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  1. #4671
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
    Chi è il pagliaccio (però climatologo) che ha scritto questa ennesima buffonata? Ovviamente un'ondata di gelo è causata dal riscaldamento globale!
    Ma perché tutto questo astio?
    E' solo una ricerca che stanno conducendo, non hanno dato verità assolute come fanno i TG o i giornali che dicono che il gelo è conseguenza del GW. A me sembra, invece, una ricerca molto interessante e di tutto rispetto!
    Avatar: una data che sogno spesso la notte.
    PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
    PPS: sì, è il 2005.

  2. #4672
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
    Chi è il pagliaccio (però climatologo) che ha scritto questa ennesima buffonata? Ovviamente un'ondata di gelo è causata dal riscaldamento globale!
    Stiamo comunque parlando di uno studio uscito su Nature quindi andrebbe analizzato.
    È dal 2014 che esiste il warm blob pacifico e ha avuto un'influenza notevole sul ridge pacifico

  3. #4673
    Uragano
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021


  4. #4674
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    12z intrigante
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  5. #4675
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Matëlmaire Visualizza Messaggio
    Avete già letto/postato questo articolo de L'Inkiesta sul gennaio 2021? Perche l’inverno glaciale di gennaio conferma il climate change - Linkiesta.it

    «Abbiamo scoperto – annuncia Claudia Pasquero – che a influenzare il vortice polare artico è l’alta temperatura dell’Oceano Pacifico, un Oceano che si sta scaldando molto più dell’Atlantico e in maniera disuniforme rispetto a tutti gli altri mari, su questo c’è accordo tra tutti i climatologi».

    Le acque particolarmente calde del Pacifico riscaldano l’aria fredda che giunge dalla Siberia favorendone la risalita e arrivando a modificare le condizioni stratosferiche. «Proprio questo potrebbe essere il legame tra il riscaldamento globale degli ultimi decenni e l’aumento degli eventi di freddo estremo nell’inverno boreale», concludono i tre scienziati. Il lavoro è solo all’inizio e la ricerca sta proseguendo. “C’è ancora tanto lavoro da fare. Noi abbiamo visto questo segnale ma quale sarà l’evoluzione è ancora da capire”.
    L'articolo è anche discretamente sensato fin dove riesco a comprendere, ma non capisco proprio 'sta tendenza a sottolineare ogni volta che il GW sta sotto a tutto. Dato che è l'epoca climatica in cui ci troviamo, direi che si può anche smettere di dire che ogni fenomeno lo causa lui
    Tanto lo sappiamo che anche miliardi di eccezioni confermerebbero la regola, no?

  6. #4676
    Calma di vento
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    In Italia[modifica | modifica wikitesto]


    La nevicata del 1956 a Roma.


    Alcuni sacerdoti scherzano durante la nevicata del 1956.

    La fase critica in Italia inizia il 1º febbraio 1956[3] ed il 2 febbraio[4] la Pianura Padana è sotto l'isoterma -15 °C a 850 hPa, mentre la -20 °C abbraccia interamente le Alpi e bufere di neve interessano tutto il nord con particolare violenza in Toscana ed in Emilia-Romagna. Il freddo fu intenso non solo al suolo ma anche in quota, con l'isoterma di -35 °C a 500 hPa che raggiunse Roma, responsabile di una nevicata divenuta storica. Anche la Sardegna fu interessata da bufere di neve su tutta la regione fin sulle zone costiere.
    Già il 4 febbraio[5] tutte le precipitazioni, in atto su buona parte dell'Italia, erano oramai nevose, e nuovi impulsi gelidi sulle regioni adriatiche (-40 °C a 500 hPa) raggiunsero il loro massimo il 7 febbraio[6], quando un potente nucleo gelido in quota colpì le regioni meridionali.
    Bufere e temperature gelide, gelo e neve flagellarono queste regioni anche il giorno successivo[7], quando un nuovo minimo depressionario fra la Corsica e la Toscana provocò ancora intense nevicate a Roma, su tutto il centrosud peninsulare e sulle Isole maggiori. In quei giorni diverse nevicate con accumuli si spingono fin sulle coste siciliane. A Palermo le temperature minime scesero fino a 0 °C e la città venne imbiancata diverse volte da alcuni cm di neve. Nevicate interessarono anche le coste meridionali della Sicilia e la stessa isola di Lampedusa.[8] [9]
    Il 13 febbraio[10] giunsero nuove correnti gelide dalla valle del Rodano determinando temperature rigidissime in quota che avvolsero tutto il nord e determinarono intense nevicate che colpirono particolarmente le Marche, l'Umbria, la Toscana e la Sardegna, spostandosi il giorno successivo[11] verso il sud, mentre il gelo dominava sulle regioni centro settentrionali.
    Il 15 febbraio[12] ad Anzola dell'Emilia la temperatura minima scese a -26,2 C°[13], dato che risulta il valore ufficiale nazionale italiano più basso registrato in località di pianura[14].
    Gelo e precipitazioni insistettero ancora nei giorni successivi e nuove nevicate si ripeterono in particolare il 18 febbraio[15] su tutto il centronord, ma nuovamente anche a Roma: la neve continuò fino al 20 febbraio[2].

