Originariamente Scritto da
Pyntakx
Provo a risponderti procedendo per gradi. La prima immagine che hai postato indica la relazione tra il
PNA e le altezze GPT rilevabili sul nord emisfero nel caso di
PNA positivo ma quell'immagine non tiene conto dei casi estremi, come ad esempio il superamento del valore soglia di +1 o addirittura +2, casi in cui devi andare a vedere i dati in archivio con valori simili e fare il plot servendoti del software messo a disposizione dal
NOAA. Purtroppo io non riesco ad accedere ai dati giornalieri ma servendomi delle medie mensili riesco comunque ad estrapolare il segnale di fondo che un
PNA a +1 o ancor di più un
PNA a +2 può trasmettere ed infatti se andiamo a guardare la situazione attuale considerando questa previsione elaborata oggi:
Immagine
E guardiamo agli ultimi giorni del mese si nota bene il segnale di fondo che il
PNA imprimerà sulla circolazione atmosferica per gli ultimi giorni di gennaio:
Segnale:
Immagine
Proiezione
gfs:
Immagine
Il tutto partendo da qua:
Immagine
Come puoi notare il risultato non è perfetto ma il segnale col passare dei giorni in contemporanea con il crollo del
PNA tende ad emergere sempre di più fino ad avvicinarsi al plot. Per farlo specifico che ho utilizzato gli ultimi 20 anni in cui abbiamo avuto a gennaio un
PNA medio mensile o ≤ -1 o ≥ +1 sottraendo al primo campione di anni il secondo per far emergere il segnale che si ha con
PNA fortemente negativo e il risultato nel complesso è discreto.
Per quanto riguarda la seconda parte del tuo messaggio ti rispondo che io di solito utilizzo il dato puro indipendentemente dalle condizioni di contorno e dal quadro teleconnettivo per ottenere lo scenario medio che nella maggior parte delle volte si realizza, certamente con un indice vicino allo 0 non posso operare in questo modo perché viene a perdere senso la realizzazione del plot in quanto non si ha una forzante ben definita e in quelle situazioni devo scegliere un'altra strada.
Per quanto riguarda la parte finale del tuo messaggio di porto l'esempio di un mese invernale che ha fatto la storia sul nostro Paese: il gennaio 1985. Andando a vedere i dati nell'archivio
NOAA quel mese ha chiuso con un
PNA medio pari a +1,44. Ora, se ci fossimo trovati nel dicembre 1984 a stilare una previsione per il mese successivo durante le vacanze natalizie, senza sapere delle vicissitudini in atto in stratosfera, avremmo visto il
PNA in territorio positivo, magari con l'indice che veniva visto superare la soglia di +1 e avremmo dovuto ricorrere ai dati del passato del mese di gennaio o ≥ +1 o ≤ -1 sottraendo al primo gruppo di anni il secondo per mettere a fuoco il segnale di un
PNA marcatamente positivo. Dunque procediamo con il confronto. Questo è stato il gennaio 1985:
Immagine
A partire dal gennaio 1950 e fino al gennaio 1984 questo era all'epoca il segnale che un
PNA marcatamente positivo imprimeva alla circolazione atmosferica nel nord emisfero nel mese di gennaio:
Immagine
Come vedi il risultato non è perfetto, specie nel nostro settore, però trasmette l'idea di fondo (potenziali discese di aria fredda verso l'Italia) che avremmo potuto utilizzare all'epoca per stilare una tendenza per il mese di gennaio (mese più freddo della media) cosa che poi è avvenuta anche e soprattutto per altri motivi.
Tutto ciò che ho scritto serve per far capire l'importanza del lavoro svolto dal
NOAA di rilevamento ed archiviazione dei valori medi mensili dei vari indici teleconnettivi, perché in ogni epoca si possono utilizzare (ovviamente in modo oculato e non a casaccio) per stilare tendenze ed elaborare previsioni. Spero che la lettura sia stata cosa gradita.
Fonte delle informazioni:
https://iridl.ldeo.columbia.edu/SOUR...N+-table+.html
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