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  1. #21
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    La Marmolada ha probabilmente raggiunto un "punto di non ritorno" e ci vorrebbe qualche anno eccezionale - anche rispetto a 40-50 anni fa - perché riprenda ad avanzare o almeno si stabilizzi bene. I piccoli ghiacciai alimentati da valanghe tra Veneto, Friuli e Slovenia, invece, pur ridotti di dimensioni hanno maggiori probabilità di sopravvivenza e di incremento anche in anni recenti.
    Perché in questi ultimi 40 anni lo scioglimento dei ghiacciai è aumentato, ma è incominciato dalle foto che ho visto a fine 800 inizio 900.
    Io posso testimoniare che quando andai la prima volta su un ghiacciaio allo Stelvio giusto 40 anni fa Giugno dell'81, si scio' per tutta la stagione fino al passo dello Stelvio, adesso va di lusso quando ci si può sciare all'apertura del ghiacciaio fino al passo.
    Comunque questa stagione è importante per monitorare i ghiacciai visti gli abbondanti Accumoli, vediamo come saranno messi a fine Settembre

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  2. #22
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    1) capitolo Alpi Giulie: sono una cosa a sé stante. Sono un pisciatoio che non ha nulla a che fare con l'Alto Adige, il Trentino, le Dolomiti. Con le Alpi Carniche forse sì ma è ancora sostanzialmente Friuli. Basti pensare che il nivometro sul Canin a 1800 metri segna oggi più neve di quanto non segni Ra Vales o qualsiasi altro nivometro del Veneto o del TAA.
    2) difficile, almeno per me, fare confronti con i ghiacciai austriaci che ricevano nevicate con tutt'altre configurazioni, che hanno un storia diversa e per me sconosciuta.
    3) ghiacciai ad alimentazione diretta: Adamello/Presanella, Ortles, Marmolada, Aurine etc solo per citarne alcuni: il ritiro è stato massiccio in questi ultimi anni e gli anni di grandi accumuli sono serviti per avere un bilancio stagionale sostanzialmente neutro (appena positivo con positività annullata l'anno seguente). La fradusta si è sostanzialmente estinta.
    4) ghiacciai ad alimentazione mista: tanti, tantissimi piccoli apparati sparsi per le Alpi orientali che sopravvivono con buon riparo dal sole, alimentati da scaricamenti valanghivi e che se la passano decisamente meglio. Una buona valanga salva una stagione. E un buon anno può portare il segno più anche per qualche anno a seguire. Basta pensare a Conca Prevala, 2000 metri a ridosso della pianura; io seguo il ghiacciaio alto sul gruppo del Popera a 2500 metri e negli ultimi 15 anni è stato sempre presente senza grossi cambiamenti.
    5) quest'anno: un buon inizio con accumuli abbondanti, poi il nulla, ora una primavera fresca e nevosa con accumuli oltre i 2200/2300 m dove il manto nevoso è "stanamente" cresciuto ( al contrario di altre stagioni dove l'ablazione prevale). Direi di godersi il periodo fin che dura, sapendo che non abbiamo comunque i super accumuli invernali del 2001/2009/2014. Con un pò di fortuna potrebbe chiudere come un anno positivo anche perché abbiamo ritardato molto la stagione ablativa.

  3. #23
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    1) capitolo Alpi Giulie: sono una cosa a sé stante. Sono un pisciatoio che non ha nulla a che fare con l'Alto Adige, il Trentino, le Dolomiti. Con le Alpi Carniche forse sì ma è ancora sostanzialmente Friuli. Basti pensare che il nivometro sul Canin a 1800 metri segna oggi più neve di quanto non segni Ra Vales o qualsiasi altro nivometro del Veneto o del TAA.
    2) difficile, almeno per me, fare confronti con i ghiacciai austriaci che ricevano nevicate con tutt'altre configurazioni, che hanno un storia diversa e per me sconosciuta.
    3) ghiacciai ad alimentazione diretta: Adamello/Presanella, Ortles, Marmolada, Aurine etc solo per citarne alcuni: il ritiro è stato massiccio in questi ultimi anni e gli anni di grandi accumuli sono serviti per avere un bilancio stagionale sostanzialmente neutro (appena positivo con positività annullata l'anno seguente). La fradusta si è sostanzialmente estinta.
    4) ghiacciai ad alimentazione mista: tanti, tantissimi piccoli apparati sparsi per le Alpi orientali che sopravvivono con buon riparo dal sole, alimentati da scaricamenti valanghivi e che se la passano decisamente meglio. Una buona valanga salva una stagione. E un buon anno può portare il segno più anche per qualche anno a seguire. Basta pensare a Conca Prevala, 2000 metri a ridosso della pianura; io seguo il ghiacciaio alto sul gruppo del Popera a 2500 metri e negli ultimi 15 anni è stato sempre presente senza grossi cambiamenti.
    5) quest'anno: un buon inizio con accumuli abbondanti, poi il nulla, ora una primavera fresca e nevosa con accumuli oltre i 2200/2300 m dove il manto nevoso è "stanamente" cresciuto ( al contrario di altre stagioni dove l'ablazione prevale). Direi di godersi il periodo fin che dura, sapendo che non abbiamo comunque i super accumuli invernali del 2001/2009/2014. Con un pò di fortuna potrebbe chiudere come un anno positivo anche perché abbiamo ritardato molto la stagione ablativa.
    Ben detto godiamoci intanto questa stagione e vediamo come arriviamo a Settembre.
    Comunque speriamo che sia un inizio di cambio si tendenza perlomeno dal punto di vista precipitativo, perché mi è anche capitato si andare allo Stelvio as inizio Giugno senza neve invernale, una desolazione il ghiacciaio nero ad inizio Giugno

