Ci credo, respiravamo catrame.
Non era assolutamente merito esclusivo del microclima padano, che le Alpi tutt'intorno continuerà ad averle anche nei prossimi 1000 e più anni.
Poi dai Novanta, con la graduale rimozione delle schifezze dall'aria, sono sparite le nebbie ma viene data la colpa al GW, come se se ne fosse accorto solo 30 anni fa pur essendoci dalla seconda metà del 1800.
Mi ha sempre fatto sorridere, per non dire altro, la spiegazione semplicistica e prezzemolistica molto diffusa che attribuisce al clima globale la modifica di una condizione microclimatica estremamente locale.
Tanto per dire, coi palloni arancioni dell'inverno scorso ho registrato qui l'inverno più nebbioso degli ultimi (almeno) 25 anni e con temperature mostruose in quota mi sono pure beccato uno tra i nebbioni più belli che abbia mai visto, precisamente a capodanno, quando con la temperatura fissa di 0.1° e la visibilità inferiore ai 10 metri i botti dei petardi erano ovattati anche a molto meno di 30-50 metri di distanza.
Il vero problema delle inversioni è che se manca il freddo da irruzione loro da sole ne possono fin là.
tu ne sei certo io no, quello degli ultimi anni è un accanimento terapeutico di configurazioni bloccate. poi, col GW, invece che portarti +2 ti porta +3 di anomalia, ma non è la causa secondo me.
se lo fosse, non avremmo avuto anche nel recente passato estati tutto sommato in media e movimentate. la 2014, ma anche la 2020. Il problema è che se nel 1950, sparo a caso, faceva 3 settimane filate di hp, non avevi 590DAM e la +20 fissa, adesso sì ed è qui che entra in gioco il GW. Così facendo, per forza di cose hai la top 10 delle estati più calde occupata dagli ultimi 20 anni, interamente.
Si vis pacem, para bellum.
Sono molte meno quelle estati, e questo perchè la fascia subtropicale si è sollevata e con essa le isoterme medie, quindi già di base viviamo un'estate contraffatta dal 10 Giugno a fine Agosto per via del GW.
Il GW non è la causa totalizzante di un evento, ovviamente, però direi che in estate sia il responsabile di almeno il 70% dell'entità dell'evento, con l'altro 30% che deriva da fattori altri (configurazione oppure siccità, come quest'anno).
Una circolazione atmosferica bloccata che rispecchia un indice AMO bloccato sulla sua fase positiva.
L'AMO esprime le variazioni multidecadali delle temperature superficiali ell’Atlantico e quindi anche le modalità nel lungo periodo con cui quella porzione di massa oceanica compie il lavoro di redistribuzione del calore dall’equatore verso i poli , implica cessione di calore all’atmosfera alle alte latitudini e contributo alla massa atmosferica, per giungere nel breve periodo alla posizione dell’anticiclone e delle depressioni. La distribuzione della massa quindi regola quel che accade al clima e al tempo in modo molto più chiaro e diretto di quanto non possa farlo il trend delle temperature medie superficiali, che ancora nessuno ha messo in relazione spiegabile con la posizione dei centri di massa.
Sto leggendo un sacco di cose davvero interessanti e ben strutturate da ambo le parti, ma quando sento dire che il freddo è ormai relegato alle alte latitudini e alle alte quote, mi viene in mente l'emisfero nord al completo, dove il freddo in qualsiasi stagione scende verso l'america del nord, da ovest ad est (prevalente ad est fin quasi la Florida , il nostro nord Africa), scende bene verso i Balcani, Grecia, Turchia, Medio Oriente alle volte, Algeria, sull'Atlante e poi in Asia, verso la Cina meridionale, il Giappone... sarebbe giusto dire che il freddo non scende più verso il Mediterraneo ed Europa Centrale, ma anche qui è falso, altrimenti la nevicata del 8 aprile 2021 con accumulo a 290 m sulle pendici del Carso non sarebbe avvenuta o tutte quelle discese fredde dirette verso l'Adriatico centro meridionale, con neve sui trulli e coste pugliesi... si parla di qualche anno fa, non secoli.
Come giustamente dicono in molti, la colpa è di un sistema bloccato. Era lo stesso fra la fine degli anni '80 e tutti anni '90 al nord, con infiniti inverni senza neve, miti in quota, senza neve sulle Alpi, sembrava non dovesse finire mai. Potremmo dire lo stesso delle estati anni '70, che furono di gran lunga fra le più fresche e piovose del secolo scorso, per chi le ha vissute e ha ha vissuto le 2000 sembrano due dimensioni diverse, non climi diversi, eppure eravamo in pieno GW, con estati fresche e piovose, ma gli inverni erano miti e piovosi su gran parte dell'Italia, tranne la Pianura Padana, dove grazie al grado in meno globale, riusciva a nevicare con una certa frequenza.
