Originariamente Scritto da
burian br
Giornata STRAORDINARIA ragazzi sul lato meteorologico, come tutta questa decade: come avrò modo di spiegarvi nel resoconto di dopodomani, in quota fa incredibilmente caldo, è una delle più calde prime decadi di Maggio dagli anni 70, eppure al suolo il sopra media non è significativo
in un totale disaccoppiamento davvero assurdo per Maggio, visto che lo osservo normalmente in inverno!!
Oggi si è raggiunto il limite: la massima all'aeroporto è stata appena
19,4° (!!!), FREDDISSIMA considerando che in quota avevamo una +13!
E' assurdo, lo ripeto, e la causa non può che essere il mare freddissimo, ne sono sicuro, perchè
non ricordo nessun esempio di max inferiore ai 20° in presenza di una +13 negli ultimi anni, nemmeno nelle giornate con brezza di mare!
A coronare il pomeriggio un'altra passeggiata verso il tramonto, stavolta però contornata da molta più gente. Il mare era una tavola e limpidissimo (si intravedeva il fondale dalla diga, non capita mai in pratica), il cielo terso e di un azzurro cristallino, ancor più esaltato dall'ennesimo tramonto mozzafiato.
Quest'oggi però la soddisfazione non è stata solo visiva, ma anche intellettuale, perchè analizzando le foto che ho scattato sono riuscito a ricostruire cosa guardavo e a che distanza si trovavano, dopo un intenso lavoro durato un paio d'ore! Voglio condividere il risultato con voi.
Intanto vi mostro il porto medio di Brindisi, ve ne parlo sempre ma non l'ho mai mostrato:
Allegato 565899
Il porto di Brindisi è molto articolato, e si suddivide in tre parti: interno (Seno di Ponente, Seno di Levante), medio (l'area di mare compresa tra il canale Pigonati che fa accedere al porto interno, la diga "di Bocche di Puglia" che connette la terraferma all'isola di S.Andrea, e il molo di Costa Morena, vero terminal moderno), esterno (l'area di mare compresa tra isola di S.Andrea, Isole Pedagne e la diga foranea).
Nella foto il Castello Aragonese/Alfonsino, così chiamato perchè voluto da Alfonso d'Aragona verso fine Quattrocento per avere un presidio armato stabile all'ingresso del porto di Brindisi in caso di invasione turca: era fresca infatti la conquista ottomana di Otranto, avvenuta nel 1480 (poi ripresa dai cristiani l'anno dopo), e che secondo una tradizione (che non so quanto abbia di storico) in realtà era diretta a Brindisi.
L'isola ospitava un'abbazia nel Basso Medioevo, e nell'epoca di Roma era denominata Barra, e il suo ruolo strategico era noto ai Romani tanto che Marco Antonio, durante i concitati anni di fine repubblica, la occupò con l'intento di bloccare gli ingressi e le uscite dal porto di forze nemiche.
Veniamo però alle foto del tramonto, eccone alcune:
Allegato 565900Allegato 565901Allegato 565902
Come dicevo, ho esaminato a fondo le foto per comprendere cosa stavo vedendo: la visibilità infatti oggi era eccezionale, più del solito.
Dopo un attento lavoro sono riuscito a identificare tutto, anche con una certa sorpresa! Non credevo infatti che si potesse vedere il faro di Torre Canne, perchè teoricamente dovrebbe essere proprio al livello dell'orizzonte stante la curvatura terrestre, eppure la posizione è quella e forse la rifrazione atmosferica ha fatto il suo:
Allegato 565903
Non finisce qui: ho cercato di risalire alla posizione geografica delle nuvole che facevano da sfondo all'orizzonte.
Ho identificato tre gruppi di nuvole guardando le immagini del satellite:
Allegato 565904
Le nuvole nell'ovale bianco sono le più vicine: è per questo infatti che sono più alte nel cielo e con forme più larghe.
Si trovavano in realtà tra Barletta e Foggia.
Le nuvole nell'ovale azzurro invece erano molto lontane, in quanto sono basse sull'orizzonte. Sono nuvole che si trovavano a 300 km di distanza, al confine tra Puglia e Molise, ed è probabile che le nubi poste sull'orizzonte dato dalle Murge fossero anche più distanti, tra Molise e Abruzzo o in Abruzzo, a 350-400 km.
Le nuvole nell'ovale blu scuro invece le ho rintracciate a nord del Gargano, in Adriatico centrale. Le più distanti, vicine all'orizzonte e sulla destra (non indicate nell'immagine) è presumibile fossero qualche decina di km al largo dell'isola di Pelagosa, a 350 km di distanza.
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