Negli ultimi tre anni la natura ci ha abituato ad osservare, in questo scorcio di fine febbraio, un rigurgito invernale di notevole spessore, tale da essere così incisivo da poter risollevare anche le sorti della stagione proprio all’ultimo minuto. Con la puntualitÃ* di un orologio svizzero, ecco che la terza decade di febbraio si adopera per inscenare una dinamica atmosferica di grosso calibro ove, per prima, concorre la forza di madre natura, il cui compito sembrerebbe quello di generare irruzioni artiche marittime anche di notevole portata. Non vorrei sbagliarmi, ma concedendo a queste mie dichiarazioni almeno il beneficio del dubbio, mi sembra di poter intravedere, nella prossima irruzione artica marittima prevista per la prossima settimana, un qualcosa che va ben oltre la classica passata fredda di fine stagione. Sembra quasi che il nucleo freddo in arrivo sia proporzionale all’entitÃ* del freddo avuto in Europa questo inverno. E infatti, se ci facciamo caso, al momento apparirebbe ben più massiccio, sia in dimensione che in termiche, rispetto alle irruzioni fredde avute a fine stagione negli anni passati. Vedere una -15 °C tagliare a metÃ* il Trentino e una -10 °C arrivare fino alla Toscana settentrionale fa un po’ impressione visto che, di solito, le osservazioni degli ultimi anni ci hanno insegnato che il riscaldamento che incontrava l’aria fredda polare marittima nel suo cammino verso sud faceva sì che, al massimo, questa arrivasse alle latitudini dell’Italia Settentrionale con una -5/-6 °C. Saranno sicuramente delle banalitÃ* quelle che ho scritto, però mi sembra che una così semplice osservazione possa nascondere in parte la vera e dibattuta questione sull’arretramento della Corrente del Golfo. So per primo che… una rondine non fa primavera, ma a questo punto comincerebbero ad essere davvero tanti gli indizi che portano alla solita conclusione. Si è acceso un altro campanello di allarme? È ancora presto per dirlo. Non ho fretta, infatti, a tirare conclusioni che sicuramente sarebbero affrettate. Aspetto con tutta la pazienza che è necessaria in questo caso, visto che il tema oltre a essere interessante è allo stesso tempo insidioso e di difficile analisi. Ho voluto solo mettermi…una pulce nell’orecchio. Per il resto, aspetto…
Un saluto a tutti
Andrea
Effettivamente è da un po' che ci sto pensando....GiÃ* alcuni anni or sono su focus c'era un articolo che spiegava il fenomeno, e diceva che basta un quinquiennio per portare il gelo sull'europa centro settentrionale in caso di arretramento della corrente del golfo....se non ricordo male l'articolo spiegava che oltre ad inverni + freddi per le coste dell'europa occidentale e conseguenti precipitazioni nevose poteva scatenarsi un effetto albedo rilevante tale da portare ad un periodo mini glaciale in soli dieci anni... e tutto cmq con un aumento di temperatura globale terrestre.... quindi di nuovo groenlandia verdeggiante e centro europa ghiacchiato.
Nevofilo (ma non freddofilo)
Amante Metereologia e praticante Krav Maga
Avatar: Stura di Lanzo in Piena Novembre 2011 (mancato alluvione delle valli di lanzo)
Originariamente Scritto da GiorgioFianoTorino
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Non mi sembra al momento di intravedere irruzioni di magnitudo eccezionale.Originariamente Scritto da andrea.corigliano
E’ vero che le termiche in ingresso a 5-6 giorni paiono piuttosto interessanti ma la circolazione ciclonica posta a SW del blocco bicellulare sembra assorbire di parecchio gli effetti dell’avvezione artica.
