Spero solamente non ci siano problemi di siccità grave che portino alla calamità nell'agricoltura.
Con quello che sta succedendo in Europa in termini di cibo (prezzi) sarebbe devastante.
Per il resto prenderemo quello che verrrà, come sempre fatto.
Giuste osservazioni, 12 anni alla velocità cui si muove il GW purtroppo non sono pochi, quindi la cautela è d'obbligo.
La scorsa estate a mio avviso è stata piuttosto preoccupante, per il modo in cui si è avuto un pattern bloccato quasi senza interruzione nonostante il contesto teleconnettivo facesse pensare a maggiore dinamicità.
Da questo punto di vista è risultata più simile alla 2018, altro anno che non aveva una circolazione particolarmente favorevole agli scambi meridiani (che infatti non sono stati particolarmente pronunciati) ma che ha raggiunto un bilancio termico mostruoso a causa della notevole persistenza.
Estati roventi come 2015, 2017, 2019 partivano già dall'inizio con una predisposizione al caldo molto maggiore quindi ero già rassegnato in partenza, se però saltano anche gli schemi che in passato portavano maggiore variabilità la situazione diventa preoccupante.
Anche la 2020 (che a livello tlc era favorevolissima) alla fine ha tenuto botta finché non è arrivata una ondata di caldo seria, dopo quel momento si è instaurata una persistenza che ha portato gran caldo fino a settembre inoltrato.
Non ho certezze su questo aspetto, ma credo che una alternanza tra ondate di calore intense e rinfrescate altrettanto marcate manchi dal 2010 (forse 2011?), quindi è giusto domandarsi fino a che punto sia una casualità o una conseguenza del riscaldamento globale.
La 2020 ebbe un giugno appena sopra la 71/2000, cosa che non capitava da tempi immemori (2004) e piovosissimo (ben 318 mm), un Luglio anch'esso appena sopra media 71/2000 ma un Agosto ben caldo e che chiuse a +2° dalla 71/2000 cui seguì anche un settembre bello caldo (+1,5° dalla 71/2000)...agosto comunque bello piovoso anch'esso (120 mm)....la media trimestrale da me chiuse a 23,3°, ovvero +0,9° dalla trimestrale 71/2000, comunque fra le meno calde insieme alla 2016 ( che chiuse a 23°) e alla 2014 ( che chiuse a 22,4° in perfetta trentennale 71/2000) dal 2012 in poi.
Esatto.
La 2011 fu buona nella prima parte poi feroce nella seconda parte.
Bisogna però anche dire che per esempio la 2014 é avvenuta dopo il disastro artico del 2012. In cuor mio spero sia una concomitanza di fattori le estati post 2014 di cui non se ne salva 1 personalmente con caldo meno atroce (come persistenza) nella 2018 e 2020 (quest'ultima compensata con la siccitá a causa della stagioni "invernale" e primaverile precedenti).
Ci vorrebbe un'estate in controtendenza stile 2014 (magari molto più fredda) per riprendere fiato.. Per compensare quello vissuto invece ci vorrebbero 30 anni di 1816 bis
Da "stagionofilo" una 2014 non me la auguro per nulla, fu veramente triste: 14 gg a Pesaro sarò andato al mare senza veder piovere almeno un'ora si e no 5 giorni....mi augurerei un'estate senza eccessi particolari, stabile con qualche break e senza l'africa in risalita, una chimera ahimè...
Giunti a un momento cruciale per la stagione, in consueta combutta con Alessandro1985, proviamo a fare il punto sull'estate 2022.
In un momento in cui si prospetta per il mediterraneo un maggio parzialmente rovente per la penisola potrebbe sembrare una paraculata esprimere certe considerazioni sulla stagione entrante, ma per chi vuole fidarsi le stiamo sondando già da qualche tempo.
Iniziamo togliendoci il dente del bilancio termico: per l'estate sappiamo che non esiste più un regime barico chiaramente favorevole a una stagione termicamente moderata. Abbiamo vissuto estati molto calde, ora maggiormente in un'area della penisola ora nell'altra, in presenza di WR molto diversi tra loro. Quindi ormai il quid della stagione è semplicemente nella definizione dei principali centri motore che potranno definire l'area deputata al clou del surplus termico.
Se non sorprende dunque prospettare un'estate calda, va detto che questa stagione rischia di avere molte più probabilità di superare per la seconda volta la fatidica soglia dei +2 piuttosto che non di rimanere sotto i +0,5 come altre stagioni degli anni 2000 caratterizzate da alcuni similari quanto importanti parametri di partenza.
Stagioni come la 2000 e la 2010 sono dei riferimenti interessanti: la prima per la fase enso di lungo periodo, la seconda perché è l'ultima del nuovo millennio a presentare il combinato disposto pdo/qbo/iod-.
Ma quanto saranno cruciali questi parametri di partenza nel caratterizzare il pattern stagionale? Prima di rispondere facciamo un rapido sunto delle condizioni in essere
L'estate si aprirà con una niña in gran forma, sia a livello sst che di solidità della colonna
L'impatto del fenomeno sulla circolazione è certificato da valori del SOI veramente eccezionali per il periodo, con la media degli ultimi 30 giorni che veleggia intorno ai +20 e a 90 sopra i +15
SOI_202205.png
Il pacifico quindi è fortemente connotato a tutte le latitudini
In questa fase il forcing superficiale associato alla kelvin sta facendo crollare i valori iod, che vanno superando la fase neutrale che si protraeva da tempo. L'anomalia positiva di contenuto di calore a ridosso dell'Indonesia è particolarmente pronunciata.
