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  1. #811
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Hai le mie stesse idee come già ho detto nelle pagine passate l'anticiclone delle Azzorre è molto meno carico di umidità e permette a 3000 metri di fare scendere la temperatura sotto zero, di giorno le temperature si equivalgono, ma di notte per il tasso di umidità nell'aria con l'africano ho visto temperature di 15 gradi a 3000 metri alle 6 di mattina

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    In realtà vi confrontate su una cosa che, come si è tentato di farvi notare più volte, non esiste, non esiste un "Anticiclone africano", esistono alte pressioni dinamiche costituite da masse d'aria di natura differente, a seconda della provenienza e quelle che che chiamate "anticiclone africano" non sono altro che alte-pressioni dinamiche di blocco, supportate in quota (almeno in parte) dalla corrente a getto subtropicale. Oltretutto queste masse d'aria, che di solito provengono dal Sahara centro-occidentale, sono costituite da aria secchissima, talmente secca che nonostante il forte riscaldamento diurno, spesso non riescono nemmeno a garantire una normale cumulogenesi diurna da ciclo estivo e più i gpt aumentano più in quota l'aria diventa secca, perché si riducono i moti verticali e quindi l'u.r. resta confinata a bassa quota. Tra l'altro la bassa u.r. a quote montane ha come effetto di feed-back quello di aumentare ulteriormente la capacità termica dell'aria, che si scalda di più perdendo umidità e più perde umidità più si scalda, si crea quindi un circolo vizioso che persiste fino a quando non arriva un fattore "esogeno" che porta a un radicale cambiamento configurativo. L'unico motivo per cui l'HP "africana" viene percepita come portatrice di clima afoso (e non è così ovunque, nemmeno in Italia) è che ha gpt così alti da limitare i moti ascensionali molto di più di quanto non facciano gli anticicloni di tipo oceanico, per cui a bassa quota aumenta l'u.r. In altre parole con l'HP "africana" in quota l'aria è secca! E se vi fosse capitato di salire oltre i 2000/2500 m in periodi fortemente caratterizzati da queste configurazioni (es. agosto 2003 o luglio 2006) ve ne sareste accorti. Inoltre mi rifiuto di chiamare "Anticiclone africano" una situazione termico-barica, non nuova e non inedita in passato (vedi luglio 1952), anche se meno frequente e molto meno persistente, rispetto a oggi, che vede anomalie negative sia in termini di gpt sia in termini di valori pressori medi, proprio sulla metà nord-occidentale del continente africano...
    Ultima modifica di galinsog@; 21/04/2021 alle 13:07

  2. #812
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    In realtà vi confrontate su una cosa che, come si è tentato di farvi notare più volte, non esiste, non esiste un "Anticiclone africano", esistono alte pressioni dinamiche costituite da masse d'aria di natura differente, a seconda della provenienza e quelle che che chiamate "anticiclone africano" non sono altro che alte-pressioni dinamiche di blocco, supportate in quota (almeno in parte) dalla corrente a getto subtropicale. Oltretutto queste masse d'aria, che di solito provengono dal Sahara centro-occidentale, sono costituite da aria secchissima, talmente secca che nonostante il forte riscaldamento diurno, spesso non riescono nemmeno a garantire una normale cumulogenesi diurna da ciclo estivo e più i gpt aumentano più in quota l'aria diventa secca, perché si riducono i moti verticali e quindi l'u.r. resta confinata a bassa quota. Tra l'altro la bassa u.r. a quote montane ha come effetto di feed-back quello di aumentare ulteriormente la capacità termica dell'aria, che si scalda di più perdendo umidità e più perde umidità più si scalda, si crea quindi un circolo vizioso che persiste fino a quando non arriva un fattore "esogeno" che porta a un radicale cambiamento configurativo. L'unico motivo per cui l'HP "africana" viene percepita come portatrice di clima afoso (e non è così ovunque, nemmeno in Italia) è che ha gpt così alti da limitare i moti ascensionali molto di più di quanto non facciano gli anticicloni di tipo oceanico, per cui a bassa quota aumenta l'u.r. In altre parole con l'HP "africana" in quota l'aria è secca! E se vi fosse capitato di salire oltre i 2000/2500 m in periodi fortemente caratterizzati da queste configurazioni (es. agosto 2003 o luglio 2006) ve ne sareste accorti. Inoltre mi rifiuto di chiamare "Anticiclone africano" una situazione termico-barica, non nuova e non inedita in passato (vedi luglio 1952), anche se meno frequente e molto meno persistente, rispetto a oggi, che vede anomalie negative sia in termini di gpt sia in termini di valori pressori medi, proprio sulla metà nord-occidentale del continente africano...
    Si si concordo in pieno. Infatti per quel che mi riguarda, se rileggi i miei post, ho focalizzato l'attenzione solo sull'anticiclone delle Azzorre.....quello si che esisteva e che ora si affaccia qui da noi, nei mesi estivi, molto più di rado.