Ricordiamo altresì che le grandi ondate gelide si sviluppano in seno a cut-off artici richiamati verso le latitudini inferiori da pulsazioni dinamiche bene sviluppate in senso meridiano: non è il caso in questione, dato che anomalie di geopotenziale positive permangono solamente alle latitudini polari e subpolari. A meno che i dati al grezzo ENS abbiano una loro validitÃ* a long range (e potrebbero averla) e allora potrebbero cambiare le carte in tavola…..
Di contro sul lungo il modellame GM vede ancora un rafforzamento della componente subtropicale (previsto tra una decina di giorni) con risalita degli indicatori artici ed atlantici.
Comunque vada la situazione è sicuramente di interesse e difficilmente avara di soddisfazioni.
Originariamente Scritto da andrea.corigliano
aria polare marittima che porta la -15 in Trentino?
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certo che sarebbe un qualcosa di eclatante!
a me sembra aria artica da Nord, dall'artico Scandinavo, e non mi sembra cosi "allarmante" se porta una -15 sull'europa centrale ai limiti delle Alpi centrorientali!
certo che se quel vortice sulla Scandinavia con gpt cosi bassi, fosse meno ampio e con gpt un po piu alti....avremmo un affondo molto piu incisivo e freddo di quello prossimo venturo...
questa irruzione fredda è lontana parente in termini di freddo di quella del 2005 nelle stesse date...
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Quello che dici tu, Giorgio, è a dir poco impressionante, anche se sembra essere il frutto della fantascienza un raffreddamento così repentino. Sembrerebbe impossibile. Gli scienziati si stanno adoperando in ogni modo per costruire modelli climatici, anche se le varie correnti di pensiero divergono e abbuiano di conseguenza l’orizzonte. Qualcuno dirÃ*, giustamente, che l’osservazione di pochi anni non può essere presa d’esempio per la dimostrazione di una possibile fase fredda in arrivo, ma è anche vero che la natura in questi ultimi tempi ci sta lanciando segnali inequivocabili. Ho l’impressione che dovremo camminare per lungo tempo sul filo del rasoio, in bilico tra ciò che dice la scienza in tema di cambiamento climatico e l’osservazione più diretta di quanto accade. Facendo così, però, sembra quasi di rimanere sterili ed improduttivi perché la nostra osservazione razionale non riuscirÃ* mai a cogliere dell’infinitesimo passaggio che, immancabilmente, tra facendo procedere la macchina del clima verso una meta ben precisa. E questo, secondo me, è un vero peccato...Originariamente Scritto da GiorgioFianoTorino
Ciao
Comunque effetto serra o no e corrente del golfo o no sono solo e solamente le dinamiche della circolazione a determinare il clima.... paradossalmente la temperatura media potrebbe essere anche di 3 gradi più bassa ma se durante tutto l'inverno noi avessimo correnti sciroccali l'italia vivrebbe un inverno tiepido....dai connotati quasi estivi soprattutto per le regioni meridionali...
Nevofilo (ma non freddofilo)
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Per rispondere a Faina e ad Assioma, non concordo nella correzione che mi avete fatto. Il tema del messaggio è più legato a clima e non alle vicissitudini del prossimo peggioramento. In questa circostanza, quindi, separare tra aria polare marittima e aria polare scandinava non fa alcuna differenza: trattasi sempre di masse d’aria che vengono da nord. In questa occasione, quindi, credo che la discussione vada affrontata “a manica larga”, senza scendere nei dettagli circa una diversa origine della massa d’aria in arrivo o di un riassorbimento del lago freddo da parte di una ciclogenesi presente a SW del continente.
Ciao
Tu dici che un raffreddamento repentino non è possibile, ma proprio parlando della groenlandia guarda che nel 1250 era ancora coltivata e nel 1300 i colonizzatori hanno dovuto abbandonare l'isola in quanto era nuovamente ghiacciata....Originariamente Scritto da andrea.corigliano
Nevofilo (ma non freddofilo)
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Non ho detto che è impossibile, ma che sembrerebbe impossibile. E' un'altra cosa...Originariamente Scritto da GiorgioFianoTorino
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