Non voglio contestare le argomentazioni e soprattutto le prove fornite da Alfio, ma rendiamoci conto che a questo punto diverse temperature potrebbero essere farlocche anche dall'altra parte del Mediterraneo. Nessun dubbio è stato sollevato sui 48.9°C di Biserta del giorno prima, che tra l'altro si trova pure qualche km più a nord della stazione siciliana. Poi sticazzi che Tunisi ha registrato la stessa temperatura, nelle stazioni tunisine più a sud ci si è fermati su valori decisamente meno elevati; se volessi rompere le balle direi che entrambe (Tunisi e Biserta) sovrastimino.
Questo modo di ragionare, come se ci fosse un muro climatico invalicabile tra le coste tunisine e il sud della Sicilia (quindi come se in Tunisia certe cose possano succedere, mentre nel sud della della Sicilia no), lo reputo davvero davvero stucchevole.
Ultima modifica di Julio; 18/08/2021 alle 21:14
Il tuo ragionamento di per se fila perfettamente, il fatto è che in quel caso non è stato chiesto di riconoscere il dato come record
va benissimo per i media, seppure sovrastimato, ma non per essere considerato record, in tal caso la prassi da seguire è la medesima, e vale per tutti, a prescindere dai confini, non vedo cosa ci sia di stucchevole
se costruisci un auto che dichiari in grado di battere il record del mondo di velocità, non è che possiamo fidarci delle tue parole e del tuo contachilometri, non trovi?
M.
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Non si tratta della presenza di un muro invalicabile, ma del semplice fatto che il dato di Siracusa era sospetto per argomenti già triti e ritriti.
I 48° sono stati superati in Tunisia anche a Taberka (48,3°), Beja (49°), Jendouba (49°), tutte località della Tunisia settentrionale a non più di 200 km da Tunisi. Zaghonan Maghrane, a qualche km da Tunisi, ha registrato una max di 47,5° ma sorge 150 m più in alto, rispettando il classico gradiente adiabatico secco, importante tenendo conto che il vento favonico su Tunisi Aeroporto proveniva da qui, a confermare la genuinità dei 48,9° di massima rilevata alla stazione aeroportuale.
Ripeto, il dato di Tunisi non è stato affatto isolato, e se lo stesso fosse accaduto in Sicilia allora nessuno avrebbe avanzato dubbi più che legittimi.
In Sicilia non si è stati in grado di raggiungere i 49°, ne prendiamo atto e ci possiamo interrogare sulle ragioni per cui questo è avvenuto, ma quello che scrivi nel neretto è una conclusione avulsa da qualsiasi considerazione tenuta qui da tutti gli utenti.
Il WMO ha contattato sia l'AM che il Sias per la procedura di verifica..
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Le massime di ieri rete Sias
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A me il singolo record importa poco e non ci tengo affatto ad arrivare ai 49. Sicuramente in Sicilia orientale ha fatto caldo, molto caldo, ma aspetto la chiusura della stagione per iniziare a fare valutazioni con i pochi dati che ho.
Magari però stimolerà un rafforzamento del personale e dei finanziamenti per il SIAS ( e miglioramento della rete) anche se spero sempre che si arrivi ad un ente nazionale come è stato fatto per terremoti e vulcani con la nascita dell'INGV.
Del resto senza finanziamenti immagino che la rete usi dei modem mobili obsoleti che, a seconda dell'operatore, rischiano di andare tutti offline in quanto già il 3G alcuni operatori lo hanno dismesso.
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@capriccio
Io mi riferivo a questa frase del rapporto.
Non so per quanto tempo ancora GSM e GPRS verranno supportati. E' vero che il GSM (più specificatamente gli SMS) è alla base di una marea di servizi, tipo gli allarmi satellitari ma dove lavoro abbiamo dovuto sostituire dei modem 3G comprati 5 anni fa perché la Vodafone ci aveva comunicato che entro il 2020 avrebbero spento il 3G.Su parte delle stazioni i modem GSM sono inoltre stati sostituiti con modem GPRS
Ma forse il sistema di comunicazione è molto elementare e probabilmente funzionerà lo stesso.
Hai indubbiamente ragione, vedi, io non credo che il problema sia poi di natura prettamente tecnica, ma legata ad un classico modus operandi, tutto italiano, nella gestione di queste cose, ma che, voglio chiarire, non riguarda nello specifico Sias ma in generale con tutti gli enti ufficiali.
Nel momento di acquisto, tramite capitolato, non si bada a spese, i fornitori scelti sono tutti specializzati nel settore professionale e, solitamente, i materiali proposti sono quanto di meglio il mercato possa offrire, e sono "potenzialmente" in grado di fornire dati di assoluto livello.
Ho però notato, anche in questa prima fase, quanta poca attenzione venga posta proprio sul discorso schermature, quello dato in dotazione al sensore va più che bene, e questo non è il giusto approccio ma va anche considerato lo scopo della rete e la sua vocazione primaria, se essa è deputata alla stima e alla previsione di dissesti idrologici, o come supporto alle aziende agronome nella gestione delle risorse idriche, che lo schermo non sia il top va tutto sommato bene comunque.
I problemi nascono principalmente nella fase successiva, post prima installazione, nella gestione della manutenzione, dei controlli periodici etc, li subentra il nostro genio, riconosciuto in tutto il mondo, anche se non sempre positivamente
M.
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