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  1. #101
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Qui dietro

    Media medie 19.6°
    Media minime 13.0°
    Media massime 26.9°
    Estremi assoluti 8.1°/31.3°
    Pioggia totale 55 mm

    Non mi impegno nemmeno per la tristezza, che comunque non è eccessiva perché avevo preventivato un maggio da insufficiente a indecente 1 anno dopo la primavera più fredda dal 1997 e la seconda coppia consecutiva marzo+aprile sotto la media.
    Mese brutto, chiuso 1 decimo sopra al 2018 e non so quanto rispetto alla media, sicuri più di 1 grado e mezzo sopra l'ultima trentennale.
    Solito seccume.

    Voto 4-.

  2. #102
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Fosse solo Maggio...considerando poi solo Maggio, è anche vero che veniamo da tre annate di cui due pesantemente sottomedia e piovosissime e una grossomodo normale....anzi ti dirò che tutte le primavere degli ultimi 8 anni, perlomeno qua al nord, hanno visto un netto rallentamento del riscaldamento; ti riporto i miei dati trimestrali, media di riferimento 71/2000 , 12,7°:

    - primavera 2015, 13,2°
    - primavera 2016, 13,1°
    - primavera 2017, 14°
    - primavera 2018, 14,5°
    - primavera 2019 , 12,6°
    - primavera 2020, 14,4°
    - primavera 2021, 12°
    - primavera 2022, 13,3°

    Quindi ultimi 8 anni, abbiamo avuto 3 primavere nettamente sopramedia e 5 molto vicine alla media o lievemente sotto

    Vediamo le precedenti 8:

    - 2007, 15,6° ( la più calda dal 1998)
    - 2008, 13,5°
    - 2009, 14,4°
    - 2010, 13,5°
    - 2011, 14,9°
    - 2012, 14,1°
    - 2013, 12,6°
    - 2014, 14,5°

    Su 8, 7 sopramedia e una sola, la 2013, in media.

    Si ma la stessa cosa al contrario è avvenuta per gli inverno se si prende dal 2005 al 2012, anzi, molto più amplificata.

    E pure per l'estate. Non sono sicuro solo sull'autunno

  3. #103
    Vento teso
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Si dovrebbe inserire nei dati ufficiali meteo una nuova categoria: Punto di rugiada.
    E monitorare attentamente le anomalie anche su questo dato, perchè molte volte determina la tipologia dell'aria presente sul territorio.

  4. #104
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Si ma la stessa cosa al contrario è avvenuta per gli inverno se si prende dal 2005 al 2012, anzi, molto più amplificata.

    E pure per l'estate. Non sono sicuro solo sull'autunno

    Non ho ben capito cosa vuoi dire...qua gli inverni dei primi 12 anni 2000 sono stati spesso ottimi, ti riporto i dati, media di riferimento 71/2000, 3,6°

    - inverno 2000, 2,7°
    - 2001, 6,2°
    2002, 3,1°
    2003, 3,6°
    2004, 3,6°
    2005, 3,7°
    2006, 3,3°
    2007, 6,5°
    2008, 4,9°
    2009, 4,5°
    2010, 3,7°
    2011. 3,9°
    2012, 3,3°

    Dopodichè è iniziata la serie di m...a:

    2013, 3,9°
    2014, 6,95° (il più mite dal 1998)
    2015, 5,1°
    2016, 4,8°
    2017, 3,7°
    2018, 4,2°
    2019, 4,3°
    2020, 6°
    2021, 5,4°
    2022, 4,5°

  5. #105
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Dagur Visualizza Messaggio
    Si dovrebbe inserire nei dati ufficiali meteo una nuova categoria: Punto di rugiada.
    E monitorare attentamente le anomalie anche su questo dato, perchè molte volte determina la tipologia dell'aria presente sul territorio.
    Io lo faccio in estate (che poi è quando serve da me), già l'anno scorso pubblicai qualche dato relativo a Brindisi:

    Biometeorologia

  6. #106
    Vento teso
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Fantastico burian

    Complimenti

  7. #107
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Non ho ben capito cosa vuoi dire...qua gli inverni dei primi 12 anni 2000 sono stati spesso ottimi, ti riporto i dati, media di riferimento 71/2000, 3,6°

    - inverno 2000, 2,7°
    - 2001, 6,2°
    2002, 3,1°
    2003, 3,6°
    2004, 3,6°
    2005, 3,7°
    2006, 3,3°
    2007, 6,5°
    2008, 4,9°
    2009, 4,5°
    2010, 3,7°
    2011. 3,9°
    2012, 3,3°

    Dopodichè è iniziata la serie di m...a:

    2013, 3,9°
    2014, 6,95° (il più mite dal 1998)
    2015, 5,1°
    2016, 4,8°
    2017, 3,7°
    2018, 4,2°
    2019, 4,3°
    2020, 6°
    2021, 5,4°
    2022, 4,5°
    Dicevo lo stesso. Dal 2005 al 2012/2013 buoni inverni, dopo il nulla fatta eccezione per qualche bella ondata soprattutto al sud (spesso però isolate e inserite in un contesto caldo a livello stagionale)

  8. #108
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Secondo i miei calcoli, maggio in Italia dovrebbe aver chiuso tra i +2,00 °C (come minimo) e i +2,15 °C (al massimo) sulla 1981-2010: ciò lo potrebbe issare alla prima posizione della classifica nazionale all-time, poi per la graduatoria precisa dipende anche dal dataset consultato. Ad esempio per la prima versione di Berkeley che visionai, maggio 2009 era a +2,0 °C e maggio 2003 era a +1,9 °C; nella seconda versione (quella attuale), sia maggio 2009 che maggio 2003 sono piazzati a +2,05 °C. Secondo il CNR, se non sbaglio, maggio 2003 vinceva con un +2,13 °C sempre sulla 1981-2010, mentre maggio 2009 era inferiore di nemmeno un decimo.

    Sicuramente nell'entroterra le anomalie sono state maggiori che sul mare, cosa abbastanza di prassi in primavera ma secondo me particolarmente accentuata quest'anno, con i mari ancora freddi per via delle correnti da NE del bimestre marzo-aprile. Va notato anche (cosa abbastanza palese) che gli scarti dalla norma in Adriatico sono stati mediamente meno forti di quelli del Tirreno; questo discorso è però da riferirsi principalmente al litorale vero e proprio: nell'entroterra (anche relativamente immediato) di regioni che si affacciano sull'Adriatico, come Marche e Abruzzo, le anomalie sono state eccezionali e non hanno nulla da invidiare a quelle, ad esempio, delle zone interne di Toscana e Lazio. Tanto per dire: anomalie di +1,4/+1,5 °C sulla 81-10 ad Ancona Falconara, ma l'ASSAM della regione Marche parla di un +2,2 °C sulla 81-10 per la regione intera. Pescara ha visto circa un +1,2 °C sulla 1981-2010, ma nelle zone interne dell'Abruzzo si è stati ben sopra i +2 °C sulla trentennale, come detto da @Ivan 72 ed in generale come evidenziabile.

