Rispondendo più seriamente ad Alesa, non bisogna ritornare molto indietro nel tempo...anche se a te sembrerà un eternità, direi dal 2012 o anche 2013 (già nel 2013 iniziava a proporsi il pattern a "ciambella" sebbene meno rispetto agli ultimi exploit). Ma secondo me il deterioramento vero (almeno fino ad ora) si è avuto dall'inverno 2019, quando si è assistito ad una progressiva incapacità dell'onda di incidere sotto una certa latitudine e di produrre retrogressioni significative. Ora gli ingredienti per un ritorno a scenari invernali più consoni ci sono, ma ancora non si vedono nei GM.
Se non parte il blocco, raramente è per via di LP a zonzo, che possono solo deviare la configurazione, se vi è la giusta frenata in Atl il blocco si forma, non ci sono santi.
In ogni caso, nemmeno è ancora certo se quella strusciata a 96 ore ci sfiora, figuriamoci avere certezze per dopo, andiamo "take it easy".
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È vero. Difatti si cita spesso il 2013 come anno di svolta ( in negativo) dell' inverno. Hp con radice sulla Spagna forte e coriacea in un mare di zonalita'( un sentore di cambiamento fu il 2006/2007, ma successivamente gli inverni furono buoni) In ogni caso peggio dell' inverno 2019/ 20 è difficile trovare
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Zampatina invernale per gfs
Sì, ma non confondiamo mele con pere: gli inverni post 2012/2013 afferiscono a un ciclo che a livello tele-connettivo è fortemente settato su anomalie bariche nordatlantiche di tipo NAO+. Questo indipendentemente dal valore finale dell'AO in tutte le stagioni (continuativamente positivo solo nella 2019/2020), gli inverni anteriori (dal 2000/2001 al 2012/2013 compreso) assolutamente no, con le parziali eccezioni del 2006/2007 (NAO fortemente positiva solo nel mese di dicembre) e del 2007/2008 (NAO positiva in gennaio e febbraio). Praticamente tutti gli inverni tra l'esordio del Millennio e l'inizio del suo secondo decennio sono stati inverni con compositi di anomalie NAO-.
L'inverno 2020/2021 potrebbe aver segnato un passaggio di consegna tra periodi diversi o potrebbe essere stato una semplice variazione accidentale in un trend di più lungo periodo, come lo furono il 1995/96 il 1997/98 (abbastanza osceno ma comunque con prevalenza di NAO-) oppure il preannuncio di un cambio di fase. Al momento, la situazione in corso in questi primi 2 mesi del semestre freddo non ha visto alcuna prevalenza di pattern di anomalie pressorie di tipo NAO+, attualmente non vi è nessun indice climatologico che lasci propendere per un assetto generale NAO+ (semmai tendenzialmente l'opposto) e per la prima volta ad esordio semestre non abbiamo avuto nemmeno un pattern SSTA favorevole a NAO+. Non a caso veniamo da un ottobre marcatamente NAO- e da una breve ed insolita fase NAO-/AO+ (eccezionale in questo decennio in cui spesso si è assistito all'opposto connubio, ossia AO-/NAO+).
Di lunghissi(m)i periodi in prevalente NAO+ invernale ne abbiamo vissuti altri in passato, ad esempio tutti gli inverni della serie 1988/1995, a cui si aggiungono ancora il 1998/99 e il 1999/2000. Quello che può essere cambiato è il tipo di circolazione, forzata dall'AD+/-, che condiziona anche il bilancio termico degli inverni (meno freddi e con anomalie termiche maggiormente marcate laddove queste vanno a distribuirsi coerentemente con la fase NAO). Poi sono anche mancati gli inverni rigidi a livello continentale, con pattern NAO+, che non sono stati per nulla rari nel XX secolo, penso al 1940/41 e, pure in una dimensione certamente meno eclatante al 1990/91 e al 1999/2000· Infine la nostra tendenza istintiva alla semplificazione (e la "modellizzazione" è una forma raffinata ma comunque molto drastica di semplificazione) ci porta spesso ad osservare e ad interrogarci sulla superficie di fenomeni che non riusciamo a comprendere in profondità.
Ultima modifica di galinsog@; 13/11/2021 alle 18:45
Ma un'idea sul venturo inverno aleggia o quest'anno nessuno se la sente di sbilanciarsi?
L'osservazione era partita da me, ma non mi riferivo alla NAO in particolare, è proprio cambiata la modalità di propagazione dell'onda unitamente al numero di onde (spesso troppo elevato) che porta a una "difficoltà" nel trasporto delle masse d'aria in senso latitudinale. Mi riferisco soprattutto alla durata degli eventi di meridianizzazione o retrogressione che tendono ad esaurirsi molto presto spesso con il risultato di un nulla di fatto per il nostro comparto. Io lo attribuisco in parte al GW e a un eccessivo riscaldamento di alcune aree dell'atlantico che impediscono al getto in uscita dal canada di piegare verso sud (si assiste ad una sorta di deflessione dell'onda per divergenza con relativo rinforzo dell'hp in ovest-centro atlantico) e probabilmente anche all'attività solare finora molto bassa che in questo contesto non favorisce una buona propagazione dell'onda in senso meridiano, che spesso si traduce in moto puramente zonale o antizonale. Altra caratteristica, forse dovuta anche alle elevate sst è la forte vorticità e scarsa ampiezza delle lp atlantiche che non trasferiscono sufficiente momento all'onda in propagazione...
...ma ora mi aspetterei un certo rientro a condizioni più normali (I hope) in vista del prossimo inverno!
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