Concordo, però ad esempio i V-shaped che hanno investito l'alta Val Tanaro nel 2016 e quella della Val Vermenagna nel 2020 erano non solo sottovento alla dorsale ligure/padana, ma sottovento a un crinale montuoso formato da montagne ben più alte, sia per elevazione di massa sia per altezze medie di di quelle che costituiscono il nodo orografico Catria-Nerone. I grandi auto-rigeneranti delle alluvioni che hanno riguardato il SW-Piemonte e marginalmente l'Imperiese (Val Tanarello e alta Valle Arroscia) e il Savonese occidentale più interno (bacino della Bormida di Millesimo) negli ultimi decenni si sono quasi sempre manifestati con i loro massimi effetti sul versante sottovento (è l'esito del famoso "effetto trampolino"). Accade quindi che, anche se le celle temporalesche si generano per stau orografica sul lato sopravento poi però vengono rapidamente spinte sul versante opposto, dove si vanno a scaricare i fenomeni precipitativi più intensi. Ma questi sono territori in cui Alpi e Appennino hanno letteralmente i piedi in mare e tra displuviale alpino-appenninica e litorale ci sono al massimo 30/35 Km in linea d'aria e non 230-240 come nel caso delle Marche.
Quello che stupisce di quest'ultima alluvione marchigiana è proprio l'intera dinamica da "effetto trampolino", che ha confinato le precipitazioni più intense sul versante anconetano, in un tratto in cui la dorsale appenninica principale è così lontana dalle coste dell'alto Tirreno. Sinceramente non l'avrei creduto possibile ed era anche uno dei motivi per cui nell'Italia centrale adriatica ritenevo impossibile (o quasi) vedere in azione autorigeneranti da 300 o 400 mm di cumulata in 12 ore. E' una dinamica chiaramente spiegabile analizzando la direttrice delle correnti e la geografia della zona, ma credo che abbia tempi di ritorno praticamente epocali (ossia di secoli e secoli).
Ultima modifica di galinsog@; 26/09/2022 alle 20:59
Esatto ...e tutto va anche ricondotto al discorso degli AR , ovvero "fiumi" di vapore acqueo direttamente pescati dalle latitudinivtropocali, con quantità di precipitable water estremamente superiori alla media di una massa d'aria tipicamente mediterranea....e nel caso specifico direttamente proveniente dalle Canarie e messa in moto dall'ex uragano in spostamento verso le coste portoghesi
sono rare sotto vento (mi sembra scritto in italiano corretto) e distanti dal mare, altroché. il monte è 1700m, sì, ho volutamente esagerato ai fini del discorso.
invece che fare le pulci a me sui cento metri in più o in meno, converrebbe vedere il discorso generale e il fine ultimo.
e per rispondere a quanto dici dopo, no, un V-Shaped lontano dal mare che se ne sbatte di catene alte fino a 2000m non mi è mai capitato di vederlo.
discorso diverso se nasce direttamente in mare tipo sul ligure come dice l'amico di Genova, mentre il caso marchigiano rimane comunque piuttosto unico. tant'è che nessun modello di nessuna specie l'ha previsto, mentre nonostante il "flop" di questi giorni (per fortuna) i modelli avevano fiutato la nascita di autorigeneranti DAL MARE, appunto. ne hanno fortunatamente sovrastimato la potenza.
Si vis pacem, para bellum.
sì, concordo, chiaramente si intende lontano dal mare.
è come se nascesse un V-Shaped in PP e scaricasse in svizzera 400mm senza accorgersi della catena montuosa giusto giusto altina in mezzo
la presenza del mare nelle vicinanze fa tutto. Il fatto che sia nato così distante e ciononostante sia riuscito a scaricare 400mm sottovento ad un monte di 1700m rimane una roba unica, personalmente in decenni di osservazioni non l'ho mai vista.
Si vis pacem, para bellum.
Forse, se ne fregano perché le torri delle v-shaped arrivano anche in stratosfera.
Queste sono le immagini delle celle che hanno colpito la Corsica e la Versilia. Me le sono salvate perché casi di overshooting top tanto grandi (diametri >100km) non ricordo di averli mai viste dalle nostre parti (magari mi sbaglio...).
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L'inizio di Ottobre potrebbe essere contrassegnato da un hp invadente e correnti settentrionali.
Considera però che l'Antiappennino toscano, che comprende le Colline del Chianti, quelle della Val di Chiana e quelle che delimitano ad ovest la Valle Umbra è ben poca cosa, praticamente tra la costa tirrenica all'altezza di Livorno e il nodo orografico del Catria c'è l'ampio bacino fluviale del Val d'Arno, piatto fino a Firenze e oltre, e più a Sud e ad Est un territorio certamente "mosso" dal punto di vista dell'orografia, ma comunque costituito da rilievi collinari con altezze che variano in genere tra i 400 e i 600 m (con le vette maggiori che non raggiungoni i 900 m) e per di più separati da valli fluviali abbastanza ampie. Ovviamente per osservare fenomeni come quelli di due settimane fa nell'entroterra senigalliese occorrono condizioni che si verificano solo eccezionalmente e immagino su cadenze temporali dilatatissime.
Ultima modifica di galinsog@; 27/09/2022 alle 09:29
Ho osservato fra satellite e radar la formazione del V-shaped che ha colpito le Marche e condividendo quanto avete detto, sono rimasto sorpreso anche da come il "vertice" inferiore del V-shaped fosse nei pressi della Val di Chiana e poi scaricasse il grosso nell'anconetano e in parte nell'urbinate e del pesarese e rimanendo stazionario per molto tempo, nonostante alcuni radar "previsionali" prevedessero che poi il tutto si allontanasse sul mare Adriatico.
La domanda che vi faccio è un'altra: possibile che non ci fosse nessuno o alla Protezione Civile regionale o non so dove che, incrociando i dati del satellite, del radar e delle centraline meteo ufficiali delle zone sotto scacco potesse intuire che lì sotto stava per succedere un disastro e quindi dare prima l'allarme ?
Non sarebbe auspicabile nelle sale operative della PCiv la presenza di un esperto meteo 24h/24h soprattutto ora che i fenomeni violenti o alluvionali sono più frequenti per interpretare la presenza di fenomeni estremi e dare l'avviso in tempo ?
Ciao papà...
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