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il "29"
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Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Carlo Verdone e Mario Brega: Senti sto prociutto .. e ste olive so greche. Borotalco - YouTube
Mi scuso per l'OT ma non ho resistito.
Tornando in tema, e prendendo ad esempio la mia zona, direi che per metà mese vincerà la media degli spaghi. L'onda di risalita ha varie oscillazioni ma è centrata poco sopra alla media del periodo. C'è tempo anche per ribaltoni inattesi ma a pelle sento che l'andazzo sarà quello senza infamia e senza lode.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
beh, ho appena saputo che ci verrà a trovare la -15° questo inverno, con trottolini amorosi in competizione
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
bellissimo racconto
Questo forum è oggettivamente una platea in cui si condivide, discute e si crea dibattito di una materia scientifica quale lo è la meteorologia.
Per natura la scienza è dubbio e dibattito e non sicurezza, e, questo e suo modo molto altro è un dato di fatto.
Di seguito poi, le meteo considerazioni e personali predizioni sono ben accettate anche se non da te , ma, questo è un altro discorso, per il semplice fatto per cui e fondamentalmente appurato sia :
- un corpo immerso o semi immerso in un fluido riceve dal basso verso l'alto una spinta di pari intensità pari al peso del volume del fluido spostato.
- se applico una forza a una superficie per esempio di 1 mq avente pressione pari a 1 etto pascal
- se applico la medesima forza a una superficie per esempio di 2 mq, la pressione per metro quadro sarà di 0,5 etto pascal.
- il gradiente in acqua e in aria mai è lo stesso, per ovvie cause per cui le fonti di calore variano di continuo in posizione e in intensità di scala.
Detto questo, e, sopra tutto intuito, ben si evince che è per natura difficile predire come verrà redistribuito il calore dalla circolazione generale sia oceanica che atmosferica, a definir di seguito poi il tempo atmosferico nell'areale di proprio interesse.
Detto ciò, dato che la condivisione della passione meteorologica in questo forum si regge sulla buon rapporto di comunità, trovo personalmente poco propenso all'educazione civica attaccarmi solo per la mia considerazione personale di una probabile evoluzione futura della circolazione atmosferica volta a redistribuire il calore in giro.
Spero di esser stato chiaro.
In fede,
Ivan.
P.S
Tralascio le polemiche su un mio sdoppiamento di personalità volto a identificarmi come altro utente attivo in questo forum, in quanto, la logica è per natura puerile e troppo superficiale per esser espressa da persone serie e coscienziose.
Ultima modifica di setra85; 03/12/2021 alle 16:54
se non è rilettura da contrasto con l'aria gelida questa non so cosa sia
C'ho la falla nel cervello
La realtà è che nella meteorologia appena si esce dall'ovvio si entra nell'assurdamente complesso. G.B.
La verità imposta è una bugia.
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