Un evento freddo IO non lo do mai per certo prima delle 96h.
Attualmente i modelli fanno una fatica immane a leggere l'opposizione termica ad est e, soprattutto, a leggere i comportamenti di quelle disgustose e rivoltanti LP in atlantico (che quei piccoli parassiti siano maledetti), infatti i modelli cambiano in continuazione (ieri sera a 144h reading vedeva garbino sparato sul mio orticello con la +6, 12 ore dopo tutto sparito).
Qui non si tratta di scaramanzia, qui si tratta di avere un atteggiamento paziente, oggettivo e scientifico, ergo nulla è scontato.
Perciò basta con il 1929 bis (qui dentro nessuno ha avuto la fortuna di vederlo, ma quell'inverno lì sarebbe stato tra i 30 più freddi della PEG, quindi pochissimo in comune) che ha davvero stufato, e basta dare per certe alcune dinamiche.
La pazienza è la virtù dei forti.
Immagine profilo:
Io quando vedo un blocco atlantico.
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Non mi far emozionare troppo!
Dai miei quaderni:......
Il "nevone"del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato"storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici esiberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionalein tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le"fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La miapassione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di miopadre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopoun lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del geloe con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secoloxx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio, a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebberoaccumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre delprimo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada.Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante dibadile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto sifaceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalandocon abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare ilracconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravementeammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaciallora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamentoin casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capannodi legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unicastufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica"per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, lapoca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchiall'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con lafuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua delbicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od"acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si dovevarecare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometroall'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa,segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti"di mio padre mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopoPasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico"nevone", tennero banco per anni nelle "veglie"di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi conil calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
Sesuccedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi eduraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a farfronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti epericolosi livelli.
L'economia avrebbe contraccolpi pesanti, bastapensare""""
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
sì, poi sono certi che arriva e se non arriva (che ricordo, è ancora l'ipotesi più probabile).... il mondo è uno schifo, i GM sono mer.a, tutto contro di noi etc etc
poi boh, sto continuare col febbraio del 29 che anche emisfericamente ha ben poco in comune non ha senso da dovunque la si guardi, serve solo a portar malaugurio
ecc'appunto
Si vis pacem, para bellum.
E se vogliamo questa può essere considerata una grossa toppata per GFS, che martellava da giorni sulla scaldata. Per le nostre zone GFS è passato da una +8 ad una +2 scarsa per Domenica, e stiamo parlando di un evento a 24h e non a 120h.
In questo momento GFS è molto poco affidabile, e lo è ancora di piu' il Parallelo (sinceramente, mai visto ballare così tanto un modello come il parallelo. Persino JMA sembra piu' stabile).
In ogni caso c'è da dire che Reading appare molto isolato come visione, speriamo confermi stasera.
Basta UN singolo run per far cambiare idea alle persone.
Reading è isolato, ed anche lui le sta sparando a raffica, ed è instabile da morire (e giustamente direi, vista la situazione di difficilissima lettura).
Sto cominciando a pensare di dover segnalare, perchè sparare il 29 appena spunta un singolo run lontanamente positivo è da troll.
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Io quando vedo un blocco atlantico.
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Si infatti ragazzi facciamo basta di paragonare carte a eventi passati....ogni configurazione gelida 29,40,47,56,63 85 ecc ha avuto dinamiche diverse, se poi arrivasse magari possiamo confrontare le temperature e i cm di neve con queste grandi annate
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