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Risultati da 621 a 630 di 803
  1. #621
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da Repsy Visualizza Messaggio
    Buondì, comunque continua a notarsi la tendenza a perdita di gpt in area Atlantica nei pressi dell’Iberia, un po’ quello che mostra Ecmwf in coda; speriamo almeno che sarà roba fugace altrimenti torniamo a rischiare.
    buongiorno a te
    già, del resto stiamo parlando di fine mese quindi tutto molto aleatorio considerando che vivremo dei dettagli di una linea che appare abbastanza solida
    per come ipotizzo personalmente l'uscita del getto in w atl se non entra da nw rientra da ne con nuovo uk+
    non vedo al momento elementi per ipotizzare una restaurazione della vecchia omega
    C'ho la falla nel cervello


  2. #622
    Vento forte
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    appunto

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    Ale, ormai so diventato razionale.

  3. #623
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    buongiorno a te
    già, del resto stiamo parlando di fine mese quindi tutto molto aleatorio considerando che vivremo dei dettagli di una linea che appare abbastanza solida
    per come ipotizzo personalmente l'uscita del getto in w atl se non entra da nw rientra da ne con nuovo uk+
    non vedo al momento elementi per ipotizzare una restaurazione della vecchia omega
    Un po’ la soluzione che mostrava nel long Gfs00 e che sarebbe coerente con la ripartenza del segnale Enso-.
    Comunque le Ext della Mjo aggiornate a ieri sembrano mostrare una progressione abbastanza veloce dalle fasi 2/3.

  4. #624
    Brezza tesa L'avatar di Cecco d'As
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    buongiorno a te
    già, del resto stiamo parlando di fine mese quindi tutto molto aleatorio considerando che vivremo dei dettagli di una linea che appare abbastanza solida
    per come ipotizzo personalmente l'uscita del getto in w atl se non entra da nw rientra da ne con nuovo uk+
    non vedo al momento elementi per ipotizzare una restaurazione della vecchia omega
    In effetti non si capisce perchè ogni accenno nell'extra-long di diminuzione dei gpt in Est atlantico diventi una riproposizione di quanto avvenuto a inizio giugno

  5. #625
    Calma di vento
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Buongiorno a tutti, sono neofita di questo forum e vorrei accodarmi alle vostre considerazioni sul tema specifico facendo delle doverose premesse sperando di non creare un o.t. e se del caso chiedo scusa anticipatamente.
    Sono un appassionato di meteorologia da anni ma più che volgere lo sguardo ai vari modelli previsionali (ancora ben lungi da prevedere correttamente oltre i sei/sette giorni) la mia attenzione si concentra sulla dinamica dei fluidi dell'atmosfera. Dico questo perché di robaccia in giro sui mezzi di informazione (di qualunque tipo: web, tv, radio e chi più ne ha più ne metta....) ve ne è tanta a partire dall'utilizzo della terminologia sia grammaticale che tecnica finendo sui luoghi comuni (molto comuni) del catastrofismo climatico.
    Dico questo perchè, in primis, molti ancora non sanno bene come si scrive o si legge la parola "meteorologo": la maggior parte delle volte sento o leggo metereologo o metereologia!!!
    Un'altra cosa che mi lascia sempre molto perpelsso è l'utilizzo, assolutamente improprio, del termine "rischio" di accadimento di un evento meteorologico: richio di temporali, pioggia o neve!!!! L'unica parola che deve essere correttamente utilizzata in meteorologia è PROBABILITA' di accadimento di un evento NON "rischio" perchè la meteorologia è una scienza probabilistica non una scienza "esatta" come la matematica!!
    Vengo al dunque: prima di parlare di cambiamenti climatici e di aumenti della temperatura terrestre dovremmo cercare di capirne le cause (quella antropica è un qualcosa che forse ne accelera il processo!!) perchè quello che stiamo subendo negli ultimi tempi (siccità, eventi meteo estremi) sono solamente l'effetto e non la causa di un qualcosa che attualmente tutti noi faciamo fatica a comprendere realmente.
    Relativamente all'ultima estate terrificante come anche alla siccità, il cui inizio deve essere datato allo scorso autunno (non possiamo chiedere all'estate le piogge non cadute in un intero semestre freddo!!) faccio una semplice e banale considerazione: e se provassimo a capire il perchè da alcuni anni a questa parte i gpt nella zona dell'atlantico a largo delle coste portoghesi flettono costantemente verso il basso sia in inverno che in estate?
    La causa di tutto questo caldo come anche della siccità, a mio modesto avviso, andrebbe individuata proprio in quella zona di oceano atlantico. La risposta infernale dell'anticiclone africano è esclusivamente dovuta a questo evento di calo quasi costante dei gpt al largo delle coste atlantiche portoghesi: è una situazione dinamica dei fludi dell'atmasfera e non statica (del tipo: è caldo perchè vi è il riscaldamento climatico!!). Si tratta dell'abbinamento causa-effetto tra la flessione dei gpt in aperto atlantico e la risposta dinamica del caldo che si accumula nel Nord Africa.
    Basta una minima discesa di aria fresca (neanche fredda) da latitudini un pò settentrionali in atlantico, a creare rimonte mostruose di promontori di alta pressione nord africani. Poi la permanenza quasi costante di queste configurazioni bariche non fa altro che trasformare questi promontori in anticicloni quasi permanenti.
    Tutte le volte che si ha a che fare con la situazione appena descritta, in Europa Occidentale si urla al catastrofismo senza capire nulla sul perchè si stia formando tale configurazione barica DINAMICA.
    Mi piacerebbe chiedere agli abitanti delle Isole Azzorre se si sono accorti che il loro clima è nettamente cambiato negli ultimi anni in direzione di un raffreddamento consistente invece che di un riscaldamento.
    Ecco, questa è la discussione che mi piacerebbe venisse affrontata e che purtroppo non vedo o leggo da nessuna parte dei mezzi d'informazione. Perchè si crea una configurazione barica quasi permanente in aperto atlantico portoghese? Una configurazione simile ma più enfatizzata si ebbe anche nella terribile estate del 2003.