    Vedremo meglio quando gli enti pubblicheranno i dati ufficiali: per ora posso dire che, nelle 22 località che ho utilizzato per stimare l'anomalia nazionale di questo mese, la massima differenza tra la media integrale di maggio 2022 e la media integrale di maggio dell'anno scorso l'ho riscontrata ad Udine (maggio 2022 4,8 °C più caldo di maggio 2021); la differenza minima, invece, l'ho riscontrata a Catania Fontanarossa (maggio 2022 solo 0,2 °C più caldo del maggio dell'anno scorso). Il recupero degli ultimi 8-10 giorni sui settori centro-sud-orientali della penisola è stato incredibile, se non erro l'ha già più volte illustrato @burian br ma volevo aggiungere che è stato un fatto generalizzato: le Marche, l'Abruzzo, la Puglia, il Molise, la Campania, il basso Lazio (credo), la Calabria, la Basilicata e la Sicilia ogni giorno aumentavano la loro media mensile di due, a volte anche di tre decimi (e farlo a fine mese è arduo, dato che ormai il "denominatore" su cui dividere i nuovi scarti giornalieri è grande).

    Maggio risulta così l'unico mese dell'anno ad avere, in prima posizione di sempre, tre quasi ex aequo nazionali concentrati nel nuovo secolo: 2003, 2009 e 2022. Altri mesi con poche differenze tra gli esponenti del trio di testa sono gennaio (con il lontano 1936 - caratterizzato dall'incertezza non trascurabile di ±0,3 °C -, il 2007 e il 2018) e febbraio, dove però, facendo una media tra i vari dataset, già un po' di gerarchia può essere stabilita: il 2020 sembra davanti al 2016 di un soffio, mentre lo stesso 2016 sembra davanti al 1990 sempre di un soffio.
    Ultima modifica di Perlecano; 03/06/2022 alle 12:18
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  9. #109
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di maggio nella stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 14.8°C, +1.7°C dalla media 1991/2020, estremi 11.4°C/17.9°C, quinto posto su 32 tra le più calde, cinque valori sopra i quindici gradi.
    • Media medie 20.8°C, +1.9°C dalla media, estremi 15.2°C/23.8°C, ottavo posto fra le più calde, otto valori sopra i venti gradi.
    • Media massime 26.6°C, +2°C dalla media, estremi 19.2°C/30.3°C, nono posto fra le più calde, un valore sotto i venti gradi ed otto sopra i 25 (di cui un paio sopra i trenta).
    • Escursione termica giornaliera 11.9°C, +0.4°C dalla media, estremi 7.4°C/15.8°C, dodicesimo posto fra le più alte insieme al 1996 e 2000.
    • Radiazione solare media 22069 KJ\mq, +1044 dalla media, estremi 13496/26820 KJ\mq, tredicesimo posto fra le più soleggiate.
    • Caduti 9.5 mm in tre giorni.
    • Pressione media 1002.1 hPa, -1.3 hPa dalla media 1993/2020, estremi 997.1/1009.1 hPa, decimo posto su 31 fra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 11.2°C +1.7°C dalla media 1991/2020, estremi 4.8°C/14.8°C, decimo posto su 42 fra le più calde insieme al 2008, sei valori sotto i dieci gradi (di cui uno inferiore ai cinque).
    • Quota media ZT 3379 metri, +423 dalla media, estremi 2540/4003 metri, terzo posto fra le più alte, cinque valori sotto i tremila metri e dodici sopra i 3500 (di cui uno superiore ai quattromila).

    Pure la parte finale di maggio è stata nel complesso decisamente calda, con anomalie molto simili al suolo ed in quota.
    Abbiamo avuto ancora varie giornate di stampo estivo o quasi, con minime sopra i quindici gradi, medie ben oltre i venti e massime vicine ai trenta gradi; in quota la temperatura si è mantenuta a lungo sopra i dieci gradi e lo ZT è stato sopra i tremila (ed a volte 3500) metri.
    A partire dal giorno ventotto il tutto si è bruscamente interrotto pure qui: le temperature (e lo ZT) sono calate decisamente a tutte le quote portando le minime verso i dieci gradi, le medie sotto i venti e le massime vicine (o sotto) tale limite, in quota la temperatura è scesa fino a circa cinque gradi e lo zero termico fino a 2500 metri.
    Abbiamo avuto quindi giornate poco soleggiate, piuttosto fresche e più tipiche di aprile accompagnate anche da una Bora gagliarda; purtroppo non ha piovuto un granché, le zone più fortunate (Alpi e Prealpi) hanno ricevuto 20-30 mm.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 13.3°C, +1.2°C dalla media, estremi 7.9°C/17.9°C, quarto posto su 32 fra i più caldi, tre valori sotto i dieci gradi e sette sopra i quindici.
    • Media medie 19.6°C, +2°C dalla media, estremi 15.2°C/23.8°C, quarto posto fra i più caldi, diciassette valori sopra i venti gradi.
    • Media massime 25.6°C, +2.4°C dalla media, estremi 18.2°C/30.3°C, quinto posto fra i più caldi, quattro valori sotto i venti gradi e venti sopra i 25 (di cui due sopra i trenta).
    • Escursione termica giornaliera 12.3°C, +1.2°C dalla media, estremi 4.8°C/16.2°C, sesto posto fra le più alte.
    • Radiazione solare media 21482 KJ\mq, +2031 dalla media, estremi 7241/27624 KJ\mq, terzo posto fra i più soleggiati.
    • Caduti solamente 27.7 mm, -100.7 mm (-78.4%) dalla media, secondo posto fra i più secchi; sette giorni piovosi, -4 dalla media, quinto valore più basso insieme al 1992, 2005 e 2006.
    • Pressione media 1006.3 hPa, +3.4 hPa dalla media 1993/2020, estremi 997.1/1015.9 hPa, quarto posto su 31 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 10.1°C, +1.9°C dalla media 1991/2020, estremi 4.6°C/14.8°C, quarto posto su 42 fra i più caldi insieme al 2001 e 2018, tre valori sotto i cinque gradi e 34 sopra i dieci.
    • Quota media ZT 3100 metri, +340 dalla media, estremi 2111/4003 metri, secondo posto su 42 fra le più alte, quindici valori sotto i 2500 metri e 37 sopra i tremila (di cui 21 sopra i 3500 ed uno superiore ai quattromila).

