Dovesse ottobre chiudere sotto la 1981-2010 sarebbe il terzo mese dell’anno a riuscirci dopo aprile e maggio, quei disgraziati di gennaio, marzo e agosto hanno chiuso rispettivamente a +0.3°C, +0.1°C e +0.35°C. Sarebbero però sei i mesi sotto la 1991-2020
Prima metà del mese qua a Rimini mare a
-0.6°C sulla 91-20
-0.4°C sulla 81-10
+0.1°C sulla 61-90
+0.3°C sulla 51-80
Accumulo provvisorio 49mm contro i 90mm di media 91-20 e 79mm di media 61-90 mensili
Totale annuale al momento 228mm
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
A Trento Sud la prima metà di ottobre si è chiusa con una media integrale di 14.0°c, in discesa rispetto alla prima decade ma ancora sopra entrambe le mie medie di riferimento per ottobre: a +0.9°c dalla recente 2010-2020 e a +1.1° dalla 1983-2005; la partenza ad handicap continua a pesare, per dire l'anno scorso ad oggi a media era di 12.3°c, vediamo se alla fine si riuscirà a tornare almeno in media, impresa non impossibile ma neppure così scontata.
Capitolo piogge: caduti finora 50.6 mm contro i 61.5 attesi a metà mese (media 1982-2020); finora sono solo 3 i giorni di pioggia > 1 mm, non piove da 10 giorni e probabilmente non lo farà almeno fino al 20 ottobre, poi si vedrà.
Se il mese si chiudesse oggi sarebbe il 2° di fila dopo settembre a finire sopra la media termica e sotto quella pluviometrica, meno male che siamo solo a metà dell'opera. Finora in ogni caso l'autunno meteorologico (arrivato giusto a metà) può definirsi piuttosto secco, visto che mancano all'appello quasi 55 mm, speriamo di poterli recuperare nella seconda parte.
Saluti a tutti, Flavio
Situazione piuttosto simile a Ferrara.
Dopo i primi 16 giorni siamo a 11,1/20,7°C circa -0,3 sulla media 1981/2010 progressiva.
Di fatto sono stati molto caldi i primi 5 giorni del mese, ma dal 7 in avanti siamo stati sempre sotto media , ovviamente soprattutto nelle minime.
Seconda decade per il momento a -1,6 sulla 1981/2010.
Capitolo pluviometrico mese da tragedia, è ad appena 7 mm su 74 di media.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
I discorsi da fare sono sempre due separati, perlomeno così faccio: inquadrare il dato in ottica storica confrontando con il passato per misurare il cambiamento anche se le conclusioni sono sempre le stesse (per questo si usa a livello internazionale la 61/90), e inquadrare il dato nella situazione attuale (usando il trentennio di riferimento più recente).
Cambiare le norme e far finta che non esiste il passato lo vedo personalmente poco corretto, per questo un occhio di riguardo andrebbe sempre dato.
Per il confronto nel contesto attuale… a livello teorico in origine le norme trentennali sarebbero da cambiare solo ogni 30 anni, quindi dopo la 61/90 sarebbe dovuta arrivare la 91/20, ma visto il GW è stato concesso di usare norme intermedie che regolarmente si cambiano (71/00, 81/10)… continuare a cambiare riferimento è una necessità dettata dai cambiamenti in atto, ma esce dal senso originale intavolato moltissimi decenni fa, è giusto saperlo.
Anche per questo è giusto che in parallelo venga mantenuta una norma di riferimento del passato, e fare un semplice gesto di spugna non lo vedo corretto.
Prossimamente molti passeranno alla 91/20 che nonostante su alcuni mesi di fatto sia quasi vetusta in partenza (esempio qua aprile, giugno sono shiftati non da molto), è l’unica norma climatica utilizzabile perché periodi più brevi (esempio una 00-10) possono non prendere in considerazione sufficientemente la variabilità e non sono standardizzati a livello mondiale.
La 1981-2010 è usata dalla maggior parte degli enti mondiali, non sono trentennali causali. Quello che hai scritto ha una forzatura: usare questa o la nuova trentennale non evita il confronto col passato, rimane un pensiero tuo il fatto che, se usando medie più nuove, uno evita questo.
