Originariamente Scritto da
Gian1969
In generale le zone più calde stanno sul quadrante di nordest, perché come scrivevo altre volte in regime anticiclonico, quindi quando c'è meno dispersione, le brezze sono sudoccidentali e portano verso nordest tutto il calore della città.
Quando ci sono altri venti di solito non c'è stasi anticiclonica e quindi c'è più dispersione.
Comunque ci sono delle differenze fra inverno ed estate: d'inverno le brezze da stasi anticiclonica sono sempre da sudovest, notte e giorno; d'estate invece talvolta all'alba giungono dei réfoli da nordest, probabile estrema diffusione delle brezze prealpine, che dopo molte ore, al termine della notte, arrivano fin qui. In questo caso, allora, si rilevano minime assurde proprio nel settore di sudovest, minime alle quali però non seguono massime altrettanto elevate, in quanto in tarda mattina si attivano le brezze di sudovest, che portano sui quartieri sudoccidentali l'aria dal Parco Sud e dalla valle del Ticino.
In soldoni: in ogni stagione la zona più calda dovrebbe essere fra Buenos Aires, Stazione Centrale, Fatebenefratelli, San Marco, piazza Principessa Clotilde, Solferino: densissima, lontano dalle campagne e senza aree verdi (eppure è una delle più care della città
segno di quanto alla gente importi del verde
); d'estate Lambrate "brilla" per le massime altissime, perché è all'estremo nordest e la brezza pomeridiana da sudovest attraversa la porzione massima di città possibile. Poi però le minime sono circa un grado inferiori al centro, a volte di più se all'alba arrivano brezze da nordest.
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a.negrello, @
Belumat: occhio che se parlate di vento di Marino al milanese medio, vi prende per matti
E' solo grazie ai potenti mezzi che abbiamo a disposizione, che si vede come non di rado la brezza anticiclonica tipica della zona, da sudovest, costituisca in realtà l'estremo nordest dei venti di marino dell'alessandrino e del basso pavese.
La massima azione di questo vento è proprio in questa stagione, quando è massimo il delta termico fra entroterra e mare.
Io ho scoperto la natura di questo vento durante l'ondata calda di giugno 2017, quando per più giorni consecutivi, nel tardo pomeriggio, si era attivato questo vento fino a 25-30 kmh, che rinfrescava e rendeva le serate vivibili, portando delta termici fino a 4, 5 gradi con il centro est regione e DP a 14, 15 gradi contro gli oltre 20 del centro-est. Il tutto era evidente dalle cartine CML.
Il lato negativo di questa dinamica è che toglie potenziale ai temporali. Al milanese medio, dunque, porta solo vantaggi: leva l'afa e toglie di mezzo il rischio che la folla in Darsena, in Colonne, in Brera si becchi delle signore lavate
Buon pomeriggio!
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