Entrambi.
In realtà se parli con un vivaista delle regole ci sono, anzi, da quello che só addirittura é fatto divieto (per piantumazioni pubbliche almeno) usare specie alloctone.
Se non sbaglio me lo aveva detto uno che lavora in Comune, ma appunto non so se sia una legge comunale o regionale.
Sí piantano esclusivamente piante autoctone.
Ma penso comunque sia una cosa recente, non vorrei sbagliarmi
Per esempio per il verde ai lati della Superstrada Pedemontana Veneta só che per progetto hanno dovuto piantare esclusivamente piante autoctone locali.
Ieri, dietro casa al tramonto20211128_155751.jpg
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Come dicevamo tempo fa di piante autoctone nelle nostre città se ne vedono veramente poche. Il pino domestico a Milano non è autoctono come non lo è un platano per esempio e quasi tutte le altre specie che compaiono in quel gruppo postato da Gian. Nel litorale veneto ci sono intere pinete di pini domestici o marittimi e quindi non sono considerate autoctone?
Comunque per far felice @frankie986 ecco il pino marittimo che fino all'autunno scorso avevo in giardino
Adesso al suo posto c'é un Acer rubrum varietà "October Glory"
IMG-20201126-WA0009_(1)_(2).jpg
Ti ripeto, probabilmente é una legge locale fatta di recente, devo informarmi meglio.
Le pinete sull'Alto Adriatico sono tutte frutto di piantumazioni, non sono naturali (ne parlava anche un altro utente dalla Romagna).
Non sono molte comunque eh e anzi a dire il vero stanno progressivamente sparendo, ma non perché vengono abbattute, ma perché la nostra flora naturale autoctona ne sta prendendo il sopravvento.
Per esempio su un sito locale che parla della pineta di Jesolo (VE) trovi scritto cosí:
" La pineta di Jesolo si colloca all'estremità orientale dei lidi jesolani, in prossimità della confluenza del Canale Cavetta nel Piave.
Si tratta in realtà di una fascia boschiva mista, insediata su vecchie dune consolidate, che della pineta originaria conserva aspetto e componenti soltanto per brevi tratti. L'urbanizzazione degli anni '70 e le avversità naturali dei pini hanno infatti modificato l'originaria continuità e la tipica struttura coetanea e monospecifica dell'impianto.
Attualmente, la pineta, posta a dimora a partire dagli anni '20, appare come un bosco caratterizzato da dinamiche evolutive evidenti e rapide, dove talune specie invadenti quali robinia e pioppo stanno sostituendo progressivamente il pino domestico (Pinus pinea)."
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