    Scusate il lungo sfogo ma credo, sempre a mio modesto avviso, che l'approccio ad un argomento tanto importante quanto tecnicamente complicato, debba essere di ben altro tipo.
    Vi ringrazio per la lettura.
    Fabrizio
    Ultima modifica di vangheljs; 19/08/2022 alle 11:43

  6. #626
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da vangheljs Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti, sono neofita di questo forum e vorrei accodarmi alle vostre considerazioni sul tema specifico facendo delle doverose premesse sperando di non creare un o.t. e se del caso chiedo scusa anticipatamente.
    Sono un appassionato di meteorologia da anni ma più che volgere lo sguardo ai vari modelli previsionali (ancora ben lungi da prevedere correttamente oltre i sei/sette giorni) la mia attenzione si concentra sulla dinamica dei fluidi dell'atmosfera. Dico questo perché di robaccia in giro sui mezzi di informazione (di qualunque tipo: web, tv, radio e chi più ne ha più ne metta....) ve ne è tanta a partire dall'utilizzo della terminologia sia grammaticale che tecnica finendo sui luoghi comuni (molto comuni) del catastrofismo climatico.
    Dico questo perchè, in primis, molti ancora non sanno bene come si scrive o si legge la parola "meteorologo": la maggior parte delle volte sento o leggo metereologo o metereologia!!!
    Un'altra cosa che mi lascia sempre molto perpelsso è l'utilizzo, assolutamente improprio, del termine "rischio" di accadimento di un evento meteorologico: richio di temporali, pioggia o neve!!!! L'unica parola che deve essere correttamente utilizzata in meteorologia è PROBABILITA' di accadimento di un evento NON "rischio" perchè la meteorologia è una scienza probabilistica non una scienza "esatta" come la matematica!!
    Vengo al dunque: prima di parlare di cambiamenti climatici e di aumenti della temperatura terrestre dovremmo cercare di capirne le cause (quella antropica è un qualcosa che forse ne accelera il processo!!) perchè quello che stiamo subendo negli ultimi tempi (siccità, eventi meteo estremi) sono solamente l'effetto e non la causa di un qualcosa che attualmente tutti noi faciamo fatica a comprendere realmente.
    Relativamente all'ultima estate terrificante come anche alla siccità, il cui inizio deve essere datato allo scorso autunno (non possiamo chiedere all'estate le piogge non cadute in un intero semestre freddo!!) faccio una semplice e banale considerazione: e se provassimo a capire il perchè da alcuni anni a questa parte i gpt nella zona dell'atlantico a largo delle coste portoghesi flettono costantemente verso il basso sia in inverno che in estate?
    La causa di tutto questo caldo come anche della siccità, a mio modesto avviso, andrebbe individuata proprio in quella zona di oceano atlantico. La risposta infernale dell'anticiclone africano è esclusivamente dovuta a questo evento di calo quasi costante dei gpt al largo delle coste atlantiche portoghesi: è una situazione dinamica dei fludi dell'atmasfera e non statica (del tipo: è caldo perchè vi è il riscaldamento climatico!!). Si tratta dell'abbinamento causa-effetto tra la flessione dei gpt in aperto atlantico e la risposta dinamica del caldo che si accumula nel Nord Africa.
    Basta una minima discesa di aria fresca (neanche fredda) da latitudini un pò settentrionali in atlantico, a creare rimonte mostruose di promontori di alta pressione nord africani. Poi la permanenza quasi costante di queste configurazioni bariche non fa altro che trasformare questi promontori in anticicloni quasi permanenti.
    Tutte le volte che si ha a che fare con la situazione appena descritta, in Europa Occidentale si urla al catastrofismo senza capire nulla sul perchè si stia formando tale configurazione barica DINAMICA.
    Mi piacerebbe chiedere agli abitanti delle Isole Azzorre se si sono accorti che il loro clima è nettamente cambiato negli ultimi anni in direzione di un raffreddamento consistente invece che di un riscaldamento.
    Ecco, questa è la discussione che mi piacerebbe venisse affrontata e che purtroppo non vedo o leggo da nessuna parte dei mezzi d'informazione. Perchè si crea una configurazione barica quasi permanente in aperto atlantico portoghese? Una configurazione simile ma più enfatizzata si ebbe anche nella terribile estate del 2003.

