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  1. #1
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    In questo Marzo 2021 cessano la loro attività lunga 70 anni le stazioni di radiosondaggi di Brindisi Casale e Milano Linate, sostituite dalle nuove stazioni automatiche di Lecce Galatina e Novara Cameri.
    Il passaggio a Lecce è già ufficializzato, mentre per Milano Linate è questione di giorni.

    L'Aeronautica Militare, per celebrare la storia di queste due stazioni di radiosondaggi, ha pubblicato una ricca infografica condita di foto che ripercorre anche la storia della tecnologia dei radiosondaggi oltre che delle due stazioni.

    http://www.aeronautica.difesa.it/com..._MI_BR_AFF.pdf


    Il servizio aerologico iniziò precocemente, già nel 1912 a Milano e durante la Prima Guerra Mondiale a Brindisi, laddove sorgeva l'Idroscalo in entrambe le città (i primi aerei atterravano sull'acqua essendo idrovolanti).
    Il servizio venne sospeso nel primo dopoguerra e ripreso nel 1938 a Milano e nel 1933 a Brindisi con il lancio dei "palloni-pilota", noti come baloon-pilot o pibol.
    Questi erano palloni che venivano lasciati ascendere in atmosfera, e con un teodolite li si seguiva visivamente per stimare la direzione del vento alle basse quote, utili per decidere i piani di volo.

    Ceiling balloon - Wikipedia
    Teodolite - Wikipedia


    Il servizio di radiosondaggi a Milano iniziò nell'Agosto 1945 sotto il comando degli americani, e dall'Agosto 1946 il servizio divenne di dominio dell'Aeronautica.
    A Brindisi il servizio iniziò il 1° Dicembre 1953 (anche se ho dati risalenti fino a due settimane prima, estratti dagli archivi della NOAA).

    Nei primi anni, fino al 1960 (quando in ambedue le stazioni fu installato un sistema automatico), la sonda veniva inseguita visivamente: l'operatore, seduto dietro al radioteodolite, lo maneggiava spostando quell'affare enorme per orientarlo correttamente verso la radiosonda in ascesa, così da poter ricevere il segnale radio e al tempo stesso stimare la direzione del vento (lo stesso principio dei palloni pilot).
    Era davvero complicato sia estrarre i dati (che richiedevano molti calcoli), sia lo stesso procedimento manuale. Non mi stupisce alla luce di questa scoperta che i dati dei radiosondaggi di Brindisi, fino al 1962, fossero limitati a un lancio solo al giorno!!

    L'evoluzione tecnologica accompagnò la storia dei radiosondaggi: all'inizio le radiosonde erano scatoloni giganti di metallo, oggi invece sono piccoli sensori che stanno nel palmo di una mano!
    Anche a terra si nota lo sviluppo tecnologico: i vecchi registratori erano armadi, mentre oggi basta un computer e un hard disk che non occupano che una scrivania.

    Negli anni 70 il radioteodolite fu abbandonato per il radar meteo, che riceveva il segnale agevolmente.
    Il radar meteo di Brindisi è ancora oggi visibile, abbandonato come l'intera vecchia stazione di radiosondaggi di Brindisi, svettante sulla litoranea davanti Cala Materdomini, a 500 m dalla diga che collega la terraferma con l'isola di S.Andrea.
    Qui potete vedere le foto di Google Street View che mostrano la stazione radiosondaggi con l'antenna radar, dal 2011 (quando era pienamente attiva) al Novembre 2020 quando ormai era già abbandonata:

    Google Maps

    Sarebbe bello se l'area un domani non venisse abbattuta o restasse abbandonata, e diventasse un museo della meteorologia.


    Le stazioni radiosondaggi di Brindisi e Milano hanno avuto un ruolo importante nella storia meteorologica italiana e mondiale, fornendo dati atmosferici in tempi in cui l'uomo non aveva mai superato neppure i 30 km di altitudine, prima dell'avvento dei primi satelliti.

    Per me ha significato tanto sapere di vivere qui. Sono diventato appassionato inconsapevole di vivere in una delle poche stazioni di radiosondaggi al mondo, con il privilegio di avere dati atmosferici precisi di ogni giorno dal 1950 per qualsiasi quota dal suolo a 30 km di quota, presi proprio sulla verticale della zona dove abito. Per qualcuno appassionato di dati come il sottoscritto è stato incredibile, mi sono sentito un privilegiato, come scoprire di piacere alla ragazza dei tuoi sogni e voluta da tutti, per rendere l'idea. E' anzi qualcosa di più, anche perchè Brindisi non è Milano, ma una cittadina del Sud Italia che nel 1951 contava 58mila abitanti. E' quindi come scoprire di piacere alla ragazza dei tuoi sogni e ambita da tanti anche se tu sei un tipo medio. In realtà, scandagliando la storia, il motivo c'è, ed è legato all'aeroporto militare (a sua volta intimamente legato al porto, fonte di ogni ricchezza e della storia di Brindisi), aeroporto di cui mio nonno stesso è stato parte integrante, e anche questa scoperta, di dover ringraziare l'aeroporto militare, mi ha in qualche modo connesso alla figura di mio nonno (paterno) che morì 5 anni prima che nascessi, e motivo per cui io sono di Brindisi (e sono nato).


