Ma cosa intendi per falso mito? Il fatto che esista una figura di hp tropicale oceanica da distinguere da una hp tropicale continentale? Oppure il “falso mito” che una volta regnasse sovrana nelle nostre estati? Oppure che la fascia tropicale delle alte pressioni è un continuum?
Tra l’altro proprio nella sinottica attuale si ha una visione esemplificativa sulla differenza delle due masse d’aria:
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Questo!
La longitudine dell'Italia è troppo pari-pari con quella di Algeria, Tunisia e Libia per non avere contributo africano in ogni anticiclone.
La differenza stava nel getto meglio strutturato e più basso di latitudine, ma quando avevamo hp era africano o azzorroafricano una volta sì e una anche.
Semmai una volta l'azzorriano puro, sempre da casa sua (oceano tra le Azzorre e Lisbona), aiutava a spostare meglio da W ad E le ondate di calore (africano) che ci attanagliavano, liberandocene presto.
Domani arriverà l'inferno, chissà quando ne usciremo, io già mi sento male.
Altitudine 77 metri s.l.m.
Stazione meteo Davis vantage vue.
Record di neve 16 dicembre 2007 totale 23cm
Completo questo mex: un anticiclone delle Azzorre come ''protagonista dell'estate'', se proprio mi costringono a berla, lo intendo come un hp vivace, non seppellito dalle lp iberiche come avviene adesso. Ma mai e poi mai protagonista diretto del tempo sull'Italia, proprio perché ora che quell'anticiclone arriva da noi o si sporca (molto) di Africa o perde la caratteristica di anticiclone diventando zonalità blanda caldina (e comunque al massimo per 2 giorni di fila).
Il problema è che si ragiona come se le "masse d'aria" e in particolare gli anticicloni, fossero figure che vivono di una vita propria, mentre sono figlie della situazione circolatoria in essere, nel senso che le loro caratteristiche e la durata del loro stazionamento sono l'effetto della circolazione atmosferica. E' vero che le dinamiche circolatorie in 60 anni sono cambiate in sede nord-atlantica, con la JS polare che spesso tende a divergere lungo un asse NNW/SSE tra Labrador e Bermuda. Possono esserci ragioni climatologiche direttamente correlabili al GW, su alcune si possono azzardare ipotesi, ma anche nelle estati più "azzorriane" degli anni '60 il contributo di masse d'aria sahariana e subsahariana nel Mediterraneo occidentale e centrale non era irrilevante, solo che con una netta prevalenza di SNAO neutro/+ tale contributo restava mediamente relegato più a Sud, in un'ampia fascia sud-mediterranea che partendo dal SW della Penisola iberica si estendeva fino alla Tunisia, per cui questo si esprimeva nella forma di un marcato gradiente termico latitudinale. Cosa che peraltro abbiamo visto anche in anni recenti, tutte le volte (es. 2017, 2018) in cui la NAO estiva è stata tendenzialmente positiva. Ossia il ripristino di un gradiente termico latitudinale, talvolta esasperato (es. luglio 2017) in sede europea. Nel 2018 ha fatto caldo nonostante la SNAO+ e un'HP delle Azzorre tutt'altro che morta? Be', teniamo anche conto di quanto si è riscaldata in media la superficie continentale africana nell'ultimo quarantennio e potremo avere una risposta circa la magnitudo delle anomalie locali che gli schemi circolatori di volta in volta possono apportare.
Ultima modifica di galinsog@@; 20/06/2022 alle 16:37
Mah, non so quanto poi centri la S-NAO visto che da inizio mese ( ma anche tutto maggio) praticamente siamo in NAO neutro positiva appunto.....secondo me è il diminuito gradiente polo/ tropici che ha causato sia l'indebolimento del getto e sia il rialzo delle fasce tropicali con uno schiacciamento sempre più evidente della cella di Ferrel ad appannaggio di quella di Hadley ( diminuito gradiente per riscaldamento notevole dell'artico molto più accentuato che ai tropici) . Chiaro che se poi hai anche NAO negativa ci metti il carico da 11, ma in sè la NAO è più una conseguenza che una causa.
Intanto confondere volutamente tra cause ed effetti, come fanno i personaggi a cui alludevo, se non è fare della mitologia è fare della mistificazione. In secondo luogo stiamo vivendo, purtroppo dalla parte centrale della primavera, una situazione in cui i principali centri circolatori si sono disposti in maniera molto scomoda per chi vive in prossimità del meridiano di Roma. In secondo luogo questi scenari abbastanza inquietanti di persistenza circolatoria non sono purtoppo un unicum nella storia della meteorologia dell'ultimo ventennio... senza scomodare il 2003 basta verificare che razza di mostruosità è stata l'estate 2010 sulla Russia europea o con che razza di anomalie abbia convissuto la Scandinavia per settimane su settimane nell'estate 2014... solo che noi tendiamo a guardare quello che avviene sulla nostra testa...
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