Il problema della 2018 è che fu un costantume peggio ancora del 2003, con anche una vastità della sopramedia fino ad allora quasi inedita, difatti l’estate o quasi tale durò da aprile ad ottobre inoltrato, e fu problematica la scarsità di ricambi d’aria e l’assenza di rinfrescate durante il periodo estivo fatta salva una roba indefinibile in terza decade a giugno e una parentesi nel nulla a fine agosto.
In se nella 2018 non entrarono grandissime isoterme in quota (a malapena la +20 al top), ma ho idea che al suolo in proporzione si percepì molto la calura, al nord Italia mi pare di ricordare sopratutto caricando i DP, ma altrove ci si mise anche il secco (al nord delle Alpi localmente è una delle più secche da 100 anni, ma anche da noi è una delle più secche da almeno 20 anni).
Invece la 2019 è un altro tipo di estate, fatta maggiormente di “fiammate” con isoterme record in quota, e comunque sul resto anche li mai veramente fresco al contrario di fasi nelle estati successive.
La 2020 in se anche lei vide una potente ondata di caldo, in un contesto medio meno estremo, mentre la 2021 come già detto in altre zone d’Europa semmai, fatto praticamente inedito, con più hotspot, ha poi battuto la 2018 e la 2010 come estate più calda su Europa nel senso più vasto del termine.
Se le premesse sono queste io al momento non vedo indicazioni che possano contraddire questa linea per il prossimo trimestre estivo.
Però rendiamoci conto che pezzo per pezzo la 2003 la stiamo smontando.
Nel 2010 prima dimostrazione che anomalie del genere o peggiori sono possibili, come dimostrato in estate in Russia.
Nel 2015 altro mito che cade, era la volta con il luglio e in più zone anche mese più caldo di sempre alle nostre latitudini, nel 2017 altri sapranno meglio di me dei record avuti in mediterraneo, la 2018 poi in Europa si mostra ancora più lunga e vasta della 2003 con diffuso record sul semestre, altro mito che cade.
La 2019 batte picchi in quota, ma non solo lì delle singole ondate che risalivano al 2003 ma anche ad altre annate del passato.
La 2020 in silenzio in certe zone d’Europa Occidentale già ben colpite l’anno precedente quasi replica.
La 2021 ennesima estate recente che su scala europea è più calda della 2003.
Prossimo passo?
Lungi da me enfatizzare i toni, ma questo è un andazzo che lascia poco spazio all’immaginazione, come ogni anno le potenzialità ci sono, poi la volta che farà una combinazione di vari fattori estremi come nel 2003 sarà una lotteria, e nemmeno tanto prevedibile adesso, ma potenzialmente non tanto impossibile nemmeno a breve.
Nonostante il richiamo precedente, si è continuato ad andare OT, pertanto ho modificato il titolo del thread; se andate ancora OT rispetto la nuovo titolo, ban a profusione perché vedo che i richiami vengono prontamente snobbati.
Moderatore MeteoNetwork Forum
assolutamente, come dato termico la 2003 è avanti e spero lo resterà sempre. come vivibilità la 2018 se non è peggio poco ci manca, come detto è caratterizzata da umidità sempre perennemente alta, che è ciò che rende asfissiante il caldo.
la 2003 è stato ben più calda ma sicuramente più secca come ur.
Si vis pacem, para bellum.
esatto, è stata proprio così. per portare caldo terribile non serve necessariamente la +25, bastano giorni e giorni con la +16/18 umida e il gioco è fatto. l'estate 2018 è stata così, senza picchi termici esagerati (appunto una +20 in quota) ma quel +2 costante in quota che, unitamente all'assenza ricambi d'aria significativi, ha reso il tutto invivibile con T moderaatamente sopra media ma umidità asfissiante.
ripeto, è il mio incubo personale l'ho vissuta molto peggio della 2003 (sicuramente l'età ha influito ).
Si vis pacem, para bellum.
difficile esprimere un parere oggettivo e scientifico. dipenderà molto dalla presenza dell'anticiclone delle azzorre o dell'anticiclone africano
Più allarghi l'orizzonte geografico e più diventa difficile vedere estati in controtendenza, perché il segnale del GW domina qualunque cosa e la media corrente ormai è circa un grado sopra la 81-2010. A livello continentale il dubbio è solo se sarà una estate calda o molto calda/record, per bucare quel trend serve qualche cataclisma tipo una eruzione VEI6+.
Si può solo sperare di stare dal lato giusto del continente e avere un sopra media solo moderato con ondate di calore limitate, per il nord dal punto di vista teleconnettivo non sarebbe nemmeno una speranza infondata.
I mie desideri sarebbero per un estate Old Stile...ma i miei desideri non fanno testo...
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Per quanto riguarda la Liguria (fascia litoranea e sublitoranea, parlo di stazioni AM/ENAV) come Imperia, Genova Sestri, Sarzana ma anche la quasi totalità delle stazioni della rete ARPAL/OMIRL del versante marittimo e del versante padano, perlomeno di quasi tutte quelle sotto i 500 m di altitudine, l'estate 2003 è risultata essere la seconda o la terza più calda degli ultimi 50 anni (superata dalla sola 2018 e in meno di 1/3 delle stazioni dalla 2015, la 2012 e la 2017 risultano ben distaccate, la 2017 in alcune località non riesce nemmeno a entrare nella cinquina delle più calde). Il punto è che in una stagione con quelle caratteristiche di stazionarietà e subsidenza, con un sopramedia costante ma senza le grandi cuspidi anticicloniche afro-mediterranee dell'ultimo ventennio (es. fine giugno 2019, agosto 2017) le aree di media e alta montagna si comportano in modo differente dalle pianure, dalle zone di fondovalle o dalla fascia della bassa e media collina. Per cui non mi stupisce se nel 2018 i ghiacciai dalla Valle d'Aosta al Tirolo hanno subito un processo ablativo meno accentuato che in estati meno calde nella Val Padana e in generale nelle aree costiere e subcostiere dell'Italia settentrionale e centrale. Ciò premesso i dati delle reti meteorologiche nazionali, regionali, locali (pubbliche e private) parlano chiaro e la 2018 è stata una delle 2-3 estati più calde della storia meteorologica per buona parte del Settentrione italiano e anche per il versante ligure e alto tirrenico a Nord di Civitavecchia. Dopodiché, se parliamo di auspici per l'ormai prossima estate 2022 c'è più che altro da augurarsi (per noi) che il baricentro delle anomalie di gpt si disponga dall'iberia centro-occidentale alle Isole britanniche e non su Francia, Benelux e Germania occidentale...
Ultima modifica di galinsog@@; 03/05/2022 alle 09:34
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