Parliamo poi di sistemi bloccati e ci vengono in mente solo ora, ma potrei citare gli inverni fra la fine anni '30 e fino al '47, dove a ripetizione ci furono gli inverni più freddi del secolo scorso, in pieno GW (non a questi livelli ovviamente) dove le estati furono fra le più calde mai registrate da sempre (per l'epoca).
E' chiaro che vivere questa situazione climatica bloccata da un anno e anomalie corpose da maggio con assenza di precipitazioni da un anno e mezzo circa o forse anche più, altera le nostre opinioni in maniera consistente.
Io ormai non me ne curo più, ma qualche anno fa, quando ci furono mesi e mesi con anomalie fra +2 e +3 fino a +4 consecutive (periodi 2006/07 e 2013/14 ecc) ricordo che pensavo di non uscire più da quella situazione, lo stesso ricordo fra l'87 e il 90, sembrava un incubo e poi ancora dal 92 al 2002, 11 anni infiniti senza neve a Trieste, credevo non dovesse più nevicare sul mare invece tornarono il 2003, 2009, 2010, 2012, 2013.
Per quanto riguarda le estati, ormai, dovremmo aver capito che una come la 2020 finita quasi in media senza grosse precipitazioni, è una perla rara e una come la 2014 è un granello di sabbia in un deserto, no? In un contesto climatico più caldo di 1.5° le risalite calde sono più frequenti del triplo e forse quadruplo rispetto a prima, non è una novità, ma continuiamo a scandalizzarci, come signore degli anni '40 al cinema, durante un bacio fra Clark Gable e Vivien Leigh in Via col vento, che si coprivano gli occhi per non vedere. Dopo un paio di decenni uscirono le minigonne e tutte le signore o quasi si abituarono al nuovo stile...
Diamo il tempo a questa situazione bloccata di evolvere e poi vedremo cosa ci aspetta, potrebbe essere peggio ma anche meglio. E cerchiamo di capire che questo è ormai il nostro clima, dove periodi decenti si alterneranno a numerosi periodi bloccati stabili-caldi e probabilmente non potrà che peggiorare, quindi a mio avviso, dovremmo metterci un po' l'anima in pace, cercando di sopravvivere ad estati sempre più calde e alle altre stagioni sempre più miti e prive di precipitazioni. Nella speranza di essere smentito domani
perdonami può sembrare pedante ma devo fare delle banali correzioni al tuo intervento, visto che siamo in un forum di clima ma anche metereologia
l'anticiclone delle azzorre non è altro che un campo anticiclonico subtropicale oceanico
l'anticiclone definito africano invece al suolo non esiste, ci sono solo le due alte pressioni subtropicali oceaniche (Azzorre e nord Pacifico) e le zone continentali più calde sono invece caratterizzate da bassa pressione al suolo, non solo in Africa ma anche in Medio Oriente e Asia
Le elevate temperature del suolo africano fanno sì infatti che negli strati inferiori della troposfera si formi una bassa pressione termica (processo ovviamente inverso a quello dell'alta siberiana). Per metterla meramente in termini di nomeclatura, è appropriato il termine di promontorio subtropicale, che denota una struttura di alta pressione complessiva di tutta la colonna d’aria troposferica (circa 13-15 km in questo periodo alle nostre latitudini); al suolo si usano i termini ciclone ed anticiclone, mentre in quota rispettivamente saccatura e promontorio
infatti i valori di pressione notevole a cui fai riferimento con un promontorio continentale non li avrai mai, attenzione che un conto sono i geopotenziali, un conto i valori di pressione al suolo
C'ho la falla nel cervello
Ti ringrazio per le precisazioni,non ho mai avuto ne il tempo ne le basi per un approccio più "scientifico" alla materia,fatto sta che per me,empiricamente,il succo del discorso cambia poci:siamo raggiunti con una maggiore frequenza,per usare un eufemismo,da masse d'aria stabilizzanti e più secche che in passato al posto di masse d'aria magari più miti altrettanto stabilizzanti,e gli effetti sono in certe aree macroscopici.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
di niente, figurati
sì certo, ma occhio che anche da questo punto di vista c'è molto da capire
è il discorso che faceva l'utente Liverpool circa le modifiche circolatorie indotte da un determinato bilancio termico
ad esempio abbiamo visto quanto sia cambiata la circolazione estiva per le latitudini subpolari e artiche approssimativamente tra il primo e il secondo decennio dei 2000 sino ai nostri giorni
e due decenni sono nulla dal punto di vista climatico
su scala locale poi le differenze pur in regimi circolatori simili possono essere ancor più rilevanti
vedi ad esempio le risultanze bariche ma in parte anche termiche in europa tra due estati con getto teso e nao mediamente positiva come la 2017 e '18
C'ho la falla nel cervello
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