    Scusate il lungo sfogo ma credo, sempre a mio modesto avviso, che l'approccio ad un argomento tanto importante quanto tecnicamente complicato, debba essere di ben altro tipo.
    Vi ringrazio per la lettura.
    Fabrizio
    Ottimo intervento che mi trova pienamente d'accordo; se invece di scrivere tonnellate di articoli inutili sul riscaldamento globale inputabile alla CO2 si cercasse di capire il perchè di questa modifica di gpt che ultimamente si verifica molto spesso in estate ma anche in inverno sarebbe molto più utile

  7. #627
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da vangheljs Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti, sono neofita di questo forum e vorrei accodarmi alle vostre considerazioni sul tema specifico facendo delle doverose premesse sperando di non creare un o.t. e se del caso chiedo scusa anticipatamente.
    Sono un appassionato di meteorologia da anni ma più che volgere lo sguardo ai vari modelli previsionali (ancora ben lungi da prevedere correttamente oltre i sei/sette giorni) la mia attenzione si concentra sulla dinamica dei fluidi dell'atmosfera. Dico questo perché di robaccia in giro sui mezzi di informazione (di qualunque tipo: web, tv, radio e chi più ne ha più ne metta....) ve ne è tanta a partire dall'utilizzo della terminologia sia grammaticale che tecnica finendo sui luoghi comuni (molto comuni) del catastrofismo climatico.
    Dico questo perchè, in primis, molti ancora non sanno bene come si scrive o si legge la parola "meteorologo": la maggior parte delle volte sento o leggo metereologo o metereologia!!!
    Un'altra cosa che mi lascia sempre molto perpelsso è l'utilizzo, assolutamente improprio, del termine "rischio" di accadimento di un evento meteorologico: richio di temporali, pioggia o neve!!!! L'unica parola che deve essere correttamente utilizzata in meteorologia è PROBABILITA' di accadimento di un evento NON "rischio" perchè la meteorologia è una scienza probabilistica non una scienza "esatta" come la matematica!!
    Vengo al dunque: prima di parlare di cambiamenti climatici e di aumenti della temperatura terrestre dovremmo cercare di capirne le cause (quella antropica è un qualcosa che forse ne accelera il processo!!) perchè quello che stiamo subendo negli ultimi tempi (siccità, eventi meteo estremi) sono solamente l'effetto e non la causa di un qualcosa che attualmente tutti noi faciamo fatica a comprendere realmente.
    Relativamente all'ultima estate terrificante come anche alla siccità, il cui inizio deve essere datato allo scorso autunno (non possiamo chiedere all'estate le piogge non cadute in un intero semestre freddo!!) faccio una semplice e banale considerazione: e se provassimo a capire il perchè da alcuni anni a questa parte i gpt nella zona dell'atlantico a largo delle coste portoghesi flettono costantemente verso il basso sia in inverno che in estate?
    La causa di tutto questo caldo come anche della siccità, a mio modesto avviso, andrebbe individuata proprio in quella zona di oceano atlantico. La risposta infernale dell'anticiclone africano è esclusivamente dovuta a questo evento di calo quasi costante dei gpt al largo delle coste atlantiche portoghesi: è una situazione dinamica dei fludi dell'atmasfera e non statica (del tipo: è caldo perchè vi è il riscaldamento climatico!!). Si tratta dell'abbinamento causa-effetto tra la flessione dei gpt in aperto atlantico e la risposta dinamica del caldo che si accumula nel Nord Africa.
    Basta una minima discesa di aria fresca (neanche fredda) da latitudini un pò settentrionali in atlantico, a creare rimonte mostruose di promontori di alta pressione nord africani. Poi la permanenza quasi costante di queste configurazioni bariche non fa altro che trasformare questi promontori in anticicloni quasi permanenti.
    Tutte le volte che si ha a che fare con la situazione appena descritta, in Europa Occidentale si urla al catastrofismo senza capire nulla sul perchè si stia formando tale configurazione barica DINAMICA.
    Mi piacerebbe chiedere agli abitanti delle Isole Azzorre se si sono accorti che il loro clima è nettamente cambiato negli ultimi anni in direzione di un raffreddamento consistente invece che di un riscaldamento.
    Ecco, questa è la discussione che mi piacerebbe venisse affrontata e che purtroppo non vedo o leggo da nessuna parte dei mezzi d'informazione. Perchè si crea una configurazione barica quasi permanente in aperto atlantico portoghese? Una configurazione simile ma più enfatizzata si ebbe anche nella terribile estate del 2003.

