Aggiungo qualche mia foto degli ultimi giorni, scattata a Trento e immediati dintorni. I colori direi che stanno raggiungendo o forse hanno appena raggiunto il top, e gli alberi più precoci cominciano già a perdere le foglie, soprattutto sulla parte sommitale. Nei prossimi giorni il probabile ritorno delle piogge e del vento probabilmente accelererà questa tendenza, staremo a vedere.
DSCN8180 (2).JPGDSCN8200 (2).JPGDSCN8203 (2).JPGDSCN8209 (2).JPGDSCN8231 (2).JPGDSCN8233 (2).JPGDSCN8241 (2).JPGDSCN8245 (2).JPG
Saluti a tutti, Flavio
Non capirò mai la moda di piantare specie non autoctone, considerati i danni già fatti e soprattutto considerata la bellezza degli alberi nostrani.
Tra i miei preferiti i sorbi, torminalis e domestica, e gli ornielli, in ordine.
IMG_20211028_104328.jpg
IMG_20211027_125929.jpg
IMG_20211027_125133.jpg
IMG_20211029_081224.jpg
Tra le querce il farnetto è il mio preferito
IMG_20211028_091136.jpg
Ho approfittato del momento per fare un cesto regalo, con foglie di acero di monte e opalus, sorbo orniello e ricci.
IMG_20211027_070940.jpg
IMG_20211029_075216.jpg
Ultima modifica di TreborSnow; 29/10/2021 alle 07:14
Da un lato hai ragione, effettivamente le specie alloctone a volte possono creare problemi.
Il punto secondo me é comunque sempre tener conto dell'origine della pianta e dell'adattabilità al clima locale (spesso si sforzano alcune piantumazioni con meri scopi).
Io qua a casa mia per esempio ho specie sia locali che alloctone, ma non le abbiamo scelte a caso. Intanto ci siamo affidati al tempo, ad un vivaio serio (sí, purtroppo esistono vivai seri e professionali e altri non proprio).
Alcune persone peró si lasciano andare a gusti "esotici" ed é da lí che parte il danno spesso.
Intanto qua da me il foliage ha superato ormai il picco di metà Ottobre, e si avvia verso la fase "calante".
Ecco alcuni pioppi lungo una roggia nelle campagne, appena fotografati
20211029_135752_(1).jpg
Come è stato ripetuto, piante alloctone lo sono quasi tutte le piante agrarie, sia ortaggi che da frutto.
Poi, se pianto in giardino una camelia per esempio, non creo alcun danno all'ambente, mica la sto piantando in alta montagna.
Tra altri moltissimi esempi che si possono fare, la bouganvillea fa parte del paesaggio mediterraneo da più di 3 secoli, ma mica si è diffusa in natura e non ha fatto nessun danno agli ambienti.
Naturalizzate da secoli sono pure le agavi, ma non hanno comportato danni ambientali.
Le già citate robinie, è vero che sono invasive, ma sono molto ricercate dalle nostre api
Segnalibri