ecco la madden sarà quel quid che sicuramente è mancato in questo mmw
la sua semistazionarietà nell'indiano è stato deleterio ai fini della chisura a split
quindi a maggior ragione sarà da monitorare un suo deciso avanzamento
C'ho la falla nel cervello
Per Alessandro 1985 ....Giusta osservazione ..guardando i forecast gfs sulle velocità zonali in parziale aumento nn credi che con l' assorbimento del momento easterlines post displacement e la rotazione delle masse sotto un nuovo riscaldamento strato ( siberiano ) nn riesca ( ed i forecast sembrano testimoniarlo ) a dare quella spinta zonale e quell' energia alle onde di rossby di assumere stazionarietà successiva con conseguenze tutte da valutare in strato con riproposizione del pattern a 2 wave ... Penso con asse e distribuzione delle masse più classico .. cioè vedo tutte le pedine messe al loro posto e in sincronia d' azione .. dove può essere il tranello ??
Se si ripresenta l'atlantico in Febbraio, è più blanda la sua azione per via della famosa divergenza, che è stata verificata i giorni scorsi.
Perché in effetti, se la saccatura polare fosse stata più ad ovest, l'Atlantico marcio avrebbe avuto più difficoltà a strapazzarla.
E poi in parte non è stata strapazzata, questa situazione termica che si era creata, ma è la massa gelida che tende a vorticare verso la Siberia.
Perché c'è un forte invorticamento in sede siberiana.
Ragazzi credo più un 2004 o 2005, per come si stanno mettendo le cose.
Potremo assistere ad un pattern a 3 wave, per giunta. Perché l'evoluzione della wave 3, porterà di nuovo alla formazione di una saccatura polare sull'Europa dell'Est.
C'ho la falla nel cervello
ottimale, ma andrà a riformarsi una depressione iberico-marocchina..
che mano a mano tenderà a muovere flusso perturbato verso il Mediterraneo.
e da qui si aspetteranno le discese artico-continentali
questo è ciò che dovrebbero vedere i GM, in termini di atlantico basso e stantio..
Le correlazioni tengono sempre conto dei casi estremi, visto che matematicamente sono quelli che pesano di più nel calcolo. Se non escono correlazioni stabili e significative significa che la relazione non esiste o non è lineare, perché l'indice non spiega la variabilità osservata, specialmente per i casi più forti.
Fare un composto dei casi estremi come hai fatto tu invece è estremamente rischioso, ti ritrovi con un campione relativamente piccolo e probabilmente distorto, senza avere modo di controllare l'eterogeneità sottostante, quindi ottieni una media di scenari eterogenei con bassissimo potere predittivo, con PNA+ trovi il gennaio 1985 ma anche il gennaio 2016, con PNA- il febbraio 2018 ma anche il febbraio 2019. Sottrarre i casi positivi a quelli negativi amplifica il problema, avrebbe più senso tenere separati i due gruppi.
Ma al di fuori del comparto nord america-Pacifico, dove il segnale è molto forte quindi in qualunque modo lo calcoli ottieni risultati sensati, avrai sempre molto rumore più che segnale quindi risultati ingannevoli.
Il 1985 è un caso particolare che peraltro di innescato dalla fase negativa di fine dicembre, al 28 dicembre ormai i giochi erano fatti e questa carta era più esplicativa di qualunque indice che potessi immaginare per il mese successivo.
Qui trovi i dati giornalieri
ftp://ftp.cpc.ncep.noaa.gov/cwlinks/
Non mi pare comunque che si vada verso un pattern simile a quello da te ottenuto, le previsioni vedono una zonalità bassa in Europa con anomalie di gpt negative nel centro-nord Europa che invece è il centro delle anomalie positive dei tuoi composti.