  3. #813
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    In realtà vi confrontate su una cosa che, come si è tentato di farvi notare più volte, non esiste, non esiste un "Anticiclone africano", esistono alte pressioni dinamiche costituite da masse d'aria di natura differente, a seconda della provenienza e quelle che che chiamate "anticiclone africano" non sono altro che alte-pressioni dinamiche di blocco, supportate in quota (almeno in parte) dalla corrente a getto subtropicale. Oltretutto queste masse d'aria, che di solito provengono dal Sahara centro-occidentale, sono costituite da aria secchissima, talmente secca che nonostante il forte riscaldamento diurno, spesso non riescono nemmeno a garantire una normale cumulogenesi diurna da ciclo estivo e più i gpt aumentano più in quota l'aria diventa secca, perché si riducono i moti verticali e quindi l'u.r. resta confinata a bassa quota. Tra l'altro la bassa u.r. a quote montane ha come effetto di feed-back quello di aumentare ulteriormente la capacità termica dell'aria, che si scalda di più perdendo umidità, si crea quindi un circolo vizioso che persiste fino a quando non arriva un fattore "esogeno" che porta a un radicale cambiamento configurativo. L'unico motivo per cui l'HP "africana" viene percepita come portatrice di clima afoso (e non è così ovunque, nemmeno in Italia) è che ha gpt così alti da limitare i moti ascensionali molto di più di quanto non facciano gli anticicloni di tipo oceanico, per cui a bassa quota aumenta l'u.r. In altre parole con l'HP "africana" in quota l'aria è secca! E se vi fosse capitato di salire oltre i 2000/2500 m in periodi fortemente caratterizzati da queste configurazioni (es. agosto 2003 o luglio 2006) ve ne sareste accorti. Inoltre mi rifiuto di chiamare anticiclone africano una situazione barica, non nuova e non inedita in passato (vedi luglio 1952, anche se meno frequente e molto meno persistente che vede anomalie negative sia in termini di gpt sia in termini di valori pressori medi, proprio sulla metà nord-occidentale del continente africano...
    Allora mettiamola così non si chiama anticiclone Africano va bene, ne prendo atto, però spiegami come si chiama, proprio perché ho passato mesi interi sui ghiacciai praticamente i 4 mesi estivi a 3000 metri per diversi anni, si passava da notti con temperature molto basse e la mattina all'alba stavo sotto zero a notti che la mattina stavi a 15 gradi, la differenza che si percepiva era l'umidità dell'aria, con aria asciutta c'è una maggiore escursione termica e questo è frutto dell'esperienza e della mia curiosità nell'osservare tutto, poi ho sempre saputo che quello che ho sempre chiamato anticiclone Africano parte secco, nel deserto l'aria è secca ma si carica di umidità attraversando il mare mediterraneo, di sicuro non uso i termini esatti ma vorrei capire il perché, se la differenza la fanno solo le correnti da Nord allora non c'è differenza tra quello che abbiamo sempre chiamato anticiclone delle Azzorre, io sono cresciuto con il colonnello Bernacca ed uso i suoi termini e l'anticiclone Africano che però non si chiama più così

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  4. #814
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Intanto, belle piogge in arrivo soprattutto al centro sud ( occhio al crotonese )
    llll.jpg
    Una bella boccata d'ossigeno (acqua) anche per alcune delle zone citate come in siccità.
    Ultima modifica di Ghiacciovi; 21/04/2021 alle 13:28

  5. #815
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    Citazione Originariamente Scritto da Davide1987 Visualizza Messaggio
    andiamo bene, considerando che maggio è il mese più piovoso, e che dal 10 febbraio sono caduti 40mm scarsi..

