Originariamente Scritto da
Pyntakx
Rispondo a te per rispondere a tutti. Il
NOAA mette a disposizione di tutti ogni pomeriggio alle 14:36 le previsioni su 4 indici teleconnettivi descrittivi, 2 emisferici (l'Arctic Oscillation e l'Antarctic Oscillation) e 2 sotto-emisferici (la North Atlantic Oscillation e il Pacific-North American Pattern) relativi all'emisfero boreale che è il nostro. In linea di principio bisognerebbe tenere conto di tutti questi 4 indici contemporaneamente per stilare una previsione perché il sistema atmosfera non è un sistema a compartimenti stagni e ciò che accade nel nord emisfero incide in ciò che succede nel sud emisfero e viceversa, ogni azione o movimento in un qualsiasi punto della Terra porta delle conseguenze su tutto il Pianeta. Nel caso di questi giorni abbiamo un'Antarctic Oscillation in crollo rispetto ai primi giorni del mese dove sfiorava valori di +4. Statisticamente parlando valori positivi dell'
AAO a gennaio sono ben correlati ad antizonalità nel nord emisfero che è quello che sta succedendo:
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In particolare, sottraendo ai mesi di gennaio con
AAO media ≥ +1 quelli con
AAO media ≤ -1 si ottiene questo risultato:
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La situazione attuale però sta vedendo l'
AAO vicina alla neutralità cosi come la
NAO e anche l'
AO sta procedendo con regolarità in territorio negativo con la differenza che nei prossimi giorni viene visto un crollo del
PNA da valori leggermente positivi a valori ampiamente negativi e quindi al netto di tutti gli altri indici appena menzionati focalizzandosi solo sul
PNA per verificare il segnale che il crollo dell'indice imprimerà sul nord emisfero abbiamo questo risultato:
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Che non si può negare che non tenda ad emergere nei prossimi giorni perché partendo da qui:
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Si arriva qui:
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Con un cambio di passo in Atlantico che non sarà notevole ma è comunque sensibile rispetto alla situazione di partenza. Certamente vanno considerate tutte le variabili ma come ho appena mostrato quando abbiamo un cambio di passo netto da parte di un indice con gli altri che in quel momento non danno indicazioni chiare quell'indice tende ad essere abbastanza forzante da creare delle modifiche alla circolazione atmosferica abbastanza significative. Una cosa importante da capire è che in ogni periodo dell'anno gli indici teleconnettivi si comportano in una determinata maniera. Nel messaggio che hai scritto hai citato l'esempio del dicembre 2010. In effetti a dicembre è preferibile avere
PNA negativo perché se andiamo ad analizzare i dati il segnale di un
PNA negativo a dicembre è il seguente:
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E infatti durante la prima decade del mese di dicembre ci ha salvato il crollo dell'
AO su valori ≤ -1 con il segnale
AO ≤ -1 associato a
PNA ≥ +1 che per dicembre risulta essere il seguente:
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Ecco il confronto con la prima decade del mese:
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Ovviamente per realizzare il plot ho sottratto gli anni in cui a dicembre abbiamo avuto
AO ≤ -1 e
PNA ≥ +1 agli anni in cui sempre a dicembre abbiamo avuto
AO ≥ +1 e
PNA ≤ -1. Per quanto riguarda gli altri esempi che hai citato si tratta di casi minoritari perché al febbraio 1956 e al febbraio 2018 fanno da contraltare il febbraio 1989 e il febbraio 1990, mesi con
AO ≥ +3. Inoltre il febbraio 1956 presenta
AO ≤ -2 quindi in quel caso bisogna guardare i mesi di febbraio con
AO ≤ -1 e
PNA ≤ -1 e nell'archivio dal febbraio 1950 al febbraio 1955 troviamo il febbraio 1955 come mese che soddisfa queste condizioni che infatti fu così:
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Ecco il confronto con il febbraio 1956:
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Negli altri casi in genere vale la regola che vince l'ipotesi maggioritaria ed infatti io tendo a prendere in considerazione proprio quella, perché mi può condurre più facilmente alla soluzione esatta. Spero con questo messaggio di avere chiarito tutti i dubbi (o almeno la maggior parte di essi) e che la lettura sia stata cosa gradita.
Fonte delle informazioni:
CPC - Climate Weather Linkage: Teleconnections
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