    Maggio è stato complessivamente molto caldo, sia al suolo che in quota; piuttosto alte anche l’escursione termica, la pressione atmosferica ed il soleggiamento.
    La prima decade è stata molto vicina alle medie di riferimento, sia al suolo che in quota (con scarti di alcuni decimi).
    A partire dalla seconda decade il clima si è fatto semi-estivo pure qui: le minime si sono portate verso i quindici gradi, le medie sono andate sopra i venti e le massime hanno prima avvicinato e poi superato i trenta gradi (dopo quattro anni).
    Anche in quota il clima si è fatto estivo, con la temperatura che ha sfiorato i quindici gradi e lo ZT che è salito sopra i 3500 metri; nel caso della temperatura in quota, valori attorno ai quindici gradi si erano già verificati a cavallo di S.Silvestro e Capodanno (stabilendo così contemporaneamente il record di tardività e precocità, record che possono essere solo eguagliati).
    Durante la parte centrale di maggio ha fatto davvero caldissimo, tant’è vero che la decade ha stabilito le nuove medie record per le temperature medie, massime e per tutte le sette grandezze in quota (!!!) migliorando anche le medie della pressione atmosferica e del soleggiamento (in pratica, la decade non si è presa solo i primati delle minime e dell’escursione termica, piazzandosi “solo” al secondo posto per entrambe).
    Purtroppo mi è difficile verificare se esiste un’altra decade così dominante come quella appena descritta (e c’è mancato poco che facesse un clamoroso filotto): ritengo tuttavia che non sia affatto semplice averla e che sia più facile eventualmente in primavera o in autunno e verso il caldo.
    Durante l’estate le ondate di caldo hanno parecchia concorrenza; durante l’inverno i mesi caldi in pianura sono quelli condizionati fortemente dal flusso atlantico, ma sono decisamente meno anomali in quota (ad esempio, il bimestre gennaio-febbraio 2014 fu mitissimo in pianura e sulla costa ma in quota è ben lontano da mesi infuocati come dicembre 2015 e 2016, febbraio 1998 e 2019).
    Se essi sono anticiclonici, possono essere miti in quota e non in pianura per via delle inversioni termiche; in ogni caso, ritengo che sia difficile avere una decade che faccia un filotto verso il freddo anche perché il GW continua a correre ed esso riduce drasticamente la possibilità di avere periodi veramente molto freddi.
    Tornando al maggio appena terminato, anche la terza decade ha visto clima prevalentemente estivo, ma durante gli ultimi giorni è arrivata una forte rinfrescata che però da sola non ha potuto contrastare il caldo precedente e che purtroppo non ha portato precipitazioni importanti.
    Anche questo mese è stato piuttosto secco, pertanto è continuata la fase siccitosa che è iniziata dal giugno 2021; durante questo periodo sono caduti solamente 914.7 mm, contro una media 1992/2020 di 1490.2 (-575.5 mm dalla media, ossia il 38.6% in meno).
    Se questo periodo fosse stato compreso esattamente entro un anno solare, esso sarebbe il più secco in assoluto davanti al 2018 (con 1013 mm); per la cronaca, l’anno più piovoso della serie è il 2014 con ben 2282.2 mm (!!).
    Tra l’altro, in questa stazione il mese di ottobre era stato piovoso grazie ad una convergenza che aveva stazionato a lungo nella pianura centrale il giorno quattro ed essa aveva portato ben 153.6 mm; senza di essa tale periodo sarebbe stato ancora più siccitoso.
    Anche qui il secco sta creando problemi (Perdura la siccita dall'inizio dell'anno, non pioveva cosi poco dal 2003 - Cronaca - TGR Friuli Venezia Giulia), sembra un’assurdità parlare di secco in una regione piovosa come il FVG ma ogni tanto accade pure qui.
    Come vedremo sotto, maggio è uno dei mesi che è cambiato di meno nel corso dei decenni sia al suolo che in quota; si era scaldato fra la fine degli anni ’90 e i Duemila, poi era curiosamente tornato sui suoi passi proponendo vari mesi freschi e piovosi (2013, 2016, 2019 e 2021).
    Pertanto un maggio come quello di quest’anno fa decisamente notizia.

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Min.jpg Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono rimaste complessivamente invariate passando da 11.9°C a 12.4°C per poi ridiscendere a 11.8°C; maggio è il mese che è cambiato in misura minore perché marzo si è scaldato di nove decimi (passando da 2.9°C a 3.8°C) ed aprile di un grado (passando da 6.9°C a 7.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (8.8°C vs 6°C), nel caso di aprile si è verificata nel 2004 (10.3°C vs 8.2°C).
    Nel corso dei decenni le frequenze delle varie fasce di temperatura non hanno avuto variazioni davvero importanti: abbiamo sempre 8-9 minime in cifra singola e tre sopra i quindici gradi.
    Durante maggio non è più possibile scendere sottozero ed è anche difficile andare sotto i cinque gradi; quest’ultimo evento si è verificato due volte, nel 1991 e nel 2012 (record mensile).
    Avere almeno una minima sotto i dieci gradi è quasi scontato, questo fatto non è accaduto solamente nel 1999 e 2001; nel caso del 1991 e 2021 addirittura è stata la media mensile ad essere sotto i dieci (e non solamente una manciata di valori).
    È quasi scontato avere almeno una minima di stampo estivo (oltre i quindici gradi) ed i valori più elevati sono un po' oltre i 18 gradi; non è accaduto solamente nel 1991, 2004, 2014, 2016, 2019 e 2021.
    Solitamente si tratta di alcuni valori, ma in alcuni casi sono stati davvero parecchi come nel 2018 (addirittura 14), 2001 (otto) e 1999-2022 (sette).
    Adesso le temperature medie:

    Med.jpg Decenni_Med.png

    Anche le temperature medie sono salite poco, appena tre decimi; pure in questo caso maggio è il mese che ha subìto i cambiamenti minori, dato che marzo si è scaldato di 1.1°C (passando da 8.3°C a 9.4°C) ed aprile di addirittura due gradi (passando da 11.9°C a 13.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (13.3°C vs 10.3°C) mentre per aprile si è verificata nel 2019 (14.6°C vs 13.3°C).
    Nel corso dei decenni le giornate con media inferiore a quindici gradi sono rimaste sempre sette, mentre sono aumentate di tre quelle con media superiore ai venti.
    Avere almeno una giornata con media inferiore a quindici gradi è molto probabile, non è successo solo nel 2001 e 2022; a volte si sono verificate perfino giornate con media inferiore ai dieci gradi come nel 1991 (due), 1997, 2004, 2012, 2013 e 2019 (una in tutti questi casi).
    Dall’altro lato è molto frequente avere almeno un giorno con media superiore ai venti gradi, questo non è successo solamente nel 1991, 2004, 2019 e 2021, nel 2003 e 2018 è stata la media mensile a raggiungere e superare questo limite; a volte si sono verificate perfino giornate con media superiore ai 25 gradi (quindi da ondata di calore estiva e non certo trascurabile) come nel 2005, 2008, 2009 e 2011.

    Ora le massime:

    Max.jpg Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono aumentate in misura maggiore rispetto alle minime ed alle medie: sette decimi contro un calo di uno ed un aumento di tre.
    Pure in questo caso si osserva che maggio ha raggiunto il proprio massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Il riscaldamento di questo mese è ben inferiore rispetto a quello degli altri due: marzo si è scaldato di 1.4°C (passando da 13.6°C a 15°C) mentre aprile è salito di addirittura 2.5°C (passando da 17.2°C a 19.7°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo della primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (18.2°C vs 15.2°C) e quella da aprile nel 2019 (19°C vs 18°C).
    Le frequenze delle varie fasce di temperature sono rimaste complessivamente simili rispetto agli anni ’90: abbiamo sempre sette giornate con massime inferiori ai venti gradi (con una sotto i quindici), ma adesso abbiamo tre massime in più sopra i 25 gradi (ed una oltre i trenta).
    Durante maggio è quasi impossibile avere massime ad una cifra, è accaduto solo nel 1991 (per un decimo) e c’era mancato un soffio anche nel 1997; sono invece possibili massime comprese fra dieci e quindici gradi, registrate in dodici mesi (quasi una volta su tre) e solo nel 1993 e 2009 non si è mai scesi sotto i venti.
    Il 2021, oltre che per la media mensile molto bassa, si segnala anche perché è l’unico mese a non aver raggiunto o superato i 25 gradi; è senz’altro un fatto davvero notevolissimo, anche perché ormai le giornate sono lunghe, manca poco al solstizio d’estate e questo la dice lunga su quanto il 2021 sia stato fresco e perturbato.
    Dall’altro lato è possibile avere massime di stampo estivo (27-28 gradi) ed a volte sono stati anche superati i trenta: questo è successo nel 1995, 1997, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008, 2009, 2011, 2012, 2018 e 2022, in alcuni casi abbiamo avuto perfino valori da vera e propria ondata di calore estiva.

