Apro una parentesi e poi la chiudo subito. Il fatto che il NE sia più caldo del NW in Estate non so sinceramente dove tu l'abbia tirata fuori, i dati in ogni caso non confermano affatto questa tua convinzione.
Prendo a titolo di esempio la stazione di Alessandria: le medie 1961-90 estive sono pressochè identiche a quelle di Ferrara. Evito il confronto con zone più a Nord (Padova o Venezia per esempio), perchè è meglio.
Stazione meteorologica di Alessandria - Wikipedia
Stazione meteorologica di Ferrara San Luca - Wikipedia
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Alessandria ha già un clima più simile all Emilia. Temperature più alte e pochi temporali. Tuttavia ha tassi di umidità spesso più bassi di altre zone del Piemonte e della pianura padana. Anche l escursione termica tra il giorno e la notte è spesso maggiore. Il paragone ad esempio tra Cuneo e Mantova o Bologna e Verbania vede le città ad est mediamente più calde e secche (meno pioggia non meno umide)
Negli ultimi 20-25 anni i 15°C col 90% di u.r. sono stati roba futuribile, dal 20 giugno al 31 agosto di ogni anno. Valori attorno o sopra i 30°C di massima nei periodi di tempo stabile, con u.r. tra il 40 e il 55% direi che invece sono stati la normalità degli ultimi 100-120 anni su 4/5 del territorio padano, se parliamo dei due mesi centrali dell'estate. Le serie delle massime storiche (tipo la 1951/1980 o la 1961/1990) sembrano contraddire questa banale verità solo per il fatto che la variabilità meteorologica interestiva e intraestiva, 50 o 60 anni fa, era significativamente più alta di oggi, per cui avevi mediamente più passaggi perturbati con target a Sud delle Alpi (solitamente 4 o 5 tra metà giugno e fine agosto), un ciclo diurno più accentuato (gpt più bassi), quindi più temporali, più rimescolamento e minore subsidenza. Senza considerare che, dopo il 2003, con sporadiche eccezioni, i break incisivi cui accennavo prima, che interrompevano le (meno frequenti e meno intense) onde di calore, portando valori di temperatura nettamente sotto la media anche se magari solo per un paio di giorni, sono diventati molto meno frequenti. Addirittura negli ultimi 4 anni di questi break incisivi ne abbiamo avuti forse 4, ossia lo stesso numero di quelli della sola pur canicolare estate 2003. In pratica e senza voler generalizzare il clima padano medio dell'ultimo ventennio, pur con le notevoli differenze locali in termini di regimi pluviometrici e di peculiarità microclimatiche, coincide quasi completamente con il luogo comune più frequente con cui viene sommariamente descritto.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Cuneo è un contesto peculiare che assomiglia ben poco al resto della pianura padana, anche se ne fa in qualche modo parte e comunque il bacino del Tanaro a monte di Alessandria, come del resto quello dell'Adige tra Verona e Trento sono geograficamente e climaticamente ben distinti dal resto delle pianure del Nord, ognuno con peculiarità proprie. Considerando l'altimetria di Cuneo i paragoni con le aree di bassa pianuta tra Est Piemonte e Veneto sono assurdi (l'area cittadina cuneese è tutta compresa tra i 480 e i 560 m con Piazza Galimberti quotata 534 m) e soprattutto la vicinanza a montagne piuttosto alte, affacciate direttamente alla fascia di alta pianura pedemontana (tra la piana di Boves e la vetta del Bric Costa Rossa ci sono 8 Km in linea d'aria e più di 1600 m di dislivello, senza considerare le montagne ad ovest che sono ancora più alte e appena più distanti (tra la vetta principale della Serra dell'Argentera, alta come la Marmolada e la piana di Borgo San Dalmazzo ci sono 16 Km in linea d'aria e 2700 m d dislivello). Tutto ciò rende Cuneo imparagonabile con le città della Val Padana centrale e orientale, meno che mai con la bassa pianura veneto-friulana. Poi l'esempio di Cuneo è proprio sbagliato a prescindere, tra l'altro non è nemmeno fresca nei mesi estivi, anzi credo che a parità di quota la piana di Cuneo sia una delle zone più calde del Nord Italia, addirittura Cuneo ha frequentemente minime comparabili o superiori a quelle di località della sua stessa provincia come Ceva e Cortemilia, poste a quote decisamente inferiori e medie giornaliere (orarie) del tutto simili. Ha solo meno picchi di caldo diurno (anche perché ha escursioni termiche diurne inferiori).
Ultima modifica di galinsog@@; 25/05/2022 alle 10:25
Vediamo un poco se rientriamo in questa stagione primaveril_ estiva ancora tra i miracolati..
Ultima modifica di Lake; 25/05/2022 alle 13:03
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Vi chiedo la cortesia di terminare con gli off topic, di thread dedicati ce ne seno diversi eppure sistematicamente mettete tutto nel thread dei modelli e poi mandate le segnalazioni dove vi lamentate pure.
Moderatore MeteoNetwork Forum
La cosa importante è che GFS continua a confermare il forte break del weekend.
In seguito si vedrà l'inensità, la dinamica (precipitazioni), il coinvolgimento dettagliato delle zone georafiche etc.
Ma la cosa importante è un deciso cambio di pattern e circolazione d'aria.
Cosa che nel 2022, in estate, sopratutto nelle carte over 3 giorni, e tutt'altro che scontata.
Con GFS 06 ondata molto transitoria grazie al veloce riaggancio della LP
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