    Eh intanto il passaggio del 26/27 praticamente salta per il nord-ovest

  6. #816
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Santana Visualizza Messaggio
    Eh intanto il passaggio del 26/27 praticamente salta per il nord-ovest
    Tanto ormai...

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  7. #817
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    Citazione Originariamente Scritto da Santana Visualizza Messaggio
    Eh intanto il passaggio del 26/27 praticamente salta per il nord-ovest
    notato anche io da ieri praticamente annullato.. non ne va in buca mezza negli ultimi mesi

  8. #818
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    Citazione Originariamente Scritto da Davide1987 Visualizza Messaggio
    Tanto ormai...

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    Guarda per il N/O addirittura è Maggio il periodo più piovoso dell'anno, certo tutte queste occasioni mancate fanno rabbia

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  9. #819
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    Predefinito Re: Analisi modelli Aprile e Maggio 2021

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    In realtà vi confrontate su una cosa che, come si è tentato di farvi notare più volte, non esiste, non esiste un "Anticiclone africano", esistono alte pressioni dinamiche costituite da masse d'aria di natura differente, a seconda della provenienza e quelle che che chiamate "anticiclone africano" non sono altro che alte-pressioni dinamiche di blocco, supportate in quota (almeno in parte) dalla corrente a getto subtropicale. Oltretutto queste masse d'aria, che di solito provengono dal Sahara centro-occidentale, sono costituite da aria secchissima, talmente secca che nonostante il forte riscaldamento diurno, spesso non riescono nemmeno a garantire una normale cumulogenesi diurna da ciclo estivo e più i gpt aumentano più in quota l'aria diventa secca, perché si riducono i moti verticali e quindi l'u.r. resta confinata a bassa quota. Tra l'altro la bassa u.r. a quote montane ha come effetto di feed-back quello di aumentare ulteriormente la capacità termica dell'aria, che si scalda di più perdendo umidità e più perde umidità più si scalda, si crea quindi un circolo vizioso che persiste fino a quando non arriva un fattore "esogeno" che porta a un radicale cambiamento configurativo. L'unico motivo per cui l'HP "africana" viene percepita come portatrice di clima afoso (e non è così ovunque, nemmeno in Italia) è che ha gpt così alti da limitare i moti ascensionali molto di più di quanto non facciano gli anticicloni di tipo oceanico, per cui a bassa quota aumenta l'u.r. In altre parole con l'HP "africana" in quota l'aria è secca! E se vi fosse capitato di salire oltre i 2000/2500 m in periodi fortemente caratterizzati da queste configurazioni (es. agosto 2003 o luglio 2006) ve ne sareste accorti. Inoltre mi rifiuto di chiamare "Anticiclone africano" una situazione termico-barica, non nuova e non inedita in passato (vedi luglio 1952), anche se meno frequente e molto meno persistente, rispetto a oggi, che vede anomalie negative sia in termini di gpt sia in termini di valori pressori medi, proprio sulla metà nord-occidentale del continente africano...
    che tra l'altro non è nemmeno africana la figura barica nella media in accadimento
    poggia i suoi massimi solitamente sui balcani con aria proveniente dal nord africa
    è il pattern estivo più frequente nell'ultimo ventennio

  10. #820
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    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Allora mettiamola così non si chiama anticiclone Africano va bene, ne prendo atto, però spiegami come si chiama, proprio perché ho passato mesi interi sui ghiacciai praticamente i 4 mesi estivi a 3000 metri per diversi anni, si passava da notti con temperature molto basse e la mattina all'alba stavo sotto zero a notti che la mattina stavi a 15 gradi, la differenza che si percepiva era l'umidità dell'aria, con aria asciutta c'è una maggiore escursione termica e questo è frutto dell'esperienza e della mia curiosità nell'osservare tutto, poi ho sempre saputo che quello che ho sempre chiamato anticiclone Africano parte secco, nel deserto l'aria è secca ma si carica di umidità attraversando il mare mediterraneo, di sicuro non uso i termini esatti ma vorrei capire il perché, se la differenza la fanno solo le correnti da Nord allora non c'è differenza tra quello che abbiamo sempre chiamato anticiclone delle Azzorre, io sono cresciuto con il colonnello Bernacca ed uso i suoi termini e l'anticiclone Africano che però non si chiama più così

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    quando la figura di blocco poggia i suoi massimi sui balcani
    per l'appunto, si chiama anticiclone balcanico

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