuli su 24 ore di ecmwf è questa.
    Situazione importante ma ancora gestibile.

    Immagine.jpg
    Ultima modifica di TreborSnow; 07/10/2020 alle 22:33

  9. #509
    Burrasca
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da alexsax93 Visualizza Messaggio
    Bastano montagne di 800 m a generare grandi stau( vedasi colli euganei il 13 dicembre 2001...o i monti berici)
    Nessuna delle due: il massimo dei Colli Euganei è il Monte Venda a 601m, seguito dal Monte della Madonna a 523m; per i Berici, il Monte Alto arriva appena a 444m. Se stau ci fu, piuttosto contro le Prealpi Vicentine più a nord (ora non ricordo), a Padova nevicò bene semplicemente perché fu colpita dal nucleo precipitativo e perché con -4°C ti fa 3-4cm con 1mm equivalente.

  10. #510
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Ottobre e Novembre 2020: analisi e discussione dei modelli autunnali

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Nessuna delle due: il massimo dei Colli Euganei è il Monte Venda a 601m, seguito dal Monte della Madonna a 523m; per i Berici, il Monte Alto arriva appena a 444m. Se stau ci fu, piuttosto contro le Prealpi Vicentine più a nord (ora non ricordo), a Padova nevicò bene semplicemente perché fu colpita dal nucleo precipitativo e perché con -4°C ti fa 3-4cm con 1mm equivalente.
    imvvho confondono lo stau con la forzatura alla convezione da parte di anche un banale avvallamento, come succede ad esempio con la valle del Ticino e dell'Adda in questo senso un colle può fare davvero la differenza, ma secondo me, vedendo i massimi in mare, è più facile che siano convergenze.
    non saprei dove guardare per mappe del genere di UKMO a quella distanza, per questo vado a tentoni
    Si vis pacem, para bellum.

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