Secondo i miei gusti un giardino mediterraneo stonerebbe meno specie in una città con temperature lacustri come Milano rispetto a un giardino con piante montane come i larici ( si ho visto anche quelli nei giardini milanesi e di provincia)
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Per te e per @Belumat
A mio avviso la pianura padano-veneta è talmente sovrappopolata e iper sfruttata, che è necessario assorbire quanta più co2 possibile senza se e senza ma, ed in questo la flora decidua non aiuta, perché è inattiva proprio quando serve di più.
Le conifere montane qui ormai crepano, l'estate è troppo prolungata e surriscaldata, mentre l'inverno è divenuto una barzelletta un po' in tutto il circondario.
Piantumazioni autoctone ne hanno messe a iosa, peccato che soffrano l'estate perché non le irrigano, molte seccano. Mettessero anche degli oleandri, allori e lecci, sarebbe tutt'altra cosa (per integrare, non sostituire in toto).
Comunque sia, capisco il vostro punto di vista e non è che non lo condivido, è che vedo più urgente assorbire co2, tutto qui.
Oggi altra passeggiata, qualche colore ormai in spegnimento e un un bel topinambur. Buona serata!
Ultima modifica di Gian1969; 21/11/2021 alle 19:26
Io non comprendo il disprezzo per i pini marittimi/domestici, sono alberi bellissimi e maestosi.
Comunque l'altro giorno andando in treno a Bari mi sono accorto della differenza tra la piana pugliese e la Pianura Padana, la campagna pugliese è praticamente una fitta foresta sempreverde di ulivi
Forse i pini marittimi sono considerati pericolosi perché le loro radici rovinano le strade, oltre per il fatto che in caso di vento forte diventano pericolosi.
Sinceramente però li preferisco comunque ai cedri, i quali in autunno fioriscono lasciando pigne e polvere gialla che finisce ovunque.
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Andate tranquilli , più ventosa di Brindisi in Italia a livello di pianure e coste ci sono poche zone, qualcuna sulle coste sarde e siciliane probabilmente. L'altro pomeriggio sono stato alla foresta urbana qui al Casale, dove sorgono pini altissimi e dalle inclinazioni bislacche, e ondeggiavano molto sotto il forte vento (30-35 km/h di media all'aeroporto, qualcosa in meno lì) ma ne sopportano di simili più volte ogni mese.
Qualche volta cade un albero ma è un evento eccezionale e di solito riguarda pini secolari e potati male (vanno anche saputi tenere).
Non è che non sono belli è che effettivamente se non potati bene possono essere davvero molto pericolosi in caso di forte vento e neve, inoltre con il loro apparato radicale distruggono il manto stradale cittadino. Nel Lazio come in gran parte d'Italia, compreso anche il Nord, i pini marittimi ad ombrello vennero piantati a scopo ornamentale nel tempo del fascismo; se non ricordo male era degli alberi "prediletti" del regime. A Viterbo ci stanno pini marittimi di 70-80 anni, tutti messi negli anni '40 e '50. Capita però che in caso di nevicate bagnate creino molti casini (anche solo 10 cm sono sufficienti): i rami si spezzano e distruggono macchine (nessun problema invece con nevicate ventate e fredde). Non oso immaginare sul Medio Adriatico interno a 250-300-400 metri dove nevica tanto, tipo Teramo o Chieti, città dove sono presenti i pini marittimi e nevicate umide di 30-40-50 cm sono relativamente frequenti. Magari li potano in modo da assicurare meno danni possibili...
Cmq proprio poche settimane fa il comune ha preso la decisione di sradicare oltre il 50% dei piani a ombrello della città, sono già iniziati i lavori...devo ammettere che mi dispiace perchè erano ormai piuttosto vecchi e abbattere le piante non è mai una bella cosa, ci sono state anche delle manifestazioni contrarie a questo "pianticidio", ma purtroppo ormai la scelta è stata presa. Il motivo principale era il manto stradale devastato.
Ultima modifica di Mat87; 22/11/2021 alle 10:33
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Io i cedri li odio.
Sono alberi repellenti, se ti avvicini vieni punto dai loro aghi rigidi ed acuminati (ben diversi da quelli morbidi e carezzevoli dei larici), che ti scendono anche nel colletto della camicia in tutte le stagioni. Se ci parcheggi sotto la macchina te la ritrovi piena di aghi in tutte le fessure. La loro ombra è inutile in estate per i detti motivi e mortifera in inverno, quando vorresti sole. I loro colori assurdi fanno a pugni con la nostra vegetazione. Quanto più bella sarebbe l'Italia senza di loro!
La nebbia di ieri tra le anguste forre a cavallo tra Viterbese e Orvietano (durata quasi tutto il giorno)
Si tratta di zone umide sui 100-150 metri. I boschi prevalenti sono di cerri, rovere, roverelle, pioppi vari, frassini minori (ecc ecc). Come ben si vede non c'è ancora un foliage molto sviluppato (bisognerà attendere ancora 2 settimane), e solo alcune specie sono spoglie. In questi posti in Inverno non è infrequente la galaverna da nebbia in casi di HP fredda, che dona al paesaggio uno spettacolo anche migliore della neve, ma negli ultimi inverni si è verificata molto poco e giusto di mattina presto.
Totale assenza di castagni a questa quota.
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Ultima modifica di japigia; 22/11/2021 alle 12:30
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