    Con questo thread voglio rendere omaggio alla storia meteo italiana oltre che locale, e ne approfitterò per parlarvi dello sviluppo della scienza aerologica e dei suoi strumenti, storia molto ricca che affonda le sue radici addirittura a fine Settecento. Ma ne riparleremo a tempo debito
    Ultima modifica di burian br; 25/03/2021 alle 06:26

  2. #2
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

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  3. #3
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    ottimo, avrò alla perfezione la mia colonna d'aria
    Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
    La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..

  4. #4
    Uragano L'avatar di burian br
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    Citazione Originariamente Scritto da Davide1987 Visualizza Messaggio
    ottimo, avrò alla perfezione la mia colonna d'aria
    Infatti stavo pensando proprio a te quando ho letto dello spostamento!

  5. #5
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    La storia dei sondaggi atmosferici affonda le sue radici già al Settecento. Con la creazione dei primi termometri ci fu anche la curiosità di sapere cosa accadeva non solo al suolo, ma anche in aria.
    Il primo tentativo, che oggi parrà forse inutile ma in realtà è molto suggestivo di questa innata curiosità che caratterizza l'uomo, fu eseguito dall'astronomo scozzese Alexander Wilson, che nel 1749 legò un termometro ad un aquilone per misurare la temperatura in atmosfera!!

    Gli aquiloni esistono probabilmente da quasi 3000 anni, e furono inventati in Cina, e fonti medievali (Marco Polo ne parla) ne testimoniano l'utilizzo, tra i tanti, proprio per valutare la velocità del vento.
    Furono importati in Europa tuttavia solo con le prime navigazioni intercontinentali, che come saprete si verificarono solo da fine Quattrocento quando lo sviluppo tecnologico europeo raggiunse livelli ragguardevoli e tali da consentire questi viaggi (non che fossero impossibili prima, è da dire), e non a caso il loro studio esplose nel Settecento, visto che fu questo il secolo in cui iniziarono a diffondersi.
    Ricorderete anche probabilmente la scoperta del fulmine come elettricità fatta da Benjamin Franklin proprio con un aquilone. Era il 1750. Possiamo dire che la storia dei sondaggi iniziò un anno prima di quella dell'elettricità .

    Gli aquiloni, a dispetto di quanto si possa credere, furono tra i primi strumenti utilizzati per le misurazioni in atmosfera: infatti, legati con un filo all'operatore al suolo, potevano essere controllati, evitando il rischio di perderli, e consentendone il recupero al suolo. Il loro limite principale era che non riuscivano a volare molto in alto.

    Ad ogni modo la storia dei sondaggi a questo punto fa un salto temporale enorme di 150 anni, per ritrovarci al 1893, quando per davvero inizia lo sviluppo tecnologico e scientifico relativo all'aerologia. Quella di Wilson si configura come un'intuizione, ma non ebbe seguito, in quanto si cominciò a legare termometri e barometri ecc. a palloni e aquiloni solo dall'ultimo decennio dell'Ottocento.


    Prima di concludere, bisogna introdurre il secondo protagonista: il pallone.
    Oggi non sentiamo di certo più parlare di "aquiloni-sonda" , ma di palloni-sonda. I palloni furono inventati nell'Agosto 1783 da Jacques Charles, e utilizzavano l'idrogeno per ascendere in atmosfera.
    I palloni furono usati da subito per stimare la velocità del vento alle alte quote (i palloni pilot di cui vi ho parlato nel post scorso). Inoltre costituirono i primi mezzi "non controllati da terra" a differenza degli aquiloni, visto che li si lasciava volare liberi in atmosfera.
    Tuttavia lo studio accurato della velocità e direzione del vento alle varie altitudini iniziò a diffondersi anch'esso a inizio Novecento con l'utilizzo del teodolite.


    Dal prossimo post inizierò a parlarvi delle prime sonde, cioè dei primi strumenti meteorologici montati a palloni o aquiloni per misurare i parametri atmosferici alle varie altitudini.
    Ultima modifica di burian br; 27/03/2021 alle 20:56

  6. #6
    Vento forte
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    Mi sfugge ancora come facessero a registrare il dato temperatura altezza e vento... Post molto interessante

  7. #7
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    Citazione Originariamente Scritto da cristiano Visualizza Messaggio
    Mi sfugge ancora come facessero a registrare il dato temperatura altezza e vento... Post molto interessante
    La velocità del vento poteva essere calcolata con una formula matematica da quanto ho letto, in ogni caso questo problema sorse con i primi voli, mentre fino all'avvento degli aeroplani ci si limitava empiricamente a vedere (e stimare) la velocità del vento.

    Per il dato temperatura altezza ne parlerò nel prossimo post.

  8. #8
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Infatti stavo pensando proprio a te quando ho letto dello spostamento!
    sarà utile per la neve e i temporali
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  9. #9
    Vento forte L'avatar di Tarcii
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    Peccato, Linate era così perfetta per la colonna d'aria, è in posizione centrale nella Pianura Padana e nelle nevicate da scorrimento era stra utile

    In ogni caso a Novara è sempre meglio che a Cuneo, dove capitano cose come una colonna completamente negativa mentre 12 ore prima lo zero termico stava a 1800 metri
    Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"

  10. #10
    Burrasca
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    Predefinito Re: Storia dell'aerologia e delle stazioni di radiosondaggi

    Un uso recente degli aquiloni è stato quello di realizzare economicamente fotografie dall'alto prima dell'avvento dei droni. Idem per i palloni solo che il lancio di un pallone va autorizzato c'è tutta una procedura.

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