Analisi modelli INVERNO 2021/22

**simofir** · 19/02/2022, 20:05

anche ecmwf vede lo strappo del 25.
Nord ovest e Alpi come consuetudine al secco.

**millibar71** · 19/02/2022, 20:25

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**Telecuscin** · 19/02/2022, 20:46

Originariamente Scritto da millibar71

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Sarebbe manna sia in montagna che altrove

**mikisnow** · 19/02/2022, 22:53

Speriamo!
Qui è dove nasce il PO, 7gg fa. Per chi confonde lo sci con la situazione attuale. Ovvero non è perché si scia su 50cm/1m/1.5m e su 4/5/6m di neve significa che è comunque tutto ok. Ma daltronde perché scandalizzarsi, è già capitato in passato

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Edit: Inoltre non cambia nulla se tiriamo fuori il discorso "eh ma il grosso lo fa prima della stagione invernale". Perché se avesse fatto 0cm fra Ottobre e Novembre ma raggiunta la media nivometrica nella stagione invernale, sarebbe decisamente meglio di ora.
Comunque anche oggi ero al Rolle, e se pur messo meglio che a NW non è di certo un bel vedere se pensiamo alla data odierna. Non importa se in passato ha fatto peggio in qualche stagione, non è che bisogna sempre ricercare i record Cit. Importa che parliamo dell'inverno 21/22

**bunicorn** · 20/02/2022, 05:47

Originariamente Scritto da edomat

Mi scuso con i moderatori se sono andato oltre l'argomento del topic, ma quando si parla di meteo ed analisi dei modelli a volte è difficile rimanere nei recinti.

lo penso anche io, abbiamo avuto un inverno troppo sottotono per finire cosi, ed è quello che vado già dicendo da settimane aspettiamo il cambio stagionale o reset.
Per rispondere anche a @Marcoan si è vero un final warming come viene chiamato il dissolvimento del vortice polare troppo in anticipo potrebbe portare ad un'anticipo della torrida estate che oramai ci aspetta ogni anno, però se mi è consentito visto che è stato tirato fuori l'argomento, io ho fatto presente spesso che vado in montagna, bene io li vado a fare rilievi e misurazioni, comincio da fine aprile con le cime appenniche dove misuro lo spessore di accumolo nevoso stagionale e vado su ogni sabato per nuove misurare l'ablazione, questo fino a che tutto il nevato stagionale non si scioglie completamente, dopodichè passo ad alcuni ghiacciai alpini Marmolada Stelvio e Presena logicamente non ogni sabato ma con un periodo di ferie.
Perchè ho aperto questa parentesi, per riallacciarmi al discorso di @Marcoan e @Ghiacciovi nel 2018 c'è il grosso episodio nevoso di fine inverno e nel complesso è stata un'ottima stagione di accumolo, abbiamo avuto un'estate tutto sommato fresca ed è stato l'ultimo anno in cui ad ottobre ho misurato ancora un metro di neve sul Calderone gran sasso, cosi come sui ghiacciai sopra citati non si è andati in deficit tra accumolo ed ablazione stagionale.
Il 2019 invece è stata caratterizzata da un Aprile e Maggio super nevosi su Alpi e Appennini, ma poi è seguito un Giugno bollente che praticamente a azzerato il tutto.
il 2020 stagione invernale simile a questa e primavera normale se si può usare questo termine in meteorologia poi c'è stato un giugno sottomedia.
lo scorso anno io leggevo i vostri commenti è stata un'ottima stagione di accumolo invernale primavera sottomedia ma sterile, ma poi èseguita l'estate che tutti conosciamo con tutti i ghiacciai in deficit ed il Calderone già a inizio settembre non erano rimaste che pietre, ma questo è molto importante ad inizio giugno lo spessore di accumolo era superiore anche se di poco al 2018 anno però grazie all'ultima estate non bollente è rimasto del nevato.
Questo per riassumere che in meteo non c'è una regola fissa che dopo una stagione di un certo tipo ne segua un'altra, dopo questo intervento non scriverò più nulla che non sia strettamente collegato al topic, ma continuerò a scrivere nella sezione glaciologia, sperando nella clemenza dei Moderatori se sono andato oltre, ma certi argomenti una volta presi non si possono liquidare con una battuta, buon proseguimento a tutti.

Trovo il tuo post interessantissimo, in prima istanza perché riporti uno spaccato della situazione sulla base di misure e, a seguire, tramite quelle metti nero su bianco il senso più profondo di ciò che significa "epoca fredda" e "epoca calda". Ovvero che i periodi freddi sono caratterizzati non tanto da inverni particolarmente freddi, ma bensì da un'alta frequenza di estati fresche. Perché solo se l'ablazione del ghiaccio (e ciò avviene nel semestre caldo) è ridotta si può parlare di epoca fredda.
Se il ghiaccio abla poco, allora ha la possibilità d'estendere la superficie di anno in anno ed innescare così un meccanismo di feedback basato sul cambio d'albedo.
L'espansione della criosfera porta ad una buona zonalità delle correnti, ovvero struttura una gradiente termico meridionale in grado di rendere il getto un po' più basso di latitudine e un po' più teso. Ciò, a sua volta, lo fa interagire in modo più efficace con le possenti strutture montane e dunque permette di avere una frequenza più elevata di dinamiche favorevoli al disturbo del vp nel semestre freddo.
Tutti i santi anni viviamo una sorta di micro era glaciale, ovvero tutti i santi anni si ha semestre freddo e la caratteristica di quel semestre sta proprio nel rinforzo del gradiente meridionale della temperatura.

**estofex** · 20/02/2022, 07:44

-i modelli hanno buona concordanza fin verso le 200h, non era scontato.

**fresh** · 20/02/2022, 07:59

Comincia a vacillare il guasto del prossimo fine settimana anche se stamattina sembrano favorite da precipitazioni alcune zone del nord ma urgono molte conferme.

**Alesa** · 20/02/2022, 09:17

Per il nord ovest continua il nulla assoluto. Davvero questo vortice polare non riesce a morire, insieme alle velocità zonali?

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