La QBO come ampiamente preventivabile entra nel momento di massima rinforzo della fase orientale
Le sst dell'atlantico sono fortemente caratterizzate dal blocco uk+ che ha connotato la primavera, mentre l'EA non è smaccatamente positivo
I parametri proveniente dalle latitudini sub/tropicali quindi non sarebbero nemmeno malvagi, la fase negativa dello iod, un tna neutro/negativo e un golfo di Guinea caldino potrebbero limitare la spinta dal basso e limitare l'altezza ITCZ.
Una parantesi è necessaria in riferimento all'andamento della MJO, che in questi giorni tiene banco, in quanto la capacità di iod nell'incidere favorevolmente sulle oscillazioni del getto dipende ovviamente dalle fasi convettive prevalenti, certamente questo non include passaggi pronunciati in 6-7-8 ma quelli tra indiano orientale e continente marittimo.
E ora veniamo alla domanda di cui sopra
C'è un andamento peculiare della cella polare nel corso di questo mese di maggio, una fase smaccatamente positiva dell'ao che potrebbe mettere a consuntivo un valore superiore al +1
Negli anni '00 è successo tre volte: 2003-09-18.
Sicuramente non è una lista rassicurante, ma di rassicurante in estate non c'è più molto per chi auspica una stagione su valori moderati.
Nel complesso siamo dunque in una fase molto delicata, perché i forcing che andranno a favorire una certa inerzia in queste condizioni peculiari a livello polare potrebbero lasciare un'impronta importante per quella estiva nel momento in cui questo rinforzo verrà meno. Diventa dunque cruciale comprendere se il regime nettamente votato alla stabilità sul mediterraneo centro occidentale potrà essere messo in discussione prima che alle latitudini artiche le anomalie bariche di segno- non verranno sostituite da una configurazione più classica.
C'è anche la possibilità che questa estate passi in nao+ e questa paradossalmente potrebbe essere una cattiva notizia, specialmente in una stagione in cui se l'incidenza delle spinte tropicali non è decisiva la variabilità va a maggior ragione in mano alle bizze della corrente a getto polare.
In un regime circolatorio in cui la sua capacità di sfondare franco verso il continente pare fuorigioco, la variabilità dei pattern sarebbe maggiormente appannaggio di scambi meridiani.
Ovviamente una stagione come la 2000 e la stessa 2010, che anche a livello sst pare piuttosto interessante, avrebbero verosimilmente oggi tutt'altro bilancio, in parte per l'aumento medio che è maturato in questi ultimi anni, in parte perché le estati che erano caratterizzate da violente ondate inframezzate da corposi crolli barici in un contesto di variabilità abbastanza vivace, al giorno d'oggi potrebbero veder ridotta la propria capacità di alternare i pattern, discorso già affrontato in precedenza in questa discussione.
Quest'ultimo aspetto è forse quello più interessante della stagione ai nastri di partenza.
Scusami ma a me che l'estate 2018 continua ad essere messa tra le più calde proprio non torna, forse a livello emisferico, ma dalle misurazioni e foto fatte da me ed anche postate iln2018 è stata l' ultima stagione dove è rimasto del nevato stagionale sul Gran Sasso, non hanno chiuso in deficit sia lo Stelvio che la Marmolada, partendo da situazioni di buon innevamento ma non eccezionale, in particolare per il Calderone dove lo scorso anno avevamo una situazione di partenza migliore rispetto alla 2018 ma non è rimasto nulla a fine stagione, inoltre aggiungo che Sicilia e Calabria verdi a fine Agosto inizio Settembre come ho visto nel 2018 non so ogni quanti anni si verifichi, e questi sono dati di fatto incontestabili perché certificati.
Ma le medie dicono altro bene ne prendo atto ma lasciano molti dubbi, perché mentre per la campagna verde può passare il fatto che ci siano stati molti temporali in un contesto caldo, per la neve stagionale che rimane in quota è un po' più difficile la neve si scioglie se fa caldo, se fa meno caldo si scioglie di meno e quindi rimane e non il contrario.
sAl suolo fu caldissima al nord (più di estati come 2012 e 2017), in media nazionale resta ancora la settima estate più calda ad oggi (all'epoca era la quinta).
Però il caldo in pianura fu soprattutto un effetto della subsidenza e della persistenza estrema, le anomalie in quota sono molto più pronunciate a nord delle Alpi.
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Se sali ancora un po' di quota le anomalie si riducono ulteriormente, comunque molto calde ma non eccezionali.
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Quindi ci sta che il bilancio dei ghiacciai sia stato meno negativo che in altre annate visto che si partiva da un innevamento buono, al centro-sud non si può nemmeno dire che sia stata calda.
Possiamo aspettarci di tutto, mi pare.
La 2003 mostruosa ovunque, la 2018 al CN.
Vedremo .
Comunque vada mi auguro che a eventuali fiammate seguano periodi vivibili.
Lo stesso 2007 ebbe discrete parentesi in estate.
Un replay della 2021 al sud sarebbe un disastro.
Perché io capisco che gli abitanti del nord come medie hanno visto una brutta persistenza nella 2018 ma di certo non si toccarono +44/+45 per settimane.
Al sud la potenza di fuoco dell'estate è sempre superiore vista la bassa latitudine.
Con +35/+38 hai caldo, con +44/+45 rischi di lasciarci le penne (io soffro di sbalzi di pressione e lavoro all'aperto)
Periodo romantico alfa
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