Rispondo a te per rispondere a tutti. Il NOAA mette a disposizione di tutti ogni pomeriggio alle 14:36 le previsioni su 4 indici teleconnettivi descrittivi, 2 emisferici (l'Arctic Oscillation e l'Antarctic Oscillation) e 2 sotto-emisferici (la North Atlantic Oscillation e il Pacific-North American Pattern) relativi all'emisfero boreale che è il nostro. In linea di principio bisognerebbe tenere conto di tutti questi 4 indici contemporaneamente per stilare una previsione perché il sistema atmosfera non è un sistema a compartimenti stagni e ciò che accade nel nord emisfero incide in ciò che succede nel sud emisfero e viceversa, ogni azione o movimento in un qualsiasi punto della Terra porta delle conseguenze su tutto il Pianeta. Nel caso di questi giorni abbiamo un'Antarctic Oscillation in crollo rispetto ai primi giorni del mese dove sfiorava valori di +4. Statisticamente parlando valori positivi dell'AAO a gennaio sono ben correlati ad antizonalità nel nord emisfero che è quello che sta succedendo:
In particolare, sottraendo ai mesi di gennaio con AAO media ≥ +1 quelli con AAO media ≤ -1 si ottiene questo risultato:
La situazione attuale però sta vedendo l'AAO vicina alla neutralità cosi come la NAO e anche l'AO sta procedendo con regolarità in territorio negativo con la differenza che nei prossimi giorni viene visto un crollo del PNA da valori leggermente positivi a valori ampiamente negativi e quindi al netto di tutti gli altri indici appena menzionati focalizzandosi solo sul PNA per verificare il segnale che il crollo dell'indice imprimerà sul nord emisfero abbiamo questo risultato:
Che non si può negare che non tenda ad emergere nei prossimi giorni perché partendo da qui:
Si arriva qui:
Con un cambio di passo in Atlantico che non sarà notevole ma è comunque sensibile rispetto alla situazione di partenza. Certamente vanno considerate tutte le variabili ma come ho appena mostrato quando abbiamo un cambio di passo netto da parte di un indice con gli altri che in quel momento non danno indicazioni chiare quell'indice tende ad essere abbastanza forzante da creare delle modifiche alla circolazione atmosferica abbastanza significative. Una cosa importante da capire è che in ogni periodo dell'anno gli indici teleconnettivi si comportano in una determinata maniera. Nel messaggio che hai scritto hai citato l'esempio del dicembre 2010. In effetti a dicembre è preferibile avere PNA negativo perché se andiamo ad analizzare i dati il segnale di un PNA negativo a dicembre è il seguente:
E infatti durante la prima decade del mese di dicembre ci ha salvato il crollo dell'AO su valori ≤ -1 con il segnale AO ≤ -1 associato a PNA ≥ +1 che per dicembre risulta essere il seguente:
Ecco il confronto con la prima decade del mese:
Ovviamente per realizzare il plot ho sottratto gli anni in cui a dicembre abbiamo avuto AO ≤ -1 e PNA ≥ +1 agli anni in cui sempre a dicembre abbiamo avuto AO ≥ +1 e PNA ≤ -1. Per quanto riguarda gli altri esempi che hai citato si tratta di casi minoritari perché al febbraio 1956 e al febbraio 2018 fanno da contraltare il febbraio 1989 e il febbraio 1990, mesi con AO ≥ +3. Inoltre il febbraio 1956 presenta AO ≤ -2 quindi in quel caso bisogna guardare i mesi di febbraio con AO ≤ -1 e PNA ≤ -1 e nell'archivio dal febbraio 1950 al febbraio 1955 troviamo il febbraio 1955 come mese che soddisfa queste condizioni che infatti fu così:
Ecco il confronto con il febbraio 1956:
Negli altri casi in genere vale la regola che vince l'ipotesi maggioritaria ed infatti io tendo a prendere in considerazione proprio quella, perché mi può condurre più facilmente alla soluzione esatta. Spero con questo messaggio di avere chiarito tutti i dubbi (o almeno la maggior parte di essi) e che la lettura sia stata cosa gradita.
Fonte delle informazioni:
CPC - Climate Weather Linkage: Teleconnections
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