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  1. #111
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: importante e massiccio collasso del ghiacciaio della Marmolada con conseguente valanga

    Andrea Moccia, geologo di Geopop su Youtube, sostiene che la tragedia fosse prevedibile in linea generale ma senza possibilità di sapere quando e dove.

    Io non so dire se si poteva fare di più, ma dirlo ora dopo che è successo mi sembra troppo facile.
    Anche per gli orari su cui molti discutono: è vero, il crollo è avvenuto nell'ora più calda, ma negli anni '80 un seracco alle Grandes Jorasses è caduto alle 4 del mattino, facendo vittime anche in quel caso....alla fine una componente di imprevedebilità c'è e ci sarà sempre purtroppo.

    Detto questo, i ghiacciai pensili come quello della Marmolada mi hanno sempre fatto impressione già istintivamente....per fortuna quello è l'unico delle Dolomiti e anche nel resto delle Alpi Italiani non ce ne dovrebbero essere tanti, tra Piemonte e Valle d'Aosta credo che qualcosa del genere si veda solo sui ghiacciai del Bianco (e lì purtroppo sono ancora più pericolosi, se vengono giù fino a Val Veny o Val Ferret fanno veramente una strage; pare che l'area sia stata chiusa nel 2009 per il rischio di crolli sempre del seracco delle Grandes Jorasses comunque).

  2. #112
    Vento moderato L'avatar di red
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    Predefinito Re: importante e massiccio collasso del ghiacciaio della Marmolada con conseguente valanga

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Andrea Moccia, geologo di Geopop su Youtube, sostiene che la tragedia fosse prevedibile in linea generale ma senza possibilità di sapere quando e dove.

    Io non so dire se si poteva fare di più, ma dirlo ora dopo che è successo mi sembra troppo facile.
    Anche per gli orari su cui molti discutono: è vero, il crollo è avvenuto nell'ora più calda, ma negli anni '80 un seracco alle Grandes Jorasses è caduto alle 4 del mattino, facendo vittime anche in quel caso....alla fine una componente di imprevedebilità c'è e ci sarà sempre purtroppo.

    Detto questo, i ghiacciai pensili come quello della Marmolada mi hanno sempre fatto impressione già istintivamente....per fortuna quello è l'unico delle Dolomiti e anche nel resto delle Alpi Italiani non ce ne dovrebbero essere tanti, tra Piemonte e Valle d'Aosta credo che qualcosa del genere si veda solo sui ghiacciai del Bianco (e lì purtroppo sono ancora più pericolosi, se vengono giù fino a Val Veny o Val Ferret fanno veramente una strage; pare che l'area sia stata chiusa nel 2009 per il rischio di crolli sempre del seracco delle Grandes Jorasses comunque).
    In Piemonte prima che crollasse mi pare ci fosse sul Monviso

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  3. #113
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: importante e massiccio collasso del ghiacciaio della Marmolada con conseguente valanga

    Citazione Originariamente Scritto da red Visualizza Messaggio
    In Piemonte prima che crollasse mi pare ci fosse sul Monviso

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    Si, può essere, tra l'altro mi pare di aver sentito che quel versante sia ancora molto soggetto a frane e smottamenti (?)

  4. #114
    Vento forte L'avatar di Diego Martin
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    Predefinito Re: importante e massiccio collasso del ghiacciaio della Marmolada con conseguente valanga

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Andrea Moccia, geologo di Geopop su Youtube, sostiene che la tragedia fosse prevedibile in linea generale ma senza possibilità di sapere quando e dove.

    Io non so dire se si poteva fare di più, ma dirlo ora dopo che è successo mi sembra troppo facile.
    Anche per gli orari su cui molti discutono: è vero, il crollo è avvenuto nell'ora più calda, ma negli anni '80 un seracco alle Grandes Jorasses è caduto alle 4 del mattino, facendo vittime anche in quel caso....alla fine una componente di imprevedebilità c'è e ci sarà sempre purtroppo.

    Detto questo, i ghiacciai pensili come quello della Marmolada mi hanno sempre fatto impressione già istintivamente....per fortuna quello è l'unico delle Dolomiti e anche nel resto delle Alpi Italiani non ce ne dovrebbero essere tanti, tra Piemonte e Valle d'Aosta credo che qualcosa del genere si veda solo sui ghiacciai del Bianco (e lì purtroppo sono ancora più pericolosi, se vengono giù fino a Val Veny o Val Ferret fanno veramente una strage; pare che l'area sia stata chiusa nel 2009 per il rischio di crolli sempre del seracco delle Grandes Jorasses comunque).
    Direi che mi trova pienamente d'accordo Moccia.... ovvio poi che i seracchi si staccano quando vogliono, però le ore più calde del giorno sono quelle in cui c'è più probabilità.
    Poi per quanto riguarda i ghiacciai pensili del Bianco... fossimo in periodo di espansione glaciale crolli dalle creste sarebbero all'ordine del giorno per via della spinta proveniente dal bacino di accumulo; quando la lingua glaciale trova il 'vuoto per un po resiste ed avanza ancora, ma poi arriva al carico di rottura.

  5. #115
    Burrasca L'avatar di giesse59
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    Predefinito Re: importante e massiccio collasso del ghiacciaio della Marmolada con conseguente valanga

    Citazione Originariamente Scritto da Diego Martin Visualizza Messaggio
    Possibile... ma anche solo tornando indietro di qualche anno penso che le persone coinvolte sarebbero state meno, sia per maggiore conoscenza della montagna stessa che per una maggiore difficoltà a raggiungere determinati luoghi... l'anno scorso sul ghiacciaio del Presena (metà agosto) ho visto gente che faceva casino con infradito e costume da bagno.... se non ci fosse stata la funivia portare lì quelle persone dubito si sarebbero fatti la salita a piedi.

    PS e quante scene vedo in montagna che mi fanno accapponare la pelle come a Bormio 3000 che per farsi un selfie si vanno a mettere in luoghi pericolosi
    Hai toccato un punto secondo me interessante. Gli impianti che salgono in alta quota (io ho una frequente esperienza di quello che porta a Peio 3000) scaricano in zone già di alta montagna, spesso come nel caso che ho citato con aree recentemente deglacializzate dove ci si deve muovere con molta attenzione frotte di persone totalmente impreparate, sia come abbigliamento (a iniziare dalle calzature) sia come atteggiamento mentale. Si vedono gruppi di ragazzi che provano a salire paretine rocciose brevi ,ma se cadi sui sassi anche da 3-4 metri rischi parecchio, gente che si avventura sui bordi spesso costituiti da rocce levigate e scivolose del laghetto ai piedi del Taviela, dove se cade l'ipotermia ci mette poco a ucciderti, qualcuno che va a curiosare tra quel che resta della vedretta Taviela, insidiosa per la presenza di ghiaccio coperto da detrito. Poi magari sono gli stessi che ora gridano al "chiudete i ghiacciai" (e magari anche i sentieri appena meno agevoli) .

    E anche io ho visto le stesse scene che descrivi tu al Presena
    Giovanni

    Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009

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