Originariamente Scritto da
bunicorn
Ciao.
Si, mi riferivo a quello stato del
VP, o stato per il quale hai onde stazionarie in grado d'innescare le più severe digressioni del gelo verso le medie latitudini.
Difatti, a mio avviso, è molto più importante focalizzarsi sullo stato di salute delle onde che sulla morfologia del
VP, perché l'arnese è un fluido e gli stati che può assumere possono essere di più difficile interpretazione se considerati sulla base della sua morfologia.
Intendiamoci, non è che essa non abbia significato, ma acquisisce un suo miglior significato se trattata dal punto di vista, per l'appunto, delle onde.
In tal senso si incrocia il discorso dell'
AO (o
NAM ad altre quote).
L'
AO è un calcolo basato su una tecnica matematica chiamata PCA (principal component analysis), che in meteorologia viene chiamata EOF (empirical orthogonal function), la quale, dato un set di dati, ne cerca la massima varianza costruendo su di essi il sistema di riferimento (da cui il concetto di componente principale).
La PCA è quindi una tecnica d'analisi statistica multivariata non supervisionata, ossia il sistema di riferimento è per l'appunto desunto senza vincoli dalla distribuzione dei dati stessi. Quello che viene creato sulla media mobile a tre giorni per il calcolo dell'
AO (o
NAM) viene poi proiettato scalarmente su un analogo pattern ricavato da una media multiannuale e il risultato è il numerello che conosciamo.
Ma il gioco sta
li. Quel numerello è dato da un comportamento "tipico" del
VP, e ciò è legato a come le onde si presentano su di esso. Essendo la distribuzione delle terre emerse e dei continenti invarianti se non in tempi estremamente lunghi (scala geologica), la parte del leone la fanno i due oceani, ovvero la tana delle onde principali.
Quindi il pattern multiannuale su cui si fa il prodotto scalare è figlio di com'è fatto l'emisfero boreale e pertanto vi possono essere casi (se non ricordo male l'anno passato e l'anno prima ne abbiamo avuto un esempio lampante col vortice a ciambella) in cui puoi avere un
AO anche abbastanza negativo e digressioni di scarsa qualità e intensità alle medie latitudini. O distribuzioni frammentate che possono indurre a conclusioni analoghe.
Su quest'andazzo segue un po' il ragionamento secondo il quale dare troppo significato alle anomalie del gpt è un passaggio da soppesare con cura.
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