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  4. #24
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Ottima analisi #basso piave
    Grazie

  5. #25
    Vento moderato L'avatar di dude79
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Ecco l'articolo è una ricerca del CNR, non mia che conto come il 2 di briscola di un'altro mazzo di carte, però se scrivo qualcosa la scrivo con cognizione di causaImmagine
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    Premetto che non sono un esperto del tema, però non sembra così dal progetto "Carovana dei ghiacciai" promosso da Legambiente insieme al Comitato Glaciologico Italiano. Sulla serietà del CGI non ho dubbi.

    Qui il report: Carovana dei Ghiacciai, il primo report sui ghiacciai italiani • Legambiente
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  6. #26
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Premetto che non sono un esperto del tema, però non sembra così dal progetto "Carovana dei ghiacciai" promosso da Legambiente insieme al Comitato Glaciologico Italiano. Sulla serietà del CGI non ho dubbi.

    Qui il report: Carovana dei Ghiacciai, il primo report sui ghiacciai italiani • Legambiente
    Questa è la realtà, l'articolo che ho postato io è una ricerca del CNR, che fa' riferimento solo alle Alpi Giulie, e dice che negli ultimi 5 anni il fenomeno è in controtendenza rispetto al resto delle Alpi, siccome mi ha incuriosito e sorpreso l'ho fatto presente

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  7. #27
    Vento moderato L'avatar di dude79
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Questa è la realtà, l'articolo che ho postato io è una ricerca del CNR, che fa' riferimento solo alle Alpi Giulie, e dice che negli ultimi 5 anni il fenomeno è in controtendenza rispetto al resto delle Alpi, siccome mi ha incuriosito e sorpreso l'ho fatto presente
    Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk

    Vero, ecco lo studio pubblicato. Grazie della segnalazione, molto interessante.
    Atmosphere | Free Full-Text | Recent Increases in Winter Snowfall Provide Resilience to Very Small Glaciers in the Julian Alps, Europe
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  8. #28
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Come ho già detto, speriamo sia un inizio di cambio di tendenza, perlomeno dal punto di vista delle precipitazioni, vediamo a Settembre come ci troviamo specie sulla Marmolada Stelvio e presena/Tonale visto che sono innevati come da anni non succedeva

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  9. #29
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    E questo il testo commentato in italiano: La resilienza dei piccoli corpi glaciali delle Alpi Giulie, invariati negli ultimi 15 anni


    Il 2021 sarà il quarto, e sottolineo il quarto, anno consecutivo con bilancio di massa positivo sul glacionevato del Canin.

  10. #30
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Dolomiti, inverno senza fine

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    1) capitolo Alpi Giulie: sono una cosa a sé stante. Sono un pisciatoio che non ha nulla a che fare con l'Alto Adige, il Trentino, le Dolomiti. Con le Alpi Carniche forse sì ma è ancora sostanzialmente Friuli. Basti pensare che il nivometro sul Canin a 1800 metri segna oggi più neve di quanto non segni Ra Vales o qualsiasi altro nivometro del Veneto o del TAA.
    4) ghiacciai ad alimentazione mista: tanti, tantissimi piccoli apparati sparsi per le Alpi orientali che sopravvivono con buon riparo dal sole, alimentati da scaricamenti valanghivi e che se la passano decisamente meglio. Una buona valanga salva una stagione. E un buon anno può portare il segno più anche per qualche anno a seguire. Basta pensare a Conca Prevala
    Si sfruttano l'aumento di precipitazioni dovuto all'aumento di temperatura. Con più precipitazioni aumentano ancor di più le valanghe.

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