a maggio 2020 si ebbero in un paio di weekend, dove sono io, temperature di 30 gradi e caldo molto secco.
Poi improvvisamente 20 gg di giugno di stampo autunnale.
Qualcuno già scrisse (non nel forum) "forse avremo un anno senza estate come il 1816" o "si va incontro all'estate italiana classica".
Le "scaldate" che pure ci furono comunque in qualche modo furono sopportabili, niente a che vedere ad es con il 2019
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
a me pare invece che ti appigli a delle sottigliezze inutili e le utilizzi a tuo piacimento.
lode al cielo la meteorologia è, prima di tutto, NUMERI.
poi possiamo contestualizzare o decontestualizzare un'ondata calda definendola estiva o primaverile in base tal pattern ad essa legato, in base agli effetti al suolo, in quota e via discorrendo.
io cerco di guardare nel suo complesso: se è figlia di una dinamica primaverile (scambio meridiano accentuato) ma che, persistendo, porta ad una stasi del pattern e quindi ad un incattivimento delle termiche, allora diventa una fase estiva fuori dalla stagione canonicamente definita 1 giugno-31 agosto.
è come definire autunnale uno dei recenti settembre bollenti, secondo me è sbagliatissimo.
siamo a due settimane dall'estate e sta facendo due settimane di fila puramente estive come effetti tangibili (quindi numerici). direi che sia un vero e proprio anticipo di estate, al netto del movimento su macroscala che lo provoca.
però appunto è questione di punti di vista... non penso ci sia una (o più) definizione così stringente.
Si vis pacem, para bellum.
Ma quel capodanno in cui in quota abbiamo avuto temperature stellari elevate che anticipo era...????
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Io sono per le convenzioni standard, un conto è definire gli effetti al suolo di una determinata circolazione su scala prettamente locale, fosse pure un territorio composto da più stati come l'Europa centrale o il Mediterraneo occidentale, questi possono anche essere estivi o autunnali a seconda di come si dispongono le eventuali anomalie, nel senso che anomalie come quelle della prima decade dell'aprile 2011 (esempio citato in atro post) su 2/3 della Val Padana simularono sicuramente il quadro termico e pluviometrico dell'estate piena, ma appunto lo simularono...
Se non si fa così si rischia di arrivare a definizioni paradossali, in base alle quali per effetti pluviometrici/termici si dovrebbe considerare come "preautunnale" l'agosto 2010 sulla Francia e "super-estivo" lo stesso mese per l'Ucraina... o addirittura guardando non alle temperature ma alle anomalie pluvio, ma a quelle termiche e di gpt considerare autunnale il settembre 2001 e tardo-estivo il successivo mese di ottobre nel contesto italiano ed europeo centro-meridionale...
Ultima modifica di galinsog@@; 16/05/2022 alle 16:32
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