Visto però che, in discorso di partenza era che dovevano essere usate medie che cambiano ogni 30 anni, perché non usi la 1991-2020 invece della 1961-1990, che dovrebbe essere, a questo punto, "scaduta" ? Premesso che puoi fare tutti i tipi di paragone possibili così come posso farli anche io.
Io, per esempio, uso la 1981-2010 un po perché la stragrande maggioranza degli enti la usa (NOAA, CNR etc) e anche perché al suo interno vi è un decennio "old', uno intermedio e uno con clima "nuovo" o quasi.
Ultima modifica di Dream Designer; 17/10/2021 alle 13:11
Certo sono cose regolate a livello internazionale. Non fosse esistito il GW non sarebbe esistita la 1981/2010 detto in poche parole. Qua è esposto in modo chiaro: Valori climatici normali - MeteoSvizzera
Io personalmente appena possibile passerò alla 91/20 “abolendo” la 81/10, e in parallelo la 61/90 verrà tenuta come riferimento di lunghissimo corso (come indicato dalla stessa OMM), perché appunto uno degli obbiettivi della climatologia resta documentare i cambiamenti in atto. Non fosse in atto alcun trend probabilmente non ci si sarebbe nemmeno posto il problema di tenere una vecchia norma, ma ogni 30 anni sarebbero semplicemente state aggiornate.
Chiaramente si possono usare tutte le norme che si vogliono/possono, ma il sunto è che non è affatto anacronistico tenere in parallelo una vecchia norma immutabile con il tempo affiancata ad una moderna che cambia.
Ultima modifica di AbeteBianco; 17/10/2021 alle 13:17
Io credo che la 71/00 e la 81/10 avrebbero comunque avuto senso di esistere. Ci sono state nel passato brevi cicli climatici di 30-50 anni che si sono alternati, per cui il clima cambiava (anche se meno velocemente) e in tempo breve. Basterebbe riesaminarsi qualche serie storica dal 1700-1800, e vedere come cambiano le medie da trentennio a trentennio saltando ogni 10 anni. Le differenze sono presenti, anche più di 2-3 decimi a volte.
Se a livello mondiale magari queste differenze sarebbero esigue, su scala continentale e ancor di più regionale pesano e pesavano. Nella stessa PEG si possono riscontrare fasi di clima più mite e altre di clima più rigido, con oscillazioni anche pesanti delle volte.
Quanto dici si può gestire alla vecchia maniera. Qualsiasi norma può esistere, ma faccio capo alle comunicazioni OMM che dettano la linea guida mondiale, e nel caso specifico trovo questo passaggio:
Taking into consideration issues identified in The Role of Climatological Normals in a Changing Climate (WMO, 2007) and elsewhere, the Seventeenth World Meteorological Congress (WMO, 2015) endorsed a number of changes, which are reflected in the Technical Regulations, in definitions relating to climate normals. The most significant of these changes was that the definition of a climatological standard normal changed, and it now refers to the most-recent 30-year period finishing in a year ending with 0 (1981–2010 at the time of writing), rather than to non-overlapping 30-year periods (1901–1930, 1931–1960, 1961–1990, and in the future 1991–2020) as was the case previously. However, the period from 1961 to 1990 has been retained as a standard reference period for long-term climate change assessments.
(https://library.wmo.int/doc_num.php?explnum_id=4166)
In poche parole, originariamente le norme erano pensate su un rinnovo di 30 anni per motivazioni pratiche e disponibilità di dati.
Solo di recente, una decina di anni fa, per vari motivi tra cui anche la presenza del GW, è stato cambiato il principio e stabilito di usare il trentennio più vicino (con rinnovo decennale), ma questo non è un via libera assoluto a "visto che il clima cambia adeguiamoci", si indica chiaramente di tenere in parallelo la 1961/90 come base di riferimento sul lunghissimo periodo.
Chiaramente nella pratica è un concetto da applicare in modo pragmatico.
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