Comunque guarderei i Lam... la situazione ricorda parecchio quella del 22-23 novembre 2019...
Mah oddio, io sinceramente vedo però una componente anche da SSE soprattutto alle quote più basse ... Non mi sembra un SW sparato tipico da configurazioni pericolose solo per i versanti esposti (appennini centro orientali, settore alpino centro orientale) e "classico" buco a NW.
E' una sorta di oscillazione tra una componente da SSW e, successivamente, da S/SE... Io credo che gran parte del NW sia a forte rischio, se ci fosse solo una componente da sud-ovest io penso che buona parte del Piemonte rimarrebbe a secco mentre i LAM danno precipitazioni intense pure lì:
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Ma con queste correnti non dovremmo essere lavati ben bene anche noi in E-R? A parte il picentino ed ovest PR dovremmo raccogliere le briciole a quanto pare.
Che poi, forse, con correnti meno "libecciose" si avrebbe una distribuzione più democratica dei fenomeni su tutto il comparto settentrionale riducendo il rischio sulle aree che hanno citato gli altri.
Dovrebbe esserci una componente da SSE in fase prefrontale, è il momento in cui il Piemonte, a Nord del Po, avrebbe precipitazioni abbastanza estese e continue e coincide con la giornata di domani... se però vai a vedere bene le classiche zone sensibili al SE (Torinese, Pinerolese e quasi tutta la Provincia di Cuneo) finisce in ombra parziale... questo perché manca quella cosa tipica dei peggioramenti a carattere sciroccale, ossia la divergenza di correnti al suolo sulle Alpi Liguri, in pratica, da Savona verso Ovest e verso Nord, con sciroccate classiche i venti al suolo ruotano da NNE (è il caso delle alluvioni del 4-5 novembre 1994 e 24-25 novembre 2016), questo nel peggioramento di domani non si vede. Un'altra cosa che è quasi impossibile stabilire è la quantità di precipitazioni che investiranno i versanti marittimi del settore interno del Golfo di Genova, in teoria siamo espostissimi, ma se i venti al suolo fossero molto forti da SSE (e il minimo relativo dovrebbe porsi a Nord dell'Appennino, quindi non ci sarebbe la solita micidiale divergenza suolo/quota) i fenomeni intensi potrebbero riguardare le zone oltre-appennino e saltare parzialmente i versanti marittimi (si chiama "Effetto trampolino"), insomma se dovessi prendere il luogo dove abito e fare una previsione darei un range precipitativo compreso tra i 30-40 e i 250-300 mm in circa 24 ore... cosa che rischia di avere poco senso...
Le precipitazioni intense sul versante cuneese e monregalese delle Alpi Liguri avvengono sempre quando sulla Riviera di Ponente i venti al suolo arrivano da Nord, deviati dall'orografia e da un minimo secondario di fronte alla costa stessa, è il caso delle alluvioni del Tanaro del 1994 e del 2016 e comunque anche in quel caso il fulcro delle precipitazioni era collocato a sud del crinale Marguareis-Mongioie-Pizzo d'Ormea-Antoroto, tra alto bacino dell'Arroscia e alta Val Tanaro ad ovest di Ceva, mentre nel 1994 fu coinvolta direttamente anche l'intera porzione ligure della Val Bormida, compresi gli affluenti orientali come Erro, Orba e Stura di Ovada.
Il minimo secondario, al suolo, con sciroccate classiche va solitamente a collocarsi alcune decine di Km a Sud della Costa Azzurra, si forma perché l'orografia della dorsale alpino-appenninica, con la sua forma ad arco, costringe i venti da SE al suolo ad invorticarsi, deviandoli a NE quando impattano sui rilievi centro-occidentali del Golfo di Genova.
Per la Val Polcevera, come fu? Hai nel caso qualche idea per domani? Scusa se te lo chiedo, ma l'anno scorso ero a Mantova e non ricordo quali zone/valli ebbero problemi. Inoltre, dai LAM a maggiore risoluzione sembrerebbe che gli accumuli maggiori saranno verso i bacini del Cerusa a ovest e del Bisagno a est, con quello del Polcevera meno colpito. Si andrebbe comunque dai 60-100mm del Polcevera, a 120-150mm degli altri, se non ho visto male: accumuli che, sulla carta, sono pesanti ma non necessariamente disastrosi (se non piovono in una sola ora...) per queste zone.
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