Originariamente Scritto da
galinsog@
Situazione di breve e medio periodo ormai definita e orientata verso la stabilità in sede sud-europea. Situaziome di lungo periodo al momento impredicibile e per due ragioni:
1) è in atto uno SC che si intensificherà nei prossimi giorni, la disposizione delle onde planetarie e l'abbassamento (prossimo all'abbattimento) dei flussi sono favorevoli, questa volta, a una dinamica TST con ESE di tipo freddo.
2) le previsioni dell'
AO sembrano tenere conto di questa situazione ma non prospettano una sua soluzione coerente; di conseguenza nel paniere
NOAA relativo alle previsioni
AO abbiamo di tutto, e si nota solo una certa concordanza per una previsione di ripresa dell'
AO su valori di positività medio-alti, seguita dalla discreta probabilità di nuovo (temporaneo?) calo verso il 25, che potrebbe sovraintendere alla propagazione di un'onda lunga post touch-down o a qualcos'altro; d'altro canto alcuni forecast di ieri mostravano un nuovo possibile riscaldamento stratosferico, similmente a quanto avevamo visto a fine novembre. A questo punto saremmo a un bivio che potrebbe addirittura segnare gran parte della nascente stagione primaverile, bivio tra ESE cold e probabile
FW di tipo late e possibile
FW di tipo early (seconda decade di marzo?).
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Se dovessi scommettere due lire (rigorosamente vecchio conio e fuori-corso) direi che avremo un condizionamento classico post ESE cold con ricompattamento, che il VPT che proverà a riaccentrarsi sul polo e ne seguirà una lunga fase con zonalità alta,
AO++ (salvo forse qualche giorno sullo scorcio del mese) e
NAO+, per cui mi aspetto un prosieguo con prevalente dominio di
HP subtropicale-oceanica in sede sud-europea... però è anche vero che questa è stata una stagione che ha "bruciato" molte attese e non è detto che la prima parte della primavera non possa fare altrettanto...
Credo che per queste ragioni abbia pochissimo senso spingersi con i modelli oltre le 120-144 ore e per pochissimo intendo dire perfino meno del solito... Un'eventuale avvezione da ENE, probabilmente rapida ma significativa per magnitudo può comunque verificarsi anche in caso di touch-down e tra l'altro questo tipo di dinamica potrebbe comparire con scarso preavviso nella coda dei modelli, un po' come successe con quella di fine novembre 2013 o (ancor di più) con quella di fine dicembre 2014.
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