Ma non c'entra il singolo evento e i record circoscritti, centrano le frequenze... Sicuramente il maggior calore latente può dare una mano, ma in questo caso ho molti dubbi visto che si veniva da un periodo bello fresco... Il mare più caldo ok, quello avrà dato un contributo maggiore di ur, ma allora nel 2003 avrebbe dovuto fare disastri su disastri...
ci vuole anche la perturbazione giusta per farli però e se la vedi più generalizzata, si è scaldato tutto a tutte le quote, acqua, aria, tutto, di base c'è più energia.
nella mia breve vita noto una palpabile evoluzione negli ultimi 15 anni, gli episodi simil alluvionali sono aumentati negli ultimi anni. non conosco bene a tal punto ciò che c'era prima, ma la frequenza è quella che deve far pensare, non l'episodio in sé, per quello che parlo di causa diretta o indiretta. un episodio estremo, preso singolarmente, è probabile che nel passato sia stato replicato o magari anche peggio, ma si parla di frequenze bassissime, 1 ogni 20/30 anni minimo. ma se ne fa 3 di fila in 3 anni allora forse c'è qualcosa che non va, ed in certe aree del pianeta è più evidente che in altre. localmente ci sono climi stravolti in tutto il suo essere, probabilmente il NW italico in special modo è uno di quelli.
mi viene difficile pensarla al contrario, cioè che un mare più caldo di x° non possa essere un corresponsabile di disastri del genere, mi sembra strano più dell'asserire che invece è correlato. non so se mi spiego...
Si vis pacem, para bellum.
no, ci vuole la perturbazione giusta.
qui si parla di un minimo da record o quasi per il periodo, anche per l'Inghilterra e la Francia, che si è mosso con la velocità di un bradipo ubriaco e che si è pazziato (ed addormentato) nel posto giusto il tempo sufficiente a far venire il finimondo. nel 2003 questa eventualità non c'è stata, ha fatto una bella passatona che ha fatto cessare di botto la stagione calda, ma in termini e modalità completamente diversi.
poi, tu stesso l'hai detto, questi episodi sono sempre successi tra ottobre e novembre, non prima. perché? perché il contrasto tra le masse d'aria è ciò che li rende così forti, il contrasto tra aria e mare. nel 2003 cessò tutto sul finire di agosto, mi sembra un po' inverosimile che possa fare un minimo del genere ed in queste modalità a fine agosto, anche 100 anni fa
cioè, vuoi contestualizzare e fare paragoni? falli bene però, non a caso non mi replichi su un episodio prettamente autunnale con un episodio prettamente estivo
Si vis pacem, para bellum.
Concordo.
C'è comunque sempre un pochino di energia in più, che prima non c'era.
Quanto alle alluvioni, io spero che non ce ne siano, ma intanto il Lago Maggiore si sta riempiendo ancora ad un ritmo mai visto; lo vedremo nei prossimi giorni a che portata arriverà il Po, quando il Ticino si unirà a tutti gli altri affluenti che ora sono in forte piena.
Enti regolatori dei grandi laghi
Ultima modifica di alnus; 03/10/2020 alle 18:02
Non saprei tutto e possibile, ma di eventi disastrosi ne è piena lo storia del clima, sulla cronaca di un quotidiano della mia zona si richiamavano alla memoria eventi disastrosi di inizio 900, un tempo lessi che in una vallata adiacente alla mia alcune case erano state distrutte da delle valanghe, qui siamo sulle prealpi, i fondo valle vanno dai 300 500 700 mt a dir tanto, a memoria di vivente nessuno si ricorda di valanghe e di accumuli nevosi di tale portata, eppure sono scritti nelle memorie delle cronache.
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Va beh, bella scoperta, è così con qualsiasi evento, con qualsiasi perturbazione.
Qui - in generale tra Piemonte e Liguria - siamo in una situazione preoccupante: è dal 2010 che avviene praticamente un'alluvione all'anno, e questo non credo abbia precedenti perlomeno nell'ultimo secolo.
Lou soulei nais per tuchi
E' da un po' di anni che non vedevo danni di una simile entità in Vda, direi dai tempi dell'alluvione del 2000.
La principale (enorme) differenza è che allora le piogge erano state enormi in tutta la Regione e non concentrate principalmente nel settore sud-orientale (che piglia le correnti umide del Piemonte) come stavolta. Segnalo anche i venti forti, non so quanti capannoni e garage sono stati scoperchiati (lasciando perdere gli alberi, ha pure spaccato la ceresera trentennale di mio zio).
Adesso sta ri iniziando a piovere (abito a circa 14 km dal confine piemontese), con la quota neve al ribasso in serata non dovrebbero esserci troppi problemi in merito. Spiace per il VVF morto (peraltro lo conoscevo pure)..
Ultima modifica di Matëlmaire; 03/10/2020 alle 18:09
Capisco quello che vuoi dire.
Sicuramente la dinamica principale è dettata dalla configurazione meteorologica che non lascia scampo a determinate zone. Però dobbiamo considerare anche i possibili effetti di un mondo più caldo, quindi un un'amplificazione generale della potenza (maggiori contrasti per esempio).
Che poi il gw venga passato come onnipotente (anche da molti "esperti") è un altro discorso
Totale dell’evento da me 110 mm, a livello assoluto nulla di eccezionale dato che sarebbe anche da grado 3.
Segnalo anche una raffica di 64 km/h in un luogo riparato come il mio a sud e qua supera i 55 km/h dell’ottobre 2018.
Tuttavia come detto si è manifestata un’ombra pluviometrica. Altrove la situazione è ben diversa, in primis verso il Piemonte e in certi siti alpini (si sono localmente superati 400 mm in 24 h).
Su serie che iniziano nel 1900 o fine ottocento il quantitativo su 24 h è da podio (!) nelle seguenti località: Camedo, Mosogno, Grono, Splügen, Andermatt, fuori podio ad Airolo e Göschenen, da record invece a Binn e Sedrun nelle Alpi.
È stato messo sotto pressione il record nazionale su 24 h di Camedo di 455 m del 26.08.1935 (ha fatto 421 mm)!
Nelle regioni più toccate sono quantitativi con un tempo di ritorno di 10-30 anni, sul cuneo dell’Ossola e zone svizzere limitrofe si parla di oltre 50 anni (che sono pure abituate a quantitativi enormi).
Capitolo fiumi, Ticino e Maggia hanno mostrato portate con un tempo di ritorno di 5-10 anni e sono localmente fuoriusciti, il lago Maggiore è salito a livelli di guardia.
Capitolo vento e Scirocco, in serie non lunghissime sono state registrate raffiche record o da podio in Ticino sia in montagna che a basse quote soprattutto per il fatto che è arrivata da sud e non da nord con fohn, quindi come detto punte di 140/180 km/h in alto e 80/110 km/h al piano.
Qua approfondimento: Bilancio della situazione di maltempo - MeteoSvizzera
Il tutto per non parlare di cosa ha combinato al nord delle Alpi con allagamenti (visto che lo stau ha sfondato) e come punte favoniche glaronesi @kima.
Ultima modifica di AbeteBianco; 03/10/2020 alle 18:24
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