    Scusate il lungo sfogo ma credo, sempre a mio modesto avviso, che l'approccio ad un argomento tanto importante quanto tecnicamente complicato, debba essere di ben altro tipo.
    Vi ringrazio per la lettura.
    Fabrizio
    La risposta è una: getto più debole sia d'inverno e, in particolare, d'estate col quasi annullamento del getto subtropicale ( cella di Ferrel out)...perchè?....per un diminuito gradiente termico fra polo e tropici....perchè il gradiente è diminuito?...perchè le t medie sono aumentate , soprattutto al polo....e perchè sono aumentate?.....perchè al di là del trend naturale ovvio rispetto a 170 anni fa ( fine PEG) L'UOMO ci ha messo molto del suo e probabilmente il 50% ( o forse anche più) del GW è imputabile alle attività antropiche...solo la CO2?...NO,le deforestazioni selvagge, gli allevamenti intensivi, la cementificazione, l'aumento demografico esplosivo....quindi , come vedi, se vogliamo trovare le cause torniamo sempre lì, l'uomo ci ha messo molto del suo.

  8. #628
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da vangheljs Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti, sono neofita di questo forum e vorrei accodarmi alle vostre considerazioni sul tema specifico facendo delle doverose premesse sperando di non creare un o.t. e se del caso chiedo scusa anticipatamente.
    Sono un appassionato di meteorologia da anni ma più che volgere lo sguardo ai vari modelli previsionali (ancora ben lungi da prevedere correttamente oltre i sei/sette giorni) la mia attenzione si concentra sulla dinamica dei fluidi dell'atmosfera. Dico questo perché di robaccia in giro sui mezzi di informazione (di qualunque tipo: web, tv, radio e chi più ne ha più ne metta....) ve ne è tanta a partire dall'utilizzo della terminologia sia grammaticale che tecnica finendo sui luoghi comuni (molto comuni) del catastrofismo climatico.
    Dico questo perchè, in primis, molti ancora non sanno bene come si scrive o si legge la parola "meteorologo": la maggior parte delle volte sento o leggo metereologo o metereologia!!!
    Un'altra cosa che mi lascia sempre molto perpelsso è l'utilizzo, assolutamente improprio, del termine "rischio" di accadimento di un evento meteorologico: richio di temporali, pioggia o neve!!!! L'unica parola che deve essere correttamente utilizzata in meteorologia è PROBABILITA' di accadimento di un evento NON "rischio" perchè la meteorologia è una scienza probabilistica non una scienza "esatta" come la matematica!!
    Vengo al dunque: prima di parlare di cambiamenti climatici e di aumenti della temperatura terrestre dovremmo cercare di capirne le cause (quella antropica è un qualcosa che forse ne accelera il processo!!) perchè quello che stiamo subendo negli ultimi tempi (siccità, eventi meteo estremi) sono solamente l'effetto e non la causa di un qualcosa che attualmente tutti noi faciamo fatica a comprendere realmente.
    Relativamente all'ultima estate terrificante come anche alla siccità, il cui inizio deve essere datato allo scorso autunno (non possiamo chiedere all'estate le piogge non cadute in un intero semestre freddo!!) faccio una semplice e banale considerazione: e se provassimo a capire il perchè da alcuni anni a questa parte i gpt nella zona dell'atlantico a largo delle coste portoghesi flettono costantemente verso il basso sia in inverno che in estate?