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    T850.jpg Decenni_T850.png

    In quota ritroviamo lo stesso andamento delle temperature al suolo: maggio si è scaldato di appena tre decimi, uno dagli anni ’90, aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Marzo si è scaldato di 1.2°C (passando da 0.7°C a 1.9°C) anche ignorando gli anni ’80 ed aprile ben 1.8°C (passando da 3.4°C a 5.2°C, un decimo in più partendo dagli anni ’90); anche in questo caso vediamo che maggio è il mese primaverile che è cambiato in misura minore rispetto al passato e questo vale anche considerando tutti i mesi dell’anno (un altro esempio è gennaio).
    Maggio, analogamente al suolo, è sempre stato il mese primaverile più caldo; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (4.5°C vs 3°C) e quella da aprile nel 2019 (5.4°C vs 4.4°C).
    Durante questo mese sono ancora (occasionalmente) possibili temperature negative: si è trattato di valori poco al di sotto dello zero e sono stati registrati nel 1984, 2012 e 2019, con il 1982, 1987 e 1991 arrivati a zero gradi spaccati.
    Questi valori sono stati registrati non oltre la prima metà mensile.
    Se poniamo il limite a cinque gradi, vediamo che quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore al di sotto di esso: fanno eccezione solamente il 1986, 1993 e 2001.
    D’altro canto possiamo vedere dal secondo grafico che le giornate con valori inferiori ai cinque gradi sono state mediamente 4-6 durante i vari decenni, per cui il non averle è l’eccezione e non la regola.
    Fra i mesi che ne hanno avute parecchie, segnaliamo il 1991 (ben venti), 1984 (quindici), 2004 (12.5) e 2019 (undici).
    Dall’altro lato vediamo che durante maggio si affacciano con una certa continuità isoterme estive o quasi; in altre parole, in aprile abbiamo uno-due giorni con temperatura sopra i dieci gradi (ed a marzo solo valori isolati) mentre in maggio ne abbiamo mediamente 7-10 a seconda dei decenni.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore in doppia cifra: alcuni come il 1989, 2019 e 2021 hanno superato questo limite di poco, vari altri mesi hanno avvicinato o superato i quindici gradi (ossia hanno avuto almeno un’ondata di calore di stampo estivo).
    I mesi che hanno raggiunto o superato i quindici gradi almeno una volta sono il 1983, 1986, 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2011.
    Tra questi valori segnalo soprattutto il 2009: ha addirittura superato i venti gradi, si tratta di un picco notevolissimo ed a mio parere eccezionale, in quanto i valori oltre i venti gradi sono concentrati quasi esclusivamente nel bimestre luglio-agosto (e non sono scontati neppure durante quei due mesi) e sono molto pochi anche in giugno ed in settembre.
    L’elenco che ho appena scritto evidenzia la gran parte di queste ondate di caldo si era verificata tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: in effetti notiamo come maggio si fosse scaldato in quel periodo, per poi tornare indietro quasi ai livelli iniziali.
    La gran parte dei mesi caldi si concentra nel periodo appena citato: abbiamo la coppia 2003 - 2009 (secondi), il 2001 (quarto), il 2007 (settimo), la coppia 2000-2011 (noni), la coppia 1999-2005 (undicesimi) ed il 2008 (tredicesimo).
    Al di fuori di quel periodo, fra i mesi più caldi, abbiamo il 1986 (primo), la coppia 2018-2022 (quarta), il 1993 (ottavo) e poi dobbiamo scendere al tredicesimo posto per trovare il 2015.
    Dall’altro lato i mesi freschi scarseggiano durante il.. decennio caldo, si trovano per la gran parte negli altri e ci sono anche di recenti: i primi dieci sono il 1991, 2019, 1984, 2004, 1987, 2021, 2013, 1981, 1995 e 2016, con il 2014 subito dietro.
    Al momento abbiamo troppi pochi mesi per poter delineare le caratteristiche principali di questo decennio; abbiamo avuto due mesi praticamente opposti, il 2021 è stato piuttosto fresco e piovoso, il 2022 molto caldo e secco (proprio quando un mese fresco e piovoso sarebbe stato importantissimo per mitigare la pesante siccità in corso).

    Adesso metto lo ZT:

    ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Maggio ha aumentato complessivamente la sua media di appena 38 metri (cinque partendo dagli anni ’90); anche in questo caso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila per poi ritornare indietro.
    Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (passando da 1660 a 1822 metri, 107 a partire dagli anni ’90) ed aprile di ben 268 (passando da 2050 a 2368, 325 a partire dagli anni ’90).
    Il mese ha sempre avuto la media più alta durante la primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (85 metri) e quella da aprile nel 1987 (162 metri).
    Le giornate con ZT inferiore a 2500 metri sono rimaste sempre undici-dodici e quelle con ZT superiore ai tremila sono rimaste nove-dieci.
    Pure per lo ZT è possibile avere (raramente) valori invernali, ossia inferiori ai 1500 metri: è successo nel 1984, 1987, 1991, 2004, 2012 e 2019 e solo nel 1984 ne è stato registrato uno in terza decade.
    È molto più probabile avere almeno un valore sotto i duemila metri: non è successo solamente nel 1986, 1993, 1999, 2000, 2001, 2015, 2020 e 2022 (quasi una volta su cinque).
    Infatti le giornate aventi lo ZT inferiore ai duemila metri sono sempre state circa tre per ogni mese, per cui è difficile non averne neppure un valore inferiore a questo limite.
    Tra i mesi che hanno avuto parecchi giorni con ZT basso, segnaliamo il 1984 (19.5 giornate con valori sotto i 2500 metri, di cui 6.5 con ZT sotto i duemila), il 1987 (18 giornate con ZT sotto ai 2500 metri, di cui sei sotto i duemila), il 1991 (solo 4.5 giorni sopra i 2500 metri e ben 12.5 sotto ai duemila), il 2004 (21 giornate sotto i 2500 metri, di cui 605 sotto i duemila), il 2019 (unico mese a non superare i tremila metri, 21 sotto i 2500 di cui 7.5 inferiori ai duemila) ed il 2021 (20.5 giornate con ZT sotto i 2500 metri).
    Dall’altro lato abbiamo mediamente un giorno su tre con ZT sopra i tremila metri (marzo ne ha mediamente uno, aprile quattro) e durante alcuni di questi lo ZT è salito sopra ai 3500 metri (ossia prettamente estivo).
    Maggio è il primo mese dell’anno in cui è possibile superare i quattromila metri, anche se questa evenienza non accade ogni anno: è successo nel 1986, 1988, 1996, 2001, 2005, 2008, 2009, 2012, 2014, 2015 e 2022.
    A proposito dei picchi massimi mensili, segnalo una cosa curiosa: marzo ed aprile sono arrivati al massimo a 3660 e 3780 metri, mentre gennaio e febbraio hanno fatto meglio (3947 e 3988).
    Fra i mesi con molte giornate aventi ZT elevato, segnaliamo: il 1986 (16.5 giorni sopra i tremila, di cui nove oltre i 3500), il 2003 (venti giorni sopra i tremila, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2009 (18 giornate oltre i tremila metri, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2022 (18.5 giorni con ZT sopra i tremila metri, di cui 10.5 oltre i 3500) e la coppia 1999-2015 con sedici giornate ciascuna oltre i tremila metri.
    Anche nel caso dello ZT notiamo che maggio aveva aumentato la sua media ed aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila; poi è tornato indietro quasi ai livelli di partenza.
    Anche in questo caso troviamo nella parte alta della classifica diversi mesi compresi tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: il 2003, 2009, 1999 e 2001 dal secondo al quinto posto, poi il 2000, 2007, 2005 e 2011 dall’ottavo all’undicesimo ed il 2002 è tredicesimo.
    Fra le medie più basse, nelle prime dieci posizioni, abbiamo il 1991, 2019, 2004, 1987, 1984, 2021, 2013, 2010, 1981 e 1995, seguiti dal 2016, 1989 e dal 2014; vediamo che sono presenti anche alcuni mesi del decennio scorso.
    Anche nel caso dello zero termico abbiamo avuto mesi opposti durante questo decennio: il 2021 con ZT basso ed il 2022 con una media molto alta.

