È ben diversa la cosa...il covid attualmente è una banale malattia da raffreddamento nel 99% dei casi che o non da sintomi o da dei sintomi lievi (qualche giorno di febbre, un po di mal di gola...)...l'emergenza climatica e ambientale soprattutto relativamente a certi hotspot quali il Mediterraneo è grave ,molto grave, si tratta veramente di vita o di morte o di vita da cambiare radicalmente negli stili contrariamente a quanto afferma l'utente minimizzatore...ol problema è che l'informazione relativamente all'aspetto climatico e ambientale è vergognosa e solo alla ricerca del sensazionalismo al punto di generare i negazionisti e i complottisti della "dittatura climatica "...alimentata da gente come Mercalli che fa del catastrofismo il suo cavallo di battaglia anziché essere più scientificamente pacato.
Ciao!!! Io vi leggo sempre, ma purtroppo tempo per scrivere sempre ridotto a zero...
Confermo quello che hai scritto, come avevo scritto il caldo è stato uno dei fattori che ha determinato la tragedia, ma non è l'unico. Potrebbe essere il fattore scatenante e non predisponente, ci vorrebbe qualche studio più approfondito, però trovo che l'informazione punti il dito tutto sul cambio climatico senza parlare degli altri fattori come anche il rischio del 'normale' distacco dei seracchi. Sentivo su SkyTg24 prima che la giornalista continuava a parlare di ghiacciai che si staccano... la voce seracchi non è stata pervenuta.
Mettiamola cosi.
Un grosso crollo ( il ghiacciaio della Marmolada ha perso 80% del volume in 100 anni) è prevedibile. Non deve per forza succedere con tanta gente sotto. Ed è più probabile con +10C, ma è una valore visto più o più volte.
Fà parte della dinamica in atto, poi la dinamica esatta si ci si mette la fatalità.
Sono in molto in accordo, ma questo è più un discoroso sulla nostra "società della spettaccolo", finisce cosi per ogni cosa
Si può finire in rigetto perchè si instaura un pensiero unico.Io stesso a volte provo fastidio. Già il termine negazionista, che sembra che se ho altre idee sono nazista.
A questo punto si è innescata la svolta verso la tecnologia green ( per fortuna ok), per cui ci sono triliardi in ballo chiuso il discorso l'economia ci porterà in quell direzione per forze ingovernabili di mercato.Si parla in questi gorni di vietare i motori a scoppio dal 2035, immaginate che interessi colossali ci sono in gioco.
Ultima modifica di Albert0; 05/07/2022 alle 12:14
Senza polemica, per carità.
Ma possiamo anche metterla così:
oggi tutti sanno dire che si poteva prevedere. Il problema è che bisognava dirlo sabato, non ieri, oggi, domani.
Sabato si doveva dire che c'era il rischio di una cosa mai successa prima.
Si poteva fare? Certo. Si potevano chiudere mezze dolomiti? Certo.
Poi magari non succedeva e le polemiche non finivano mai.
Personalmente non credo, purtroppo, che una pacata discussione con tanto di dati, ancorché resi più agili per una maggiore fruibilità ed immediatezza di comprensione, facciano presa sulla massa dei "negazionisti ad ogni costo".
Ricordo che in passato era così, e comunque l' ironia era sempre dietro l' angolo verso queste Cassandre.
Il problema è che finché "chi comanda" penserà solo ai propri interessi di bottega e di tasca, il negazionismo troverà sempre terreno fertile, grazie al seguito di ignoranti cronici che non vogliono rinunciare, oltretutto, alla propria vita opulenta.
Edit per il Mod e tutti: scusate l' ampio OT. Mi fermo qui.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
E' in monitoraggio il distacco di un blocco simile, che avverrà nei prossimi anni.
Cosa possiamo fare?
Niente, a meno di non voler transennare tutte le zone sotto i ghiacciai. Non mi sembra il caso, IMO rientra nel generico rischio da montagna ( che non è un ambiente molto gentile con l'uomo)
Se vogliamo parlare di distacchi e rischi più severi, piuttosto le valanghe.
Morti su morti ogni anno, nostante la prevedibilità dei momenti di rischio, i bolllettini, il sistema di soccorso. Una caso cosi è eccezionale, i morti da valanga no. Anche dopo nevicate da 1 metro con bollettini che dicono di non mettere neanche il naso fuori pista.
La più "bella" che conosco è di due del soccorso alplino travolti . Non durante il lavoro, ma per farsi una bella sciata in neve fresca extra. Questo appunto dopo una nevicata di oltre 100cm con rischio massimo. Non sono morti solo perchè il fatto è avvenuto in zona molto frequentata e li hanno visti e tirati fuori molto rapidamente.
Purtroppo c'è poco da fare. La montagna è pericolosa. C'è una piccola strage silenziosa, basta scorrere le pagine di cronaca.
Cronaca ed ultime notizie sulla montagna e alpinismo | Montagna.TV
Nel mio piccolo, senza fare grandi cose, pur seguendo persone decisamente più esperte, e facendo corsi, mi sono reso conto che il pericolo è sempre dietro l'angolo.
Il caso eccezionale è dato dal fatto che ha travolto della gente... se no seracchi che si staccano sono all'ordine del giorno... quanti boati ho sempre sentito salendo al rifugio guide di Ayas, come anche le nottate passate a Cime Bianche ai primi di settembre... tantissima gente pensa che i ghiacciai siano immobili, ma invece hanno le loro dinamiche e la forza che esercitano può distruggere o modellare parti di montagna... la storia geomorfologia delle nostre Alpi ne è piena zeppa di esempi di cosa possono fare
Un’altra cosa triste che sto notando e sarebbe interessante se qualcuno lo potesse confermare con uno studio, è che la temperatura dell’acqua del rubinetto della mia casa in montagna, che arriva direttamente da un acquedotto molto vicino che la pesca a monte, è sicuramente aumentata negli anni. Ovviamente parlo del periodo estivo. Prima facevi fatica a tenerci un piede dentro per un minuto, adesso è fredda ma ben sopportabile.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Segnalibri