    La causa di tutto questo caldo come anche della siccità, a mio modesto avviso, andrebbe individuata proprio in quella zona di oceano atlantico. La risposta infernale dell'anticiclone africano è esclusivamente dovuta a questo evento di calo quasi costante dei gpt al largo delle coste atlantiche portoghesi: è una situazione dinamica dei fludi dell'atmasfera e non statica (del tipo: è caldo perchè vi è il riscaldamento climatico!!). Si tratta dell'abbinamento causa-effetto tra la flessione dei gpt in aperto atlantico e la risposta dinamica del caldo che si accumula nel Nord Africa.
    Basta una minima discesa di aria fresca (neanche fredda) da latitudini un pò settentrionali in atlantico, a creare rimonte mostruose di promontori di alta pressione nord africani. Poi la permanenza quasi costante di queste configurazioni bariche non fa altro che trasformare questi promontori in anticicloni quasi permanenti.
    Tutte le volte che si ha a che fare con la situazione appena descritta, in Europa Occidentale si urla al catastrofismo senza capire nulla sul perchè si stia formando tale configurazione barica DINAMICA.
    Mi piacerebbe chiedere agli abitanti delle Isole Azzorre se si sono accorti che il loro clima è nettamente cambiato negli ultimi anni in direzione di un raffreddamento consistente invece che di un riscaldamento.
    Ecco, questa è la discussione che mi piacerebbe venisse affrontata e che purtroppo non vedo o leggo da nessuna parte dei mezzi d'informazione. Perchè si crea una configurazione barica quasi permanente in aperto atlantico portoghese? Una configurazione simile ma più enfatizzata si ebbe anche nella terribile estate del 2003.

    Scusate il lungo sfogo ma credo, sempre a mio modesto avviso, che l'approccio ad un argomento tanto importante quanto tecnicamente complicato, debba essere di ben altro tipo.
    Vi ringrazio per la lettura.
    Fabrizio
    *****
    Alle castronerie da te notate:
    """Dico questo perchè, in primis, molti ancora non sanno bene come si scrive o si legge la parola "meteorologo": la maggior parte delle volte sento o leggo metereologo o metereologia!!!
    Un'altra cosa che mi lascia sempre molto perpelsso è l'utilizzo, assolutamente improprio, del termine "rischio" di accadimento di un evento meteorologico: richio di temporali, pioggia o neve!!!! L'unica parola che deve essere correttamente utilizzata in meteorologia è PROBABILITA' di accadimento di un evento NON "rischio" perchè la meteorologia è una scienza probabilistica non una scienza "esatta" come la matematica!!"""
    Aggiungo questa "bestemmia fisico-chimica" da troppi anche qui, purtroppo usata: SCIOGLIMENTO dei ghiacci, della neve.... e non FUSIONE


    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  9. #629
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Gfs ufficiale, purtroppo, nettamente fuori media già dal medio termine
    D64579C5-DA37-488F-B5CF-6101004DAC3B.jpeg

  10. #630
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    Predefinito Re: AGOSTO...Nano mio non ti conosco....DISCUSSIONE MODELLI

    Citazione Originariamente Scritto da Repsy Visualizza Messaggio
    Gfs ufficiale, purtroppo, nettamente fuori media già dal medio termine
    D64579C5-DA37-488F-B5CF-6101004DAC3B.jpeg
    Consolati che anche il picco caldo visto a fine mese è fuori media, già a 5-6 giorni a volte ci sono poche certezze, figuriamoci per quel periodo.

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