Bene Ukmo.
Always looking at the sky.
Grazie alle forti divergenze delle linee di flusso la quota dei 300 hPa con le ondulazioni delle isoipse
e il geopotenziale influenza la quota a 500 hPa cioè all' incirca a 5500 metri e quest'ultima può essere considerata non influenzata dagli effetti del suolo, infatti sono le linee di flusso a 300 hPa che influenzano le linee di flusso alla quota inferiore a 500 hPa:
bel cavetto con Gfs12
dinamica più ficcante ed anticipata...speriamo segni la via
Graziano Patruno
Redazione & Ideatore www.MeteoMurge.it sito meteo Puglia e Basilicata
Stazione Meteo Conversano http://stazione3.meteomurge.it/Conversano.htm
buono GEM 12
Graziano Patruno
Redazione & Ideatore www.MeteoMurge.it sito meteo Puglia e Basilicata
Stazione Meteo Conversano http://stazione3.meteomurge.it/Conversano.htm
Questo pattern per me sarà molto difficile da abbattere.
Pure io mi ricordo gran temporalazzi nelle mie zone pedemontane dell'emilia centrale, arrivavano gran muraglioni di congesti che gradualmente avanzavano con dei muri neri bellissimi e quando arrivavano portavano a gran scaraventi. Ora dei temporali coi contromaroni non ne vengono più spingendosi spesso sempre nelle medio e basse pianure, mentre la pedemontana fa da trampolino schivandoci di continuo, concentrandosi o troppo a ovest o troppo a est dell'emilia. Sembra che l'appennino non riesca più a sfornare sistemi organizzati e compatti e se magari arrivano, arrivano spompati per poi ricaricarsi dopo aver attraversato le successive pianure. Oppure anche in appennino magari si formano ma rimangono fermi sul posto perchè magari cè troppo poco shear, il problema è che quando arrivano le perturbazioni spesso rimaniamo sempre sotto a prefrontali troppo lunghi e quindi avendo sempre SW, questo vento secca tutta l'energia per far sfogare supercelle sempre sulle solite zone a nord del PO, oppure nelle zone del modenese, o zone ravennate etcc. All'arrivo invece del fronte vero e proprio magari le uniche occasioni per un pò di pioggia sono robacce autunnali per via del graduale ridimensionamento della benzina. In pratica non arrivano più frontate nette e di colpo con annessi minimi al suolo favorevoli dove un tempo favorivano temporali molto organizzati anche nelle zone emiliane. Tutto questo è dovuto al cambiamento del clima e del graduale aumento dei Geopotenziali nell'area mediterranea e dall'innalzamento delle fasce anticicloniche, dove probabilmente annulla e ammazza tutti i pochi fronti che arrivano, mentre una volta il nostro vecchio e caro azzorriano arrivava portandoci estati più gradevoli, e poi di tanto in tanto favorivano cedimenti decisi con successive frontate zonali più nette o saccature decise e che entravano nel mediterraneo senza fatica e problemi.
quindi io penso che non sia tanto il calore in se a generare un aumento dei fenomeni estremi, ma il maggior contrasto che c'erano annate fa, quando avevamo perturbazioni più decise anche in piena estate. Uno può avere tutto il calore che vuole ma se manca la miccia, cioè l'aria più fresca e soprattutto entrate nette, innescherà poco e niente. E pur vero che maggior calore= a maggior evaporazione e quindi più energia nel sistema, anche se bisogna analizzare tante cose e anche il modo in cui entrano le perturbazioni.
Segnalibri