    Ora la pioggia:

    Pioggia.jpg

    Le medie decennali sono 122.8, 121 e 154.4 mm; la piovosità media è aumentata del 25.7% (31.6 mm) e questo incremento è avvenuto solamente durante lo scorso decennio.
    I giorni piovosi sono undici, dieci e dodici.
    Maggio è stato il mese primaverile più piovoso per dodici volte: è successo nel 1991, 1995, 1996, 2004, 2007, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2019 e 2021.
    È stato il più secco per sette volte: è accaduto nel 1992, 1993, 1999, 2001, 2006, 2009 e 2022 notiamo che questo evento è quasi scomparso dal 2010 in poi.

    Infine, il riassunto dei primi cinque mesi del 2022:

    • Media minime 3.8°C, -0.8°C dalla media 1992/2020, sesto posto su 31 fra i più freddi.
    • Media medie 9.9°C, +0.2°C dalla media, decimo posto fra i più caldi insieme al 1994, 2008 e 2017.
    • Media massime 16°C, +1.1°C dalla media, quinto posto fra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera 12.2°C, +1.9°C dalla media, eguagliato il record del 2003.
    • Radiazione solare media 13550 KJ\mq, +1589 dalla media, terzo posto fra i più soleggiati.
    • Caduti 234.7 mm, -277.2 mm (-54.2%) dalla media, secondo posto fra i più secchi; 24 giorni piovosi, -16 dalla media, terzo valore più basso insieme al 2011.
    • Pressione media 1008.7 hPa, +4.4 hPa dalla media 1994/2020, secondo posto su 29 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 2.9°C, +0.4°C dalla media 1991/2020, decimo posto su 41 fra i più caldi insieme al 1993, 1997, 1998 e 2001.
    • Quota media ZT 2094 metri, +162 dalla media, sesto posto fra le più alte.

    Al momento il 2022 si sta rivelando freddo di notte ma caldo di giorno ed in quota; dato che i primi cinque mesi sono stati complessivamente dominati dall’alta pressione (a parte aprile), le medie delle varie grandezze rispecchiano le caratteristiche salienti del tempo anticiclonico.
    Pertanto l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono state piuttosto alte.
    Ha piovuto pochissimo, solo il 1993 aveva fatto peggio con appena 138.6 mm; come evidenziato sopra, il periodo giugno 2021 – maggio 2022 ha visto davvero poche precipitazioni e tale periodo fosse compreso interamente in un anno solare sarebbe il più secco di tutti con meno di mille mm caduti.
    Come scritto sopra, questa situazione sta creando vari problemi perfino in una regione piovosa come il FVG che di conseguenza dispone di molte riserve idriche.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  10. #110
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    Predefinito Re: Maggio 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Ecco la parte finale di maggio nella stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 14.8°C, +1.7°C dalla media 1991/2020, estremi 11.4°C/17.9°C, quinto posto su 32 tra le più calde, cinque valori sopra i quindici gradi.
    • Media medie 20.8°C, +1.9°C dalla media, estremi 15.2°C/23.8°C, ottavo posto fra le più calde, otto valori sopra i venti gradi.
    • Media massime 26.6°C, +2°C dalla media, estremi 19.2°C/30.3°C, nono posto fra le più calde, un valore sotto i venti gradi ed otto sopra i 25 (di cui un paio sopra i trenta).
    • Escursione termica giornaliera 11.9°C, +0.4°C dalla media, estremi 7.4°C/15.8°C, dodicesimo posto fra le più alte insieme al 1996 e 2000.
    • Radiazione solare media 22069 KJ\mq, +1044 dalla media, estremi 13496/26820 KJ\mq, tredicesimo posto fra le più soleggiate.
    • Caduti 9.5 mm in tre giorni.
    • Pressione media 1002.1 hPa, -1.3 hPa dalla media 1993/2020, estremi 997.1/1009.1 hPa, decimo posto su 31 fra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 11.2°C +1.7°C dalla media 1991/2020, estremi 4.8°C/14.8°C, decimo posto su 42 fra le più calde insieme al 2008, sei valori sotto i dieci gradi (di cui uno inferiore ai cinque).
    • Quota media ZT 3379 metri, +423 dalla media, estremi 2540/4003 metri, terzo posto fra le più alte, cinque valori sotto i tremila metri e dodici sopra i 3500 (di cui uno superiore ai quattromila).

    Pure la parte finale di maggio è stata nel complesso decisamente calda, con anomalie molto simili al suolo ed in quota.
    Abbiamo avuto ancora varie giornate di stampo estivo o quasi, con minime sopra i quindici gradi, medie ben oltre i venti e massime vicine ai trenta gradi; in quota la temperatura si è mantenuta a lungo sopra i dieci gradi e lo ZT è stato sopra i tremila (ed a volte 3500) metri.
    A partire dal giorno ventotto il tutto si è bruscamente interrotto pure qui: le temperature (e lo ZT) sono calate decisamente a tutte le quote portando le minime verso i dieci gradi, le medie sotto i venti e le massime vicine (o sotto) tale limite, in quota la temperatura è scesa fino a circa cinque gradi e lo zero termico fino a 2500 metri.
    Abbiamo avuto quindi giornate poco soleggiate, piuttosto fresche e più tipiche di aprile accompagnate anche da una Bora gagliarda; purtroppo non ha piovuto un granché, le zone più fortunate (Alpi e Prealpi) hanno ricevuto 20-30 mm.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 13.3°C, +1.2°C dalla media, estremi 7.9°C/17.9°C, quarto posto su 32 fra i più caldi, tre valori sotto i dieci gradi e sette sopra i quindici.
    • Media medie 19.6°C, +2°C dalla media, estremi 15.2°C/23.8°C, quarto posto fra i più caldi, diciassette valori sopra i venti gradi.
    • Media massime 25.6°C, +2.4°C dalla media, estremi 18.2°C/30.3°C, quinto posto fra i più caldi, quattro valori sotto i venti gradi e venti sopra i 25 (di cui due sopra i trenta).
    • Escursione termica giornaliera 12.3°C, +1.2°C dalla media, estremi 4.8°C/16.2°C, sesto posto fra le più alte.
    • Radiazione solare media 21482 KJ\mq, +2031 dalla media, estremi 7241/27624 KJ\mq, terzo posto fra i più soleggiati.
    • Caduti solamente 27.7 mm, -100.7 mm (-78.4%) dalla media, secondo posto fra i più secchi; sette giorni piovosi, -4 dalla media, quinto valore più basso insieme al 1992, 2005 e 2006.
    • Pressione media 1006.3 hPa, +3.4 hPa dalla media 1993/2020, estremi 997.1/1015.9 hPa, quarto posto su 31 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 10.1°C, +1.9°C dalla media 1991/2020, estremi 4.6°C/14.8°C, quarto posto su 42 fra i più caldi insieme al 2001 e 2018, tre valori sotto i cinque gradi e 34 sopra i dieci.
    • Quota media ZT 3100 metri, +340 dalla media, estremi 2111/4003 metri, secondo posto su 42 fra le più alte, quindici valori sotto i 2500 metri e 37 sopra i tremila (di cui 21 sopra i 3500 ed uno superiore ai quattromila).