    Siamo ancora in tempo direi



    Citazione Originariamente Scritto da BoreaSik Visualizza Messaggio

  7. #4677
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Matëlmaire Visualizza Messaggio
    Avete già letto/postato questo articolo de L'Inkiesta sul gennaio 2021? Perche l’inverno glaciale di gennaio conferma il climate change - Linkiesta.it

    «Abbiamo scoperto – annuncia Claudia Pasquero – che a influenzare il vortice polare artico è l’alta temperatura dell’Oceano Pacifico, un Oceano che si sta scaldando molto più dell’Atlantico e in maniera disuniforme rispetto a tutti gli altri mari, su questo c’è accordo tra tutti i climatologi».

    Le acque particolarmente calde del Pacifico riscaldano l’aria fredda che giunge dalla Siberia favorendone la risalita e arrivando a modificare le condizioni stratosferiche. «Proprio questo potrebbe essere il legame tra il riscaldamento globale degli ultimi decenni e l’aumento degli eventi di freddo estremo nell’inverno boreale», concludono i tre scienziati. Il lavoro è solo all’inizio e la ricerca sta proseguendo. “C’è ancora tanto lavoro da fare. Noi abbiamo visto questo segnale ma quale sarà l’evoluzione è ancora da capire”.
    Non è che sia tutto riconducibile al regime ENSO e alla attività solare invece? Vediamo gli effetti della variabilità ENSO avvenuta dieci anni fa.

    Per quello che ho letto la fase di riscaldamento globale è finita, ora siamo in una fase di cambiamento climatico, che pare del tutto naturale visto che il clima cambia costantemente, prima di raggiungere un nuovo equilibrio.

    Il freddo non viene dal caldo, con buona pace del Rescue Team | Climatemonitor

    Oltretutto le emissioni maggiori, che tanto combattiamo sono di CO (Monossido di Carbonio) e non è un gas serra, ma è un gas altamente letale per la vita sulla Terra. Quindi la sostanza cambia poco, ma c'è un barlume di sapienza.
    Per quello che ho studiato di chimica, è facile ricavare i nitrati che si ricavano dalla combinazione di CO con N (Azoto) Per il resto chiudo l'Hot... Più ripasso più divento cattivello..

    Ripostiamola, perché sa il rescue team che questi eventi sono dietro l'angolo, aspettano solo il modo giusto per raccoltarla.
    Gelo Italia e Europa febbraio 1929 - YouTube

    Vivremo in un mondo freddo ed inquinato? Non saprei... e qui chiudo veramente..

  8. #4678
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Attenzione al linguaggio e agli ennesimi off topic.
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  9. #4679
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Cosa si può dire per tornare in tema?
    Al momento è un circuito zonale chiuso tra Nord Europa e Asia.. La morfologia del territorio e la copertura nevosa, creano non pochi problemi nella lettura delle dinamiche ai GM.

  10. #4680
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    Predefinito Re: Analisi modelli gennaio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Davide1997 Visualizza Messaggio
    In Italia[modifica | modifica wikitesto]

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    La nevicata del 1956 a Roma.

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    Alcuni sacerdoti scherzano durante la nevicata del 1956.

    La fase critica in Italia inizia il 1º febbraio 1956[3] ed il 2 febbraio[4] la Pianura Padana è sotto l'isoterma -15 °C a 850 hPa, mentre la -20 °C abbraccia interamente le Alpi e bufere di neve interessano tutto il nord con particolare violenza in Toscana ed in Emilia-Romagna. Il freddo fu intenso non solo al suolo ma anche in quota, con l'isoterma di -35 °C a 500 hPa che raggiunse Roma, responsabile di una nevicata divenuta storica. Anche la Sardegna fu interessata da bufere di neve su tutta la regione fin sulle zone costiere.
    Già il 4 febbraio[5] tutte le precipitazioni, in atto su buona parte dell'Italia, erano oramai nevose, e nuovi impulsi gelidi sulle regioni adriatiche (-40 °C a 500 hPa) raggiunsero il loro massimo il 7 febbraio[6], quando un potente nucleo gelido in quota colpì le regioni meridionali.
    Bufere e temperature gelide, gelo e neve flagellarono queste regioni anche il giorno successivo[7], quando un nuovo minimo depressionario fra la Corsica e la Toscana provocò ancora intense nevicate a Roma, su tutto il centrosud peninsulare e sulle Isole maggiori. In quei giorni diverse nevicate con accumuli si spingono fin sulle coste siciliane. A Palermo le temperature minime scesero fino a 0 °C e la città venne imbiancata diverse volte da alcuni cm di neve. Nevicate interessarono anche le coste meridionali della Sicilia e la stessa isola di Lampedusa.[8] [9]
    Il 13 febbraio[10] giunsero nuove correnti gelide dalla valle del Rodano determinando temperature rigidissime in quota che avvolsero tutto il nord e determinarono intense nevicate che colpirono particolarmente le Marche, l'Umbria, la Toscana e la Sardegna, spostandosi il giorno successivo[11] verso il sud, mentre il gelo dominava sulle regioni centro settentrionali.
    Il 15 febbraio[12] ad Anzola dell'Emilia la temperatura minima scese a -26,2 C°[13], dato che risulta il valore ufficiale nazionale italiano più basso registrato in località di pianura[14].
    Gelo e precipitazioni insistettero ancora nei giorni successivi e nuove nevicate si ripeterono in particolare il 18 febbraio[15] su tutto il centronord, ma nuovamente anche a Roma: la neve continuò fino al 20 febbraio[2].

    Siamo ancora in tempo direi



    sarebbe un sogno. chissà se nella mia vita potrò mai assistere ad una cosa del genere.

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