    Maggio è stato complessivamente molto caldo, sia al suolo che in quota; piuttosto alte anche l’escursione termica, la pressione atmosferica ed il soleggiamento.
    La prima decade è stata molto vicina alle medie di riferimento, sia al suolo che in quota (con scarti di alcuni decimi).
    A partire dalla seconda decade il clima si è fatto semi-estivo pure qui: le minime si sono portate verso i quindici gradi, le medie sono andate sopra i venti e le massime hanno prima avvicinato e poi superato i trenta gradi (dopo quattro anni).
    Anche in quota il clima si è fatto estivo, con la temperatura che ha sfiorato i quindici gradi e lo ZT che è salito sopra i 3500 metri; nel caso della temperatura in quota, valori attorno ai quindici gradi si erano già verificati a cavallo di S.Silvestro e Capodanno (stabilendo così contemporaneamente il record di tardività e precocità, record che possono essere solo eguagliati).
    Durante la parte centrale di maggio ha fatto davvero caldissimo, tant’è vero che la decade ha stabilito le nuove medie record per le temperature medie, massime e per tutte le sette grandezze in quota (!!!) migliorando anche le medie della pressione atmosferica e del soleggiamento (in pratica, la decade non si è presa solo i primati delle minime e dell’escursione termica, piazzandosi “solo” al secondo posto per entrambe).
    Purtroppo mi è difficile verificare se esiste un’altra decade così dominante come quella appena descritta (e c’è mancato poco che facesse un clamoroso filotto): ritengo tuttavia che non sia affatto semplice averla e che sia più facile eventualmente in primavera o in autunno e verso il caldo.
    Durante l’estate le ondate di caldo hanno parecchia concorrenza; durante l’inverno i mesi caldi in pianura sono quelli condizionati fortemente dal flusso atlantico, ma sono decisamente meno anomali in quota (ad esempio, il bimestre gennaio-febbraio 2014 fu mitissimo in pianura e sulla costa ma in quota è ben lontano da mesi infuocati come dicembre 2015 e 2016, febbraio 1998 e 2019).
    Se essi sono anticiclonici, possono essere miti in quota e non in pianura per via delle inversioni termiche; in ogni caso, ritengo che sia difficile avere una decade che faccia un filotto verso il freddo anche perché il GW continua a correre ed esso riduce drasticamente la possibilità di avere periodi veramente molto freddi.
    Tornando al maggio appena terminato, anche la terza decade ha visto clima prevalentemente estivo, ma durante gli ultimi giorni è arrivata una forte rinfrescata che però da sola non ha potuto contrastare il caldo precedente e che purtroppo non ha portato precipitazioni importanti.
    Anche questo mese è stato piuttosto secco, pertanto è continuata la fase siccitosa che è iniziata dal giugno 2021; durante questo periodo sono caduti solamente 914.7 mm, contro una media 1992/2020 di 1490.2 (-575.5 mm dalla media, ossia il 38.6% in meno).
    Se questo periodo fosse stato compreso esattamente entro un anno solare, esso sarebbe il più secco in assoluto davanti al 2018 (con 1013 mm); per la cronaca, l’anno più piovoso della serie è il 2014 con ben 2282.2 mm (!!).
    Tra l’altro, in questa stazione il mese di ottobre era stato piovoso grazie ad una convergenza che aveva stazionato a lungo nella pianura centrale il giorno quattro ed essa aveva portato ben 153.6 mm; senza di essa tale periodo sarebbe stato ancora più siccitoso.
    Anche qui il secco sta creando problemi (Perdura la siccita dall'inizio dell'anno, non pioveva cosi poco dal 2003 - Cronaca - TGR Friuli Venezia Giulia), sembra un’assurdità parlare di secco in una regione piovosa come il FVG ma ogni tanto accade pure qui.
    Come vedremo sotto, maggio è uno dei mesi che è cambiato di meno nel corso dei decenni sia al suolo che in quota; si era scaldato fra la fine degli anni ’90 e i Duemila, poi era curiosamente tornato sui suoi passi proponendo vari mesi freschi e piovosi (2013, 2016, 2019 e 2021).
    Pertanto un maggio come quello di quest’anno fa decisamente notizia.

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Min.jpg Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono rimaste complessivamente invariate passando da 11.9°C a 12.4°C per poi ridiscendere a 11.8°C; maggio è il mese che è cambiato in misura minore perché marzo si è scaldato di nove decimi (passando da 2.9°C a 3.8°C) ed aprile di un grado (passando da 6.9°C a 7.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (8.8°C vs 6°C), nel caso di aprile si è verificata nel 2004 (10.3°C vs 8.2°C).
    Nel corso dei decenni le frequenze delle varie fasce di temperatura non hanno avuto variazioni davvero importanti: abbiamo sempre 8-9 minime in cifra singola e tre sopra i quindici gradi.
    Durante maggio non è più possibile scendere sottozero ed è anche difficile andare sotto i cinque gradi; quest’ultimo evento si è verificato due volte, nel 1991 e nel 2012 (record mensile).
    Avere almeno una minima sotto i dieci gradi è quasi scontato, questo fatto non è accaduto solamente nel 1999 e 2001; nel caso del 1991 e 2021 addirittura è stata la media mensile ad essere sotto i dieci (e non solamente una manciata di valori).
    È quasi scontato avere almeno una minima di stampo estivo (oltre i quindici gradi) ed i valori più elevati sono un po' oltre i 18 gradi; non è accaduto solamente nel 1991, 2004, 2014, 2016, 2019 e 2021.
    Solitamente si tratta di alcuni valori, ma in alcuni casi sono stati davvero parecchi come nel 2018 (addirittura 14), 2001 (otto) e 1999-2022 (sette).
    Adesso le temperature medie:

    Med.jpg Decenni_Med.png

    Anche le temperature medie sono salite poco, appena tre decimi; pure in questo caso maggio è il mese che ha subìto i cambiamenti minori, dato che marzo si è scaldato di 1.1°C (passando da 8.3°C a 9.4°C) ed aprile di addirittura due gradi (passando da 11.9°C a 13.9°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo del trimestre e non è mai stato veramente insidiato dagli altri due mesi; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (13.3°C vs 10.3°C) mentre per aprile si è verificata nel 2019 (14.6°C vs 13.3°C).
    Nel corso dei decenni le giornate con media inferiore a quindici gradi sono rimaste sempre sette, mentre sono aumentate di tre quelle con media superiore ai venti.
    Avere almeno una giornata con media inferiore a quindici gradi è molto probabile, non è successo solo nel 2001 e 2022; a volte si sono verificate perfino giornate con media inferiore ai dieci gradi come nel 1991 (due), 1997, 2004, 2012, 2013 e 2019 (una in tutti questi casi).
    Dall’altro lato è molto frequente avere almeno un giorno con media superiore ai venti gradi, questo non è successo solamente nel 1991, 2004, 2019 e 2021, nel 2003 e 2018 è stata la media mensile a raggiungere e superare questo limite; a volte si sono verificate perfino giornate con media superiore ai 25 gradi (quindi da ondata di calore estiva e non certo trascurabile) come nel 2005, 2008, 2009 e 2011.

    Ora le massime:

    Max.jpg Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono aumentate in misura maggiore rispetto alle minime ed alle medie: sette decimi contro un calo di uno ed un aumento di tre.
    Pure in questo caso si osserva che maggio ha raggiunto il proprio massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Il riscaldamento di questo mese è ben inferiore rispetto a quello degli altri due: marzo si è scaldato di 1.4°C (passando da 13.6°C a 15°C) mentre aprile è salito di addirittura 2.5°C (passando da 17.2°C a 19.7°C).
    Maggio è sempre stato il mese più caldo della primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (18.2°C vs 15.2°C) e quella da aprile nel 2019 (19°C vs 18°C).
    Le frequenze delle varie fasce di temperature sono rimaste complessivamente simili rispetto agli anni ’90: abbiamo sempre sette giornate con massime inferiori ai venti gradi (con una sotto i quindici), ma adesso abbiamo tre massime in più sopra i 25 gradi (ed una oltre i trenta).
    Durante maggio è quasi impossibile avere massime ad una cifra, è accaduto solo nel 1991 (per un decimo) e c’era mancato un soffio anche nel 1997; sono invece possibili massime comprese fra dieci e quindici gradi, registrate in dodici mesi (quasi una volta su tre) e solo nel 1993 e 2009 non si è mai scesi sotto i venti.
    Il 2021, oltre che per la media mensile molto bassa, si segnala anche perché è l’unico mese a non aver raggiunto o superato i 25 gradi; è senz’altro un fatto davvero notevolissimo, anche perché ormai le giornate sono lunghe, manca poco al solstizio d’estate e questo la dice lunga su quanto il 2021 sia stato fresco e perturbato.
    Dall’altro lato è possibile avere massime di stampo estivo (27-28 gradi) ed a volte sono stati anche superati i trenta: questo è successo nel 1995, 1997, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008, 2009, 2011, 2012, 2018 e 2022, in alcuni casi abbiamo avuto perfino valori da vera e propria ondata di calore estiva.

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    T850.jpg Decenni_T850.png

    In quota ritroviamo lo stesso andamento delle temperature al suolo: maggio si è scaldato di appena tre decimi, uno dagli anni ’90, aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro.
    Marzo si è scaldato di 1.2°C (passando da 0.7°C a 1.9°C) anche ignorando gli anni ’80 ed aprile ben 1.8°C (passando da 3.4°C a 5.2°C, un decimo in più partendo dagli anni ’90); anche in questo caso vediamo che maggio è il mese primaverile che è cambiato in misura minore rispetto al passato e questo vale anche considerando tutti i mesi dell’anno (un altro esempio è gennaio).
    Maggio, analogamente al suolo, è sempre stato il mese primaverile più caldo; la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (4.5°C vs 3°C) e quella da aprile nel 2019 (5.4°C vs 4.4°C).
    Durante questo mese sono ancora (occasionalmente) possibili temperature negative: si è trattato di valori poco al di sotto dello zero e sono stati registrati nel 1984, 2012 e 2019, con il 1982, 1987 e 1991 arrivati a zero gradi spaccati.
    Questi valori sono stati registrati non oltre la prima metà mensile.
    Se poniamo il limite a cinque gradi, vediamo che quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore al di sotto di esso: fanno eccezione solamente il 1986, 1993 e 2001.
    D’altro canto possiamo vedere dal secondo grafico che le giornate con valori inferiori ai cinque gradi sono state mediamente 4-6 durante i vari decenni, per cui il non averle è l’eccezione e non la regola.
    Fra i mesi che ne hanno avute parecchie, segnaliamo il 1991 (ben venti), 1984 (quindici), 2004 (12.5) e 2019 (undici).
    Dall’altro lato vediamo che durante maggio si affacciano con una certa continuità isoterme estive o quasi; in altre parole, in aprile abbiamo uno-due giorni con temperatura sopra i dieci gradi (ed a marzo solo valori isolati) mentre in maggio ne abbiamo mediamente 7-10 a seconda dei decenni.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore in doppia cifra: alcuni come il 1989, 2019 e 2021 hanno superato questo limite di poco, vari altri mesi hanno avvicinato o superato i quindici gradi (ossia hanno avuto almeno un’ondata di calore di stampo estivo).
    I mesi che hanno raggiunto o superato i quindici gradi almeno una volta sono il 1983, 1986, 1997, 1999, 2001, 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2011.
    Tra questi valori segnalo soprattutto il 2009: ha addirittura superato i venti gradi, si tratta di un picco notevolissimo ed a mio parere eccezionale, in quanto i valori oltre i venti gradi sono concentrati quasi esclusivamente nel bimestre luglio-agosto (e non sono scontati neppure durante quei due mesi) e sono molto pochi anche in giugno ed in settembre.
    L’elenco che ho appena scritto evidenzia la gran parte di queste ondate di caldo si era verificata tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: in effetti notiamo come maggio si fosse scaldato in quel periodo, per poi tornare indietro quasi ai livelli iniziali.
    La gran parte dei mesi caldi si concentra nel periodo appena citato: abbiamo la coppia 2003 - 2009 (secondi), il 2001 (quarto), il 2007 (settimo), la coppia 2000-2011 (noni), la coppia 1999-2005 (undicesimi) ed il 2008 (tredicesimo).
    Al di fuori di quel periodo, fra i mesi più caldi, abbiamo il 1986 (primo), la coppia 2018-2022 (quarta), il 1993 (ottavo) e poi dobbiamo scendere al tredicesimo posto per trovare il 2015.
    Dall’altro lato i mesi freschi scarseggiano durante il.. decennio caldo, si trovano per la gran parte negli altri e ci sono anche di recenti: i primi dieci sono il 1991, 2019, 1984, 2004, 1987, 2021, 2013, 1981, 1995 e 2016, con il 2014 subito dietro.
    Al momento abbiamo troppi pochi mesi per poter delineare le caratteristiche principali di questo decennio; abbiamo avuto due mesi praticamente opposti, il 2021 è stato piuttosto fresco e piovoso, il 2022 molto caldo e secco (proprio quando un mese fresco e piovoso sarebbe stato importantissimo per mitigare la pesante siccità in corso).

    Adesso metto lo ZT:

    ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Maggio ha aumentato complessivamente la sua media di appena 38 metri (cinque partendo dagli anni ’90); anche in questo caso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila per poi ritornare indietro.
    Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (passando da 1660 a 1822 metri, 107 a partire dagli anni ’90) ed aprile di ben 268 (passando da 2050 a 2368, 325 a partire dagli anni ’90).
    Il mese ha sempre avuto la media più alta durante la primavera: la distanza minima da marzo si è verificata nel 1991 (85 metri) e quella da aprile nel 1987 (162 metri).
    Le giornate con ZT inferiore a 2500 metri sono rimaste sempre undici-dodici e quelle con ZT superiore ai tremila sono rimaste nove-dieci.
    Pure per lo ZT è possibile avere (raramente) valori invernali, ossia inferiori ai 1500 metri: è successo nel 1984, 1987, 1991, 2004, 2012 e 2019 e solo nel 1984 ne è stato registrato uno in terza decade.
    È molto più probabile avere almeno un valore sotto i duemila metri: non è successo solamente nel 1986, 1993, 1999, 2000, 2001, 2015, 2020 e 2022 (quasi una volta su cinque).
    Infatti le giornate aventi lo ZT inferiore ai duemila metri sono sempre state circa tre per ogni mese, per cui è difficile non averne neppure un valore inferiore a questo limite.
    Tra i mesi che hanno avuto parecchi giorni con ZT basso, segnaliamo il 1984 (19.5 giornate con valori sotto i 2500 metri, di cui 6.5 con ZT sotto i duemila), il 1987 (18 giornate con ZT sotto ai 2500 metri, di cui sei sotto i duemila), il 1991 (solo 4.5 giorni sopra i 2500 metri e ben 12.5 sotto ai duemila), il 2004 (21 giornate sotto i 2500 metri, di cui 605 sotto i duemila), il 2019 (unico mese a non superare i tremila metri, 21 sotto i 2500 di cui 7.5 inferiori ai duemila) ed il 2021 (20.5 giornate con ZT sotto i 2500 metri).
    Dall’altro lato abbiamo mediamente un giorno su tre con ZT sopra i tremila metri (marzo ne ha mediamente uno, aprile quattro) e durante alcuni di questi lo ZT è salito sopra ai 3500 metri (ossia prettamente estivo).
    Maggio è il primo mese dell’anno in cui è possibile superare i quattromila metri, anche se questa evenienza non accade ogni anno: è successo nel 1986, 1988, 1996, 2001, 2005, 2008, 2009, 2012, 2014, 2015 e 2022.
    A proposito dei picchi massimi mensili, segnalo una cosa curiosa: marzo ed aprile sono arrivati al massimo a 3660 e 3780 metri, mentre gennaio e febbraio hanno fatto meglio (3947 e 3988).
    Fra i mesi con molte giornate aventi ZT elevato, segnaliamo: il 1986 (16.5 giorni sopra i tremila, di cui nove oltre i 3500), il 2003 (venti giorni sopra i tremila, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2009 (18 giornate oltre i tremila metri, di cui 6.5 sopra i 3500), il 2022 (18.5 giorni con ZT sopra i tremila metri, di cui 10.5 oltre i 3500) e la coppia 1999-2015 con sedici giornate ciascuna oltre i tremila metri.
    Anche nel caso dello ZT notiamo che maggio aveva aumentato la sua media ed aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila; poi è tornato indietro quasi ai livelli di partenza.
    Anche in questo caso troviamo nella parte alta della classifica diversi mesi compresi tra la fine degli anni ’90 ed il decennio successivo: il 2003, 2009, 1999 e 2001 dal secondo al quinto posto, poi il 2000, 2007, 2005 e 2011 dall’ottavo all’undicesimo ed il 2002 è tredicesimo.
    Fra le medie più basse, nelle prime dieci posizioni, abbiamo il 1991, 2019, 2004, 1987, 1984, 2021, 2013, 2010, 1981 e 1995, seguiti dal 2016, 1989 e dal 2014; vediamo che sono presenti anche alcuni mesi del decennio scorso.
    Anche nel caso dello zero termico abbiamo avuto mesi opposti durante questo decennio: il 2021 con ZT basso ed il 2022 con una media molto alta.

    Ora la pioggia:

    Pioggia.jpg

    Le medie decennali sono 122.8, 121 e 154.4 mm; la piovosità media è aumentata del 25.7% (31.6 mm) e questo incremento è avvenuto solamente durante lo scorso decennio.
    I giorni piovosi sono undici, dieci e dodici.
    Maggio è stato il mese primaverile più piovoso per dodici volte: è successo nel 1991, 1995, 1996, 2004, 2007, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2019 e 2021.
    È stato il più secco per sette volte: è accaduto nel 1992, 1993, 1999, 2001, 2006, 2009 e 2022 notiamo che questo evento è quasi scomparso dal 2010 in poi.

    Infine, il riassunto dei primi cinque mesi del 2022:

    • Media minime 3.8°C, -0.8°C dalla media 1992/2020, sesto posto su 31 fra i più freddi.
    • Media medie 9.9°C, +0.2°C dalla media, decimo posto fra i più caldi insieme al 1994, 2008 e 2017.
    • Media massime 16°C, +1.1°C dalla media, quinto posto fra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera 12.2°C, +1.9°C dalla media, eguagliato il record del 2003.
    • Radiazione solare media 13550 KJ\mq, +1589 dalla media, terzo posto fra i più soleggiati.
    • Caduti 234.7 mm, -277.2 mm (-54.2%) dalla media, secondo posto fra i più secchi; 24 giorni piovosi, -16 dalla media, terzo valore più basso insieme al 2011.
    • Pressione media 1008.7 hPa, +4.4 hPa dalla media 1994/2020, secondo posto su 29 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 2.9°C, +0.4°C dalla media 1991/2020, decimo posto su 41 fra i più caldi insieme al 1993, 1997, 1998 e 2001.
    • Quota media ZT 2094 metri, +162 dalla media, sesto posto fra le più alte.

    Al momento il 2022 si sta rivelando freddo di notte ma caldo di giorno ed in quota; dato che i primi cinque mesi sono stati complessivamente dominati dall’alta pressione (a parte aprile), le medie delle varie grandezze rispecchiano le caratteristiche salienti del tempo anticiclonico.
    Pertanto l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono state piuttosto alte.
    Ha piovuto pochissimo, solo il 1993 aveva fatto peggio con appena 138.6 mm; come evidenziato sopra, il periodo giugno 2021 – maggio 2022 ha visto davvero poche precipitazioni e tale periodo fosse compreso interamente in un anno solare sarebbe il più secco di tutti con meno di mille mm caduti.
    Come scritto sopra, questa situazione sta creando vari problemi perfino in una regione piovosa come il FVG che di conseguenza dispone di molte riserve idriche.
    Veramente incredibile la fase secca che sta attanagliando il Friuli. Anche qui siamo vicini ai record ma vedere Udine sotto i 200mm annuali al 1 giugno fa un certo effetto. Tra l'altro ho visto che a Gorizia con questo maggio 2022 sono ben 12 i mesi consecutivi sottomedia pluvio! Qui almeno luglio e novemrbe erano